.22.

43 4 0
                                    

Mi sentii prendere in braccio e adagiare su un altro sedile, forse Clay mi aveva messo davanti, accanto a lui.
Non aprii gli occhi, le palpebre iniziarono a farsi troppo pesanti e l'ultima cosa che percepii fu la sua voce che mi diceva qualcosa.

"Oh merda!" gridai impaurita. La luce si accese e mi voltai, accanto a me, nel letto di Alex c'era Thomas, sdraiato e senza la maglietta.
"Lia che succede?" chiese alzandosi e venendo a sedersi accanto a me.
Guardai l'orologio. Erano le 4 del mattino.
"Ho fatto un incubo. Aspetta, tu che ci fai qui?" domandai spaesata. Che ci fa lui qui?

"Volevo parlarti ma eri troppo ubriaca e ti ho riportato qui. E mi sono addormentato" spiegò, senza togliermi gli occhi di dosso "di che incubo si tratta? Vuoi parlarne?" scossi la testa, non volevo parlarne con nessuno.
"D'accordo allora torna a dormire e non pensarci" si buttò di nuovo sul letto di Alex e spense la luce. Non sapevo che fare, così mi sdraiai e sospirai rumorosamente. Continuai a pensare al sogno fin quando non persi del tutto il sonno.

Erano le 6.
Decisi di alzarmi e uscire, perciò mi preparai, indossai un dei leggins, una canottiera e delle scarpe per correre e prima di chiudere la porta mi fermai a guardare Thomas. Quant'è bello.
Dormiva con la bocca socchiusa e un braccio penzoloni mentre l'altro lo teneva sotto la testa.
Ed era bello anche in quel modo.
Chiusi la porta e me ne andai.

"Ehi Alex, dimmi" chiesi rispondendo al telefono, "Lia c'è un problema, ho bisogno di te" era terrorizzata, si capiva dalla voce.
Annuii. Stupida secondo te ti vede?
"Si, si arrivo. Dove sei?" domandai sbattendo una mano sulla fronte.
"Da Dave. Corri".

Arrivai letteralmente di corsa a casa di Dave e Clay e ad aprire fu prioprio Alex. "Alex, che succede?" chiesi preoccupata abbracciandola. Fece una faccia disgustata scostandosi da me, "Puzzi!" esclamò e corse in bagno.
"Oh, grazie tante se dovevi dirmi que- Alex non piangere. Mi laavo subito se vuoi!" mi stava preoccupando seriamente, non l'avevo mai vista piangere così. "No scema, non sto piangendo per quello" rise, picchiettò con la mano sul pavimento indicandomi di sedermi "Vieni qua" disse "devo farti vedere una cosa".

Oh merda.
"Fai sul serio? No perchè se è uno scherzo, dimmelo" ero in preda al panico ma cercavo di mantenere la calma. Scosse la testa. "Quindi tu.. ma ne sei sicura?" le domandai prendendo i test per guardare meglio.
Positivi, ben tre test positivi.
"Ti giuro, è di quella troia. L'ha fatto qui, anche se non capisco perchè" si interruppe vedendo Dave entrare.
"Tu adesso devi spiegarmi tutto!" sbottai andandogli incontro e dondolando davanti i suoi occhi i tre test di gravidanza.

Mi guardò perplesso poi campì ciò che stavo pensando e sgranò gli occhi. "Diamine Lia, non penserai davvero che sia mio? I test sono di Rachel e il bambino, per quel che ne so -anche se ne subito- dice sia di Thomas".
Mi cedettero le gambe.
"Thomas?" balbettai, non potevo crederci.

"È quello che ha detto lei, ma non ci ho creduto molto. È da un po' che la vedo con un altro ragazzo. Anche se tutto può essere eh" disse alzando le mani in segno di resa.
"Thomas" sussurrai, ripetendolo nuovamente a me stessa.

•Secrets•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora