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"Ho bisogno che tu mi dica ciò che sai di Cleveland" dissi d'un fiato. Non mi piaceva ricordare quei fatti.
"Sicura che ne vuoi riparlare?" mi chiese, sembrava dispiaciuto. Annuii di nuovo, certe volte non riuscivo più a parlare.

"So di cosa è successo con Jeff, cosa è successo a Karol e so cosa è successo a tua madre e tua sorella. Lia so tutto non perchè mi sono fatto gli affari tuoi, solo perchè mio padre era uno degli agenti che lavorava al tuo caso" disse serio. Quando rammentò suo padre mi ricordai subito anche di lui, non lo avevo riconosciuto perchè a scuola lo chiamavano tutti Ty ed era molto diverso da ora, bello si, ma non come adesso. "Allora tu sei Ty, adesso mi ricordo di te" sorrise e annuì. "So che le voci che facevano girare su di te non erano vere grazie a ciò che mi raccontava mio padre. Per questo non ti ho mai giudicata e voglio starti vicino. Perchè una situazione del genere è difficile da affrontare se si è soli" disse guardandomi con uno sguardo dolce.

"Adesso posso farti un'altra domanda?" chiesi mettendomi accanto a lui. "Sei una ragazza curiosa Lia" fece l'occhiolino e mi disse di continuare, "Thomas, Thomas Millton, puoi parlarmi di lui?" domandai imbarazzata.
"Vuoi sapere di Thomas? Beh non c'è molto da dire, è così come lo vedi. Anche se devo ammettere che negli ultimi giorni è parecchio strano e fa molte domande su di te. Posso sapere perchè me lo chiedi?" indagò, "Per curiosità. Chiede di me? E cosa vuole sapere?" adesso si che volevo sapere.
"Chiede se ti senti con qualcuno, della tua vita privata insomma. Gli ho chiesto varie volte come mai voleva saperlo ma l'unica risposta che mi da è 'Almeno oltre a tormentare lei, tormenterò anche lui. E per liberarsi di me si libererà di lei' ma ad essere sincero non mi convince molto" disse Tyler ridendo.

Squillò il telefono ma stavolta non era mio.
"Pronto, Thomas?" rispose Tyler. Parli del diavolo...
"No veramente non sono a casa. Dove sono? Ehm.. sono fuori, perchè? No, non lo vedo da un po'. Mason chi? Clayton Mason? Okay, appena lo vedo glielo chiedo. Ciao Thomas" riattaccò.
"Che vuole da mio fratello?" sbuffai esasperata, quel ragazzo non mi lasciava in pace e ora voleva anche rompere a mio fratello.

"In realtà sta cercando te" disse sorridendo. Sgranai gli occhi, "Me? Cosa vuole da me? E perchè stai sorridendo?" lo accusai puntandogli un dito contro.
"È preoccupato che ti sia successo qualcosa perchè non rispondi al cellulare, per questo sto sorridendo. Perchè è preoccupato per una ragazza" si mise a ridere, probabilmente alla vista della mia faccia. Se prima avevo sgranato gli occhi, dopo quello che mi aveva detto mi ero usciti dalle orbite.

Presi subito il telefono e controllai le chiamate.
Cinque chiamate perse da Thomas Stronzo Millton.
Avevo letto bene la notifica? Cinque chiamate perse?!
Puntai lo schermo verso Tyler e lui scoppiò nuovamente a ridere.

"Lia adesso devo andare, ci vediamo domani a lezione" mi salutò dandomi un bacio sulla guancia e se ne andò.
Qualche secondo dopo bussò alla porta. "Mi ero dimenticato di chiederti una cosa" disse "ti andrebbe di venire stasera al Midnight con me? Come amici tranquilla" sorrisi e accettai volentieri.

Pochi minuti dopo bussò di nuovo alla porta, mi ero cambiata ed indossavo un paio di pantaloncini corti della tuta ed una canottiera un po' strimizzita. Non avevo voglia di starmi a cambiare di nuovo, andai ad aprire.

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