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Invece di andare ai dormitori mi diressi all'appartamento di Clay, era più vicino e inoltre volevo fare quattro chiacchere col mio fratellino.

Raggiunsi il portone e scorsi con gli occhi tutti i nomi sui campanelli, quando trovai Mason-Tremp iniziai a suonare a più non posso tanto che il dito che premeva sul campanello cominciò a farmi male. Qualche secondo dopo la voce assonnata di Dave aprì il citofono.

"Chi cazzo sei e cosa vuoi a quest'ora?" domandò con voce impastata dal sonno. "Dave sono Lia" gridai "aprì subito questo maledetto portone perchè stasera è la volta buona che uccido mio fratello!". Qualche persona si affacciò alle finestre chiedendo di abbassare la voce, mentre altri lo fecero per vedere cosa stava succedendo. Dave non mi diede il tempo di finire che il portone si aprì ed io mi catapultai su per le scale ritrovandomi davanti all'appartamento dei due ragazzi.

Dave aprì la porta e si scostò un poco per farmi entrare. "Che ha combinato stavolta?" chiese in sussurro chiudendo la porta e dirigendosi verso la sua camera.

Corsi verso la camera di Clay e spalancai la porta. "Clayton Mason tu ed io dobbiamo parlare!" tuonai prendendo la coperta con le mani e scaraventandola infondo al letto. Lui non aprì gli occhi ma mi resi conto che lo avevo svegliato dal piccolo sbuffo che uscì dalla sua bocca. "Fratellino, se non ti alzi tu lo farò io e non ti piacerà il modo in cui lo farò" lo minacciai con un ghignò malvagio stampato in faccia.
A quel punto si voltò e piano piano aprì gli occhi, dopo di che si mise a sedere e mi guardò impassibile.

"Che vuoi adesso Lia?" domandò facendo scappare un sonoro sbadiglio. "Cosa voglio?" chiesi sarcastica "voglio che tu mi dica la verità" dissi incrociando le braccia sotto al petto.

"Di cosa stai parlando?" mi guardò interrogativo. Con la mano mi fece cenno di sedermi accanto a lui e così feci, sbollendo di poco la rabbia che avevo dentro. "Ero con Alex a ballare, poco fa" esordii.
Fece un cenno con la testa per invitarmi a continuare. "Ed era ubriaca. Ha iniziato a dirmene di tutti i colori e sai poi cosa mi ha detto?" chiesi senza aspettare una risposta "mi ha rivelato che tu e lei siete stati a letto insieme prima che stesse con Dave!" esclamai puntandogli un dito contro.

"Lia è la verità, ma è successo solo una volta. Poi lei ha capito che in realtà non era me che voleva e io non volevo lei" disse dispiaciuto. "Perchè non me lo hai mai detto?" gli domandai in un sussurro, alzandomi dal letto. "Per questo, entrambi avevamo paura della tua reazione" rivelò accennando al mio comportamento appena avvenuto.
Annuii, capivo il perchè lo avevano fatto. Mi chinai ad abbracciarlo ed uscii dalla sua stanza.
Mi avvicinai alla porta di Dave e bussai.

"Avanti" esclamò con voce poco più sveglia di prima. "Scusa per poco fa" bisbigliai imbarazzata. "Tranquilla piccolina, avrai avuto le tue ragioni" sorrise e mi lanciò un bacio volante "adesso devo dormire sennò domani non mi alzerò nemmeno con le cannonate. Buonanotte" mi salutò ed io ricambiai.
Chiusi la porta e mi diressi verso l'ingresso, uscii dall'appartamento e sospirai.

Scesi le scale e mi ritrovai davanti la porta di Travis Millton. Prima di sorpassarla sentii delle voci provenire dall'interno. "Travis allora che vuoi fare? Dubito che andrà avanti per molto. Dobbiamo trovare un accordo o non smetteranno mai" una voce a me sconosciuta stava parlando con Travis. "Lo so Stew, ma che accordo troviamo? Pensaci te per favore. Poi mi farai risapere" la voce di Travis sembrava più un lamento.
Sentii dei passi avvicinarsi alla porta ed ripresi velocemente a scendere le scale, uscendo dal palazzo.

Che accordo deve trovare Travis? E per quale motivo?

La mia curiosità iniziò a lavorare nel cervello e intanto mi ritrovai davanti al dormitorio semza accorgermene.

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