Pensai di aver sentito male, eppure ero convinta lo avesse detto.
"Almeno non ti avrò sulla coscienza" ghignò, sorpassandomi.
Idiota.
Se fino a quel momento avevo cominciato a credete che potesse starmi simpatico dopo ciò che aveva detto tornai della mia idea, era un idiota."Portami a casa" ordai mentre aprivo la portiera e salivo in macchina. Annuì, non fece altro.
Mise in moto e partimmo.
Calò il silenzio, ma non fu imbarazzante. Ci stavamo semplicemente ignorando.
"Al dormitorio o da Clay?" chiese continuando a fissare la strada, "Al dormitorio, grazie" e dopo aver risposto non parlammo più.Scesi dall'auto e mi avviai verso il portone, poco dopo mi sentii chiamare da Thomas "Lia aspetta, fermati un attimo" mi stava venendo incontro. Dopo quella sua stupida battuta non volevo parlargli, forse stavo esagerando ma non potevo. Ci ero rimasta troppo male.
"Che c'è?" chiesi esasperata.
"Perchè te la sei presa? Cosa ho combinato adesso?" era davvero spaesato, lo capii da come mi guardava. "Niente, non hai fatto niente Thomas" dissi, ed era così.
Mi aspettavo qualcosa da lui, forse.
"Adesso vado, buonanotte" lo salutai.Quando mi svegliai vidi davanti a me la figura di Alex, mi stropicciai gli occhi ancora addormentati e vidi che si trovava in piedi davanti a me con le mani sui fianchi. Come se, indignata, aspettasse qualcosa.
"Che bello iniziare la giornata con la tua faccia arrabbiata. Che è successo?" scherzai alzandomi dal letto, probabilmente non era dell'umore adatto perché strinse più forte i pugni lungo i fianchi.
Oh oh, chissà che avevo fatto."O..okay, che ho fatto stavolta?" sussurrai prima di essere travolta dalle sue urla. "Cosa hai fatto?! Te ne sei andata dalla festa senza dire niente e per giunta con chi? Con Thomas Millton! Diamine ma cosa hai nel cervello?! Malia Mason sai cosa sta succedendo in questo preciso momento in casa Millton-Climber? Thomas sta ridendo di te e di come è riuscito ad abbindolarti alla festa! Ti avevo avvertito Lia" il suo tono si stava addolcendo alla vista dei miei occhi lucidi e delle mie guance arrossate -come aveva potuto farmi questo?- "non caderci di nuovo, non farti usare, non più. Chiaro?" mi strinse in un abbraccio subito dopo che annuii.
Ero rimasta senza parole.Clay, ho bisogno di te. Ti prego.
Porta anche Dave.Io e Alex eravamo rimaste sul mio letto abbracciate fino a quando non mi aveva proposto di chiamare Clay e Dave e di fare qualcosa tutti insieme. Avevo scritto a Clay e nel giro di dieci minuti sentimmo bussare alla porta.
Alex la spalancò e Dave e Clay entrarono esclamando "Che la feste abbia inizio!". Non potevo chiedere degli amici migliori, ed un fratello.
Io ed Alex ci preparammo sotto gli occhi attenti di quei due che, senza nascondersi troppo, tenevano gli occhi fissi su di me come per controllare che non avessi un crollo emotivo sul momento.Vestite e truccate, pronte per divertirci -cosa che ormai avevamo preso il vizio di fare ogni volta che una era giù di morale- ci dirigemmo al Midnight per passare una serata solo ed esclusivamente tra di noi. Senza lasciarci alle nuove conquiste, era la promessa di quella sera. Beh, in realtà era più una promessa per me e Clay dato che Alex e Dave erano già occupati.. reciprocamente.
La serata passò serenamente, ci divertimmo come previsto e per dormire decidemmo di passare la notte dai due ragazzi.
Arrivati, me ne andai nella camera di Clay -con cui quella notte avrei diviso il letto- e dopo poco tempo precipitai in un sonno profondo.
STAI LEGGENDO
•Secrets•
RomantizmLia è una normale ragazza che sta per iniziare il primo anno di college con la sua migliore amica Alexis. Thomas è tra i ragazzi più amati del college, è già al secondo anno, ed è il classico bastardo strafottente. Ma entrambi nascondono molti seg...