Mi alzai e andai a pagare.
Era già la seconda volta che mi aveva lasciato da sola al bar dopo essersi presentato dal nulla e avermi parlato.Poco dopo mi squillò il cellulare. "Ciao" dissi in tono distaccato. "Ehi tesoro, come va?" mi salutò mia madre dall'altra parte del telefono.
"Bene mamma, tu come te la passi?" domandai mentre aprivo la porta e mi dirigevo verso il parco, intenta a fare una passeggiata."Le solite cose. Lavoro, torno a casa, niente di che. Senti, ti ho chiamata per una ragione" sembrava titubante, chissà cos'era successo, "Okay. Sentiamo" mi sedetti su una panchina e portai le gambe vicino al petto, circondandole col braccio libero.
"Ho pensato di provare a contattare Clay. Sai, parlarci, spiegargli tutto. Tu sei stata l'unica e mi dispiace" sussurrò tutto d'un fiato. "Mamma" sospirai rassegnata "non farlo, non servirà a niente. Ti ho già spiegato tutto, è tempo perso".
"E quanto tempo devo far passare? Altri anni? Non ce la faccio più Lia" disse con un filo di voce, odiavo saperla triste, dopotutto era mia madre e anche se era successo quel che era successo le volevo bene."Mamma, adesso devo andare. Ci risentiamo" la salutai e chiusi la chiamata. Mi appoggiai allo schienale della panchina e sospirai, chiudendo gli occhi.
Due colpetti sulla spalla destra mi risvegliarono dal mio riposo ed aprii gli occhi. Davanti a me se ne stava una bellissima Alex sorridente.
Ricambiai il sorriso e mi spostai per farla sedere. Si buttò sulla panchina e mi fissò."Che c'è?" chiesi interrogativa.
"Ho conosciuto un ragazzo" esclamò continuando a fissarmi, "E allora? Non sei tornata insieme a Dave?" quella ragazza era strana forte. "Non per me. Per te!" gridò elettrizzata balzando in piedi e puntandomi un dito addosso.
"Infatti adesso vieni con me che te lo presento" mi alzai riluttante senza tentare nemmeno di contraddirla, non sarebbe servito."Chi sarebbe questo ragazzo?" indagai un po' mentre camminavamo. "Si chiama Aaron ed è molto bello" rispose ammiccando, poi si fermò di scatto.
"Eccolo là" bisbigliò indicando un ragazzo girato di schiena che parlava con un gruppo di coetanei. "Alex, puoi spiegarmi perchè hai organizzato un appuntamento per me senza che te lo chiedessi?" la accusai incrociando le braccia al petto e continuando a guardare il ragazzo."Non è un appuntamento organizzato. Io ci ho parlato per sbaglio e mentre parlavamo ho pensato potesse interessarti un tipo del genere. Eh dai, prova!" esclamò spingendomi verso la sua direzione.
Neanche il tempo di fare un passo che la sentii urlare il suo nome, "Aaron!" gridò dietro di me.Il ragazzo si voltò e il mio cuore perse una cinquantina di battiti, gli occhi si trattennero dal non muoversi dal loro posto e la mascella non si ruppe per poco.
Quel ragazzo non era solo 'molto bello', come aveva detto Alex.
Quel ragazzo era assolutamente perfetto.Era molto alto, -come tutti i ragazzi da queste parti- aveva la pelle chiara e i capelli neri. Non aveva un fisico esageratamente scolpito, ma i muscoli sguizzavano comunque dalle maniche arrotolate della camicia a quadri bianca e nera che indossava.
Aaron ci sorrise e si avvicinò a noi, salutando con un cenno della mano i ragazzi con cui stava parlando. Quando ci raggiunse mi fissò per qualche secondo.
"Alex, quanto tempo eh!" esclamò facendo ridere la mia amica, "Eh già, quanto? Cinque minuti?" continuò lei facendo ridere anche Aaron."Piacere, Aaron" si presentò rivolgendosi a me e tendendomi la mano.
Io ricambiai il saluto presentandomi, "Io sono L-ia" dissi balbettando. Ero tutta rossa, davanti a ragazzi belli come lui mi sentivo sempre a disagio.
"Allora ragazze, che fate di bello?" domandò lui più rivolto ad Alex che a me. Perfetto, la mia amica mi aveva presentato un ragazzo interessato a lei, pensai.
"Due passi, tu?" rispose lei un po' a disagio, aveva pensato la stessa mia cosa.
"Stavo organizzando di uscire con quei ragazzi là. Volete unirvi?" chiese speranzoso. Alex guardò prima me come per chiedere il permesso, ma ricevette solo un'alzata di spalle.
A dire il vero ero rimasta un po' delusa da ciò che era appena successo, ma una festa era una festa e lei non se la sarebbe mai persa.
"Si! Veniamo molto volentieri!" esclamò prendendomi sotto braccio e sorridendo sia a me che ad Aaron.
Lui guardò lei ricambiando il sorriso, poi puntò gli occhi su di me guardandomi seriamente.
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•Secrets•
RomanceLia è una normale ragazza che sta per iniziare il primo anno di college con la sua migliore amica Alexis. Thomas è tra i ragazzi più amati del college, è già al secondo anno, ed è il classico bastardo strafottente. Ma entrambi nascondono molti seg...