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Uscimmo di casa e ci dirigemmo verso il locale, entrammo e non esitammo a raggiungere il bar.
Un po' di alcol per iniziare serve sempre.
"Andiamo a ballare?" proposi ad Alex dopo il terzo shot di vodka alla pesca, annuì e andammo in mezzo alla folla.

Dopo qualche canzone mi ritrovai accanto Clay e notai che lo stava raggiungendo Dave, fortuna che Alex non lo aveva visto dato che stava ballando con un ragazzo più ubriaco di lei.

Mi avvicinai al suo orecchio e urlai per sovrastare la musica "Che ci fa lui qui? Portalo lontano da noi subito. L'ho portata qui per distrarsi non per rivederlo" dissi indicando Dave.
Clay annuì e se ne andò portandosi via Dave. Io presi Alex e mi spostai verso i divanetti appoggiati alle pareti. "Eh dai mi stavo divertendo" si lamentò lei cercando di alzarsi. Era davvero troppo ubriaca per tenersi in piedi, infatti cadde non appena tentò.

Mentre eravamo sedute un gruppo di ragazzi ci raggiunse. "Guarda un po' chi si vede" disse Tyler con un ghigno. "Ma tu sei sempre tra i piedi?" risposi mentre cercavo di far stare ferma Alex.
"Chi è la tua amica?" chiese un altro ragazzo accennando a lei. "Si chiama Alex, che volete?" mi alzai non appena riuscii a staccarmela di dosso.

Il ragazzo la prese in braccio, ma io lo fermai. Era Thomas. "Dove credi di andare, eh?" urlando sopra la musica. "In macchina, almeno la accompagno al campus".
"Ce l'ho anche io l'auto e poi nessuno ti ha chiesto aiuto, non ti conosciamo neanche" dissi incrociando le braccia sotto il seno. Lo facevo sempre quando mi mettevo sulla difensiva.

"Allora dove hai l'auto?" disse senza nemmeno considerare ciò che gli avevo detto.
Sbuffai e mi diressi fuori. Indicai la mia BMW -papà ne aveva regalata una a me e una a Clay prima di iniziare il college- a Thomas e gli aprii lo sportello.

"Però, bella auto" disse indicando con la testa la macchina. "Grazie" sorrisi perchè era davvero bella.
Salì al posto del passeggero, "Andiamo?" chiese aspettando che mi mettessi alla guida. "Andiamo dove? Tu, soprattutto dove credi di andare?" domandai, sorpresa del fatto che fosse salito sulla mia auto senza che gli dicessi niente.
"Vengo con voi, tanto questa festa fa schifo. Forza, non ho voglia di passare tutta la sera in auto" battè la mano sul sedile di guida per dirmi di sedermi e partire.

Arrivammo in cinque minuti al campus. Thomas prese Alex che si era ormai addormentata e mi seguì fino in camera. La mettemmo sul letto ed io la coprii per non farle prendere freddo. Poi mi sedetti sul letto dove si era messo Thomas.

"È bella" disse indicando Alex, annuii un po' scocciata alzando gli occhi al cielo, "Di nuovo la solita storia" dissi senza neanche accorgermene. "Che hai detto?" chiese lui guardandomi con aria interrogativa.
"Niente, si è molto bella" scossi la testa.
"Perchè hai detto che è 'di nuovo la stessa storia'? Non capisco".
Mi tolsi le scarpe ed incrociai le gambe per sedermi meglio sul letto. "È sempre la stessa storia perchè ogni volta che sono con lei mi ritrovo con ragazzi che si mettono a parlare con me, a volte ci provano anche e mi illudono di poter interessare a qualcuno, quando invece lo fanno per rimorchiare lei. E sinceramente mi sono un po' stufata di essere sempre usata per lei" mi accorsi che stavo piangendo solo quando sentii una lacrima arrivarmi sul labbro inferiore.

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