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Tornata al campus decisi di scrivere ad Alex per dirle se le andava di uscire la sera e magari andare al Midnight. Subito dopo ricevetti la sua risposa.

E me lo domandi anche? Stasera ci divertiamo!

Quanto l'adoravo. Erano le cinque del pomeriggio e avevo deciso di uscire per le nove, avevo ancora quattro ore così chiamai Clay.
"Ehi fratellone, ho bisogno di un favore" feci la voce da cucciola, "Vai, spara" disse ridendo, probabilmente aveva già capito.
"Verresti a fare compere con me?" esclamai ridendo a mia volta. Sentii un sospiro e poi Clay che disse "Lo sapevo, scendi che sono nel parcheggio" e attaccò.

Arrivammo al centro commerciale più vicino e passammo le due ore successive a provare scarpe, vestiti, pantaloni e top di tutti i tipi. Tornammo alla stanza stremati e pieni di buste, ci buttammo sui letti e sbuffai.
"Che ti succede sorellina?" disse Clay appoggiandosi sui gomiti per vedermi meglio. "Devo confessarti che non avevo bisogno di vestiti, ma di distrarmi" sussurai un po' imbarazzata, "Perchè? Cos'è successo?" si mise seduto e aspettò una risposta.
"Tyler Climber sa tutto, anche lui è di Cleveland e veniva al nostro stesso liceo. Tu lo sapevi?", annuì "Come?! E perchè non mi hai detto nulla Clay?!" sbottai. Odiavo che le persone mi mentissero.
"Per non farti ripensare a ciò che è successo, non credevo che lui se lo ricordasse perciò ho finto di non saperlo" vidi che era dispiaciuto perciò mi alzai e lo raggiunsi, "Ehi, va tutto bene, sai che non c'entri niente tu" lo abbracciai provando a consolarlo.

"Alex! Sei pronta?" urlai da fuori la stanza, mi aveva fatta uscire perchè le mettevo ansia, ma ero quaranta minuti che non usciva ed eravamo in ritardo. "Alex, ci stanno aspettando Clay e Dave. Muoviti!" bussai alla porta con tutta la forza che avevo e finalmente aprì. Era un incanto, cone sempre o forse di più.

Aveva uno dei suoi soliti vestitini corti rosso, un paio di zeppe nere e i capelli che le ricadevano in avanti.
E come mio solito, mi sentii estremamente inferiore. Ma non vi feci caso, la presi a braccetto e ci dirigemmo verso l'auto di mio fratello.

"Ragazze noi prendiamo da bere, voi andatevi a sedere su uno di quei cosi" gridò Dave indicando i divanetti. Annuimmo e ci accomodammo, dieci minuti dopo arrivarono Clay e Dave con quattro bicchieri in mano. "Cuba libre per te, Cosmolitan per Alex, Vodka liscia per me e Sex on the beach per Dave" disse Clay porgendo ad ognuno il proprio bicchiere.

Ci scolammo i bicchieri in pochi secondi e raggiungemmo la pista per ballare, Dave e Alex erano andati per i fatti loro, -si erano da poco rimessi insieme e non osavo immaginare cosa avrebbero fatto quella sera entrambi ubriachi- io e Clay invece iniziammo a ballare insieme cercando qualche preda per la nostra serata, ovviamente Clay fece prima di me e si diresse verso una ragazza che ballava con delle sue amiche.

Due mani si posarono sui miei fianchi, ma ero troppo ubriaca, dopo aver bevuto ben tre bicchieri mentre ero sola, per levarmele di dosso. Così continuai a ballare con questo ragazzo attaccato a me, mi girai e mi bloccai di colpo.
"Millton, ti ho già detto che non voglio vederti. Cosa vuoi?" vidi che sorrideva, probabilmente ubriaco fradicio.
"Ho un nome sai" mi urlò all'orecchio.
"Si lo so T-" non feci in tempo a finire la frase che mi baciò.

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