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Le lezioni passarono tranquille, mi mancava solo quella di Economia e di Pedagogia e avrei finito anche quella giornata.
Arrivai come mio solito in anticipo a quella di Economia, mi sedetti vicino un gruppo di persone che non conoscevo, ma non avevo voglia di cercare altri posti.

"Anche tu fai Economia?" mi chiese un ragazzo, "Beh sai non sono venuta perchè non sapevo dove andare" risposi a Thomas.
"Che bello abbiamo anche un corso in comune!" disse ammiccando Tyler che sbucò da dietro Thomas. Io roteai gli occhi sbuffando e feci per alzarmi.
"Ragazzi, basta importunare qualsiasi ragazza vi passi accanto" un ragazzo all'apparenza identico a Thomas mi si piazzò davanti, fece un sorriso gentile e si spostò di lato per farmi passare. "Piacere, io sono Travis, il gemello di Thomas. Quello lì" lo indicò e mi porse la mano. Gemello di quello? Andiamo, saranno uguali ma lui sembra un angelo e Thomas il diavolo in persona. Guardandolo meglio.. non sono molto uguali.

"Si purtroppo so chi è. Comunque piacere io mi chiamo Lia" ricambiai il sorriso e andai a sedermi da un'altra parte.

"Ehi, senti, scusami per ieri" ancora Thomas, ma che vuole?
"Guarda, sinceramente, non mi interessa. Ci sono abituata, davvero. Oggi non è giornata quindi per favore, va' via" dissi brusca. Ed era vero, non era proprio giornata, volevo starmene da sola.
"Non mi scuserei se non mi sentissi in dovere di farlo. Ti ho sentita ieri, dopo che mi hai chiuso la porta in faccia, che stavi piangendo" sgranai gli occhi quando capii che mi aveva sentito, che figuaraccia, adesso penserà che sono una bambina viziata che non vuole sentirsi dire che non è bella. Oh, fanculo.

"Non ti giudico, non mi interessa niente, solo che sembravi davvero disperata" disse ridendo. "Va' al diavolo Thomas!" mi alzai e me ne andai dall'aula.
Pensare che credevo davvero gli dispiacesse.

Quando rientrai in camera Alex non era ancora tornata, così scrissi a Clay se poteva venire da me e dopo pochi minuti sentii bussare.
Aprii la porta e trovai Clay con due buste piene in mano, lo feci entrare e tornai a letto.
Clay appoggiò le buste sulla scrivania e iniziò a svuotarle.
"Cioccolata, patatine alla paprika per te, patatine al formaggio per me, popcorn, gelato alla crema, alla nocciola e al cioccolato, caramelle, "LOL, pazza del mio migliore amico" avete la tv vero?" domandò preoccupato, io annuii, "benissimo, dicevo? Ah, ecco. "The last song" non poteva mancare e questo maglioncino che ti starà a meraviglia con un paio di jeans a vita alta" concluse sorridendo e ammiccando.
Urlai di gioia e gli saltai addosso, come potevo non amarlo?!
Aveva comprato tutto solo perchè gli avevo detto che stavo male, faceva così ogni volta che voleva tirarmi su di morale. E ci riusciva sempre!

Provai a prendere le patatine ma mi tirò un buffetto sulla mano.
"Ah ah, prima mi racconti tutto" disse con uno sguardo serio.

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