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"Allora principessa, il film è The Maze Runner. Che ti piaccia o no guarderemo quello" disse facendo schioccare la lingua e lanciandosi sul divano. "Lo adoro. Ottima scelta" esclamai mentre addentavo un altro pezzo di pizza.
Il film partì e ci sistemammo comodi per poter passare le ore successive senza lamentarci.

A metà del film iniziai a sbadigliare. "Stanca eh?" sospirò Tyler vedendomi, annuii e appoggiai la testa sulle sue gambe. "Non ci crederai mai ma sto morendo di sonno" biascicai facendolo ridere. "Ci credo, basta vederti" disse tirandomi un pizzicotto e causando anche la mia risata.
Il telefono vibrò nella sua tasca, lo prese e sentii i suoi muscoli irriggidirsi. "Tutto apposto Ty?" chiesi sollevando un po' la testa per guardarlo negli occhi. Scosse la testa e sospirò rumorosamente. "Non proprio.. È meglio se-", la porta si spalancò e venne varcata da Thomas accompagnato da una biondina. Aveva una faccia familiare.
"Oh no" sgranai gli occhi e buttai la testa sulla spalla di Tyler. È dappertutto questo qui.

"Tyler dobbiamo brindare!" gridò Thomas seguito da una risatina della bionda. Probabilmente non si erano accorti della mia presenza.
"Tyler non sono più incinta!" urlò quest'ultima saltellando addosso a Thomas. Rachel.
Un colpo di tosse fu l'unica risposta di Ty che intanto mi guardava con la coda dell'occhio preoccupato. Accennai un sorriso per tranquillizzarlo e ci alzammo insieme voltandoci verso i due ubriachi. "È per questo che dobbiamo festeggiare?" domandò acido Tyler incrociando le braccia al petto.

Rachel era sul piano della penisola con le gambe divaricate e il gemello vi era nel mezzo con due birre in mano che si scopavano, letteralmente.
Thomas si staccò dal bacio per riprendere fiato e appena mi vide sgranò per un attimo gli occhi poi ghignò. Prese Rachel per il sedere e, con le gambe della ragazza legate ai suoi fianchi, ammiccò verso di noi e si diresse in camera sua urlando: "Casomai festeggiamo dopo Ty, adesso mi diverto io!".
Bastardo.

"Credo sia meglio che vada" dissi sospirando e prendendo la borsa. "Credo di si. Dai ti accompagno, non mi va di restare qui" abbozzò un sorriso e chiuse la porta. Ci dirigemmo all'auto in silenzio, entrambi imbarazzati per l'accaduto. "Ty so che non vedi l'ora di festeggiare" esclamai per provare ad alleggerire un po' la tensione, lui annuì un po' col capo ma non disse nulla.
Fantastico.

Arrivammo al dormitorio e lo salutai dandogli un bacio sulla guancia poi me ne andai verso le scale. Entrai in camera e trovai Alex che dormiva, sospirai e mi buttai sul letto.

Uno schiaffo.
Un altro.
Ancora.
"Sai Malia" un pugno allo stomaco "sei troppo sveglia" un altro schiaffo "dovrei addormentarti".
Un pugno.

Mi svegliai di soprassalto, avevo il fiatone e il sudore colava dalle tempie rigandomi il contorno del viso. Mi guardai attorno.
È stato solo un sogno.
Guardai Alex che dormiva tranquilla, guardai la stanza immersa nel buio ed infine guardai il telefono.
Le 6.12.
Non potevo tornare a dormire, non mi sarei più riaddormentata; così decisi di alzarmi, farmi una doccia calda e uscire. Alle 6.30 stavo scendendo le scale del dormitorio per andare a fare una passeggiata.
Arrivai alla porta ma prima di uscire venni fermata da una sagoma maschile che mi afferrò il braccio, non era una presa violenta.
Non c'era tensione nella mano, stava solo cercando di fermarmi.
Mi voltai per vedere chi era.

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