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scendiamo e lui si guarda attorno notando che il mio posto preferito era proprio un grande parco naturale immerso nel verede e pieno di fiori.
Decidiamo di sdraiarci così prendo una coperta dallo zaino e la stendo vicino ad un albero.
Sono stata fortunata ad averla messa anche se avevo infilato tutto un po alla rinfusa.
L'aria comincia a farsi più fredda ed il cielo era sempre più luminoso e pieno di stelle.
Ci sdraiamo sopra la coperta, ed il mio pensiero si rivolge al mio posto preferito. Esso lo è non solo perché così può rilassare ma anche perché si può ammirare miriadi di stelle brillare nella profonda notte.

Lui inizia ad osservarmi
<<c'e qualcosa che non va?>>
dissi intimidita
<<no,ti sto soltanto ammirando>>
Sorrido leggermente

Si sposta e si avvicina di piu a me così ne approfitto per appoggiare la testa sulla sua spalla.

Alziamo gli occhi verso il cielo e continuiamo ad amirare le infinite stelle che c'erano, esse rendevano l'atmosfera calorosa e rilassante. Bastò poco che mi  addormentati senza accorgermene. Credo che anche Thomas fece lostesso...

Un raggio di sole mi passa davanti gli occhi ed io mi sveglio ritrovandomi in una situazione strana rispetto a come l'aveva lasciata.
Lui era totalmente abbracciato a me, risultava tutto molto imbarazzante.
Intanto continuava ha dormire.
Mi sposto facendo attenzione a non svegliarlo ma appena provo a muovermi un attimo lui mi stringe a se aumentando la presa
<<non te ne andare>>
disse tirandomi verso di lui...
allora per farlo arrabbiare mi distacco delicatamente
mi alzo e me ne vado.
Non sente più la mia presenza. Apre gli occhi e mi vede in piedi difronte a lui. Si alza e incomincia a rincorermi,correva velocissimo ed io quasi mi stavo facendo prendere. Per sbaglio scivogliamo a terra. Sembravamo due bambini mentre giocavano a nascondino.
Ero sdraiata sull'erba verde con il suo corpo sopra. I nostri visi erano ad un centimetro dallo sfiorarsi.
Strizzo gli occhi e ci rialziamo.
Mi guardo attorno chiedendomi fra me e me se lo avevo davvero perdonato.

Stavamo li solo io e lui e per nient'altro al mondo me la sarei voluta dimenticare.
Si stava cosi bene. Il vento autunnale era perfetto e il sole lostesso.
Penso per un attimo allo studio e mi ricordo che ero venuta in questo college solo per quello e invece mi sono ritrovata in tutto questo...

Tra scherzi e risate decidemmo di fare una pasegiata. Leggermente distanti l'uno dall'altro camminiamo per una stradina alberata. Procediamo per un breve tratto fino a trovarci davanti un prato

<<i miei fiori preferiti>> dissi
<<davvero?>>

Il prato aveva qualche fiore ancora in vita prima del ritiro invernale.

<<si,ci sono ancora tante cose che non sai di me>>
<<davvero>>

Ci sediamo nel prato e iniziammo a parlare, mentre colgo qualche margherita. Ne prendo una e la porto vicino il naso persemtirne il profumo. Aveva un profumo dolce e delicato.
In più gli raccontai di quando venni in questo posto per la prima volta.

Mi giro verso dilyi gli a ferro un braccio e lo trascino a visitare un piccolo angolo appartato e pieno di alberi.
Gli faccio strada sollevando i primi due rami che intralciavano la strada,facciamo due passi e subito scrutiamo un piccolo ruscello.
Continuamo a camminiamo per due o tre secondi e iniziamo ad intravederlo molto meglio

<<thom senti il rumore che procura questo ruscello per me è come se lui potesse parlare>>
<<principessa devo ammeterlo il tuo posto preferito è davvero unico e magnifico ti rispecchia alla perfezione perché è dolce e sensibile proprio come chi lo ha scelto>>
Sorrisi e  sottovoce lo ringraziai
Da quando avevamo iniziato la passeggiata era pasatta quasi un'oretta e si erano già fatte le due del pomeriggio essendoci svegliati tardi.
<< ci conviene rientrare al campus e oziare dimeno>>
<< la solita studiosa rompiscatole,>>
Mi da le spalle e si incammina verso l'auto.
Ritorniamo vicino l'albero dove eravamo accampati per la notte e inizio a sistemare lo zaino. Ripiego tutto dentro e andando nel parcheggio saliamo i macchina.
Fa inversione e ci dirigiamo al campus.

Arrivati al campus salimmo insieme fino alla porta dell'appartamento. Mentre cercavo di aprire viene in contro a Thomas la solita ragazza bionda. Si avvicina e lo saluta
<< Sara ora devo andare>>
Riferisce lui cercando di non dargli troppa corda. Ora potevo dire di sapere anche come si chiamava.

Entriamo un appartamento e lui mi lancia uno sguardo
<<non preoccuparti>>

Ne faccio ne dico nulla vado solo in camera mia.
Decido di canbiarmi indossando una tutta grigia, mi sistemo i capelli in una coda di cavallo e decido di andare da Lilly per stare con lei e racontarle le ultime novità.

Vado verso  il suo appartamento .
Lo ragiungo e appena suono lei mi fa entrare. Mi porta in camera sua. Ci sediamo entrambe sul letto e inizio a raccontarle tutte le novità come il mio posto speciale e i  cambiamenti con Thomas cioè tutto sia i litigi che le dolcezze. Il discorso finisce e per fare altro decidiamo di  mettere lo sterio ad alto volume ve e sentire un po fibuona musica.
Ci rilassiamo un pò e ammetto che stare insieme infondo mi fa stare bene. Perdiamo la concezione del tempo come tutte le volte che stiamo insieme. La saluto e ritorno di nuovo a casa.

Rientro nell'appartamento e mi direggo subbito in bagno vedendo la stanza libera inizio a spogliarmi,tolgo la maglia ed i pantaloni quando sento una mano accarezzarmi glievemente il braccio.
<<principessa>>
il mio corpo si irrigidisce come una stautua...

Fa tutto il giro ritrovandosi di fronte a me
<<per favore>>
Non si spinse oltre e per me fu una grande cosa dato il suo carattere.
Usci fuori dal bagno facendomi fare in pace una doccia prima di dormire

Mi sudo sul divano e  sgranocchiando patitine e bevendo un bicchiere di fanta mi guardo uno dei mia film preferiti "bianca come il latte rossa come il sangue" è un film molto toccante e proprio verso le fine del mi scappò una lacrima di comozzione come in tutti i generi drammatici

E sbucando dal nulla se ne esce dicendo <<principessa dovevi proprio piangere...sei così fragile>>
Continuando a prenderemi in giro finché non se ne va nella sua stanza così io faccio lostesso.

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