Suona il campanello e uno dei miei urli esce dalla mia bocca.
Una dannata volta che non programmo la sveglia sono costretta ad alzarmi comunque presto, tiro fuori una mano dal piumone caldo e prendo il telefono poggiato sul comodino per vedere l'orario.
Apro leggermente gli occhi noto che sono solo le otto del mattino mentre sento risuonare il campanello.
Scanso completamente il piumone e mi alzo decisa ad aprire quella porta. Salterello fino ad arrivare alla maniglia la giro e vedo Lilly piena di quaderni e fogli scritti.
<<Giorno>>
<<Giorno>> le ripeto pure io
<<sono venuta a passarti gli appunti di queste tre settimane>>
<<grazie ne avevo proprio bisogno per riprendermi>>
La faccio entrare fino alla mia stanza posando sulla scrivania la pila di libri che si era portata per poi sederci sul letto.
Passiamo due ore della domenica mattina a studiare in completo relax senza avere rotture di scatole, ma quando parli del diavolo spuntano le corna. La porta di casa sbatte ed entra lui...
<<devo darti una notizia >>
Mi dice Lilly mentre mi distrae dai miei pensieri
<<dimmi, che aspetti?>>
La guardo negli occhi e lei inizia dicendo
<<mi sono fidanzata>>
<<con chi? È bello? Che anno frequenta?>> le domando a raffica volendo subito una sua risposta. La curiosità aumenta in me...
<<frequenta l'ultimo anno si chiama Cameron>>
<<sono felice per te>>le ripeto mentre l'abbraccio.
Il mio volto si rattrista ma tento di non farlo notare non voglio farla preoccupare o semplicemente rovinare il suo entusiasmo, in quell'istante si apre la porta ed entra Thomas<<mocciosa dove hai messo l'asciugamano>>
<<uno si bussa due potresti fare il gentile>>
<< non rompere e dimmi dove sta che sono in ritardo per gli allenamenti di basket>>
Quella parola mi frulla nella testa...
<<basket? Da quando ci
giochi?>>
<<da sempre>>
<<io non lo sapevo>>
<<non sei tenuta a sapere tutto>>
Gli lancio l'asciugamano e lo vedo andarse via. Alzo le spalle e ritorno a parlare con la mia baka preferita.Prendo l'acqua ossigenata e aiutandomi con una pallina di cotone mi disinfetto i miei cinque punti... È passata tutta la mattina e metà pomeriggio da quando ho visto per l'ultima volta Thomas mentre fa il suo ingresso in bagno lasciandomi una delle sue solite occhiatine.
Si lava le mani, le asciuga e si gira verso di me.
<<lascia stare faccio io>> sussurra fregandomi il cotone dalle mani. Lo bagna e lo passa sopra la mia pelle calda provocandomi piccoli brividi di freddo
<<ti faccio male?>>
<<no>> dissi quasi a tono bassissimo come se lui non dovesse sentirmi
<<quindi sei davvero nel club di basket? >> gli domando con timore
<<si, lo frequento da quando sono venuto in questo college, non te ne ho mai parlato perché pensavo fosse scontato e banale che tu lo sapessi>>
Non è vero tutto quello che sta dicendo, per me non sono cose superficiali. Mi fa piacere che si confidi con me che io sappia le sue cose.
<< poi non è importante che tu sappia tutto di me>> dice concludendo il discorso e soffiando sul mio bacino in modo da scanzare quel'odore simile all'alcol.
<<grazie>>
<< non devi ringraziarmi>>
Sistema il tutto ed esce fuori dal bagno, io mi sistemo la maglietta per poi fare la stessa cosa ed uscire.
Cammino avanti in dietro per il corridoio senza una meta, mi sto annoiando e cerco di farglielo notare affinché capisca di dovermi intrattenere in qualche modo. Lo vedo sedersi sul divano.
<<smettila di camminare come una bambina>>
Sbuffo
<<mi infastidisce questa cosa>>
Risbuffo
Si alza e viene verso di me, allunga le braccia e mi prende come un sacco di patate capovolgendomi a testa in giù.
<<fammi scendere>> replico sbattendo i piedi per aria
<<smettila>>
<<no>> gli rispondo mentre lui mi lancia sul divano.
Atterro sbattendo il sedere, mi sistemo ed incrocio le braccia
<<dovevi proprio>>
Mugugna qualcosa di incomprensibile e si viene a risedere sul divano.
<<mi annoio>> dico tutto d'un fiato
<<sei così capricciosa ma anche carina in questo istante>>
Gli lancio un cuscino dritto sul viso e poi sorrido lievemente.
<<ora ti faccio vedere cosa ti combino>>
Mi riferisce mentre mi prende per i fianchi ed inizia a farmi il solletico, io istintivamente inizio a ridere senza
fermarmi.L'aria mi sta mancando e le mie risate continuano da circa cinque minuti senza interompersi
<<ti prego,smettila,tregua
non ce la faccio più...>>
imploro mentre decide davvero di fermarsi e smetterla... lascia la presa dai miei fianchi e scivolo sopra di lui, rimango un secondo a fissarlo quasi imbambolata come se mi mancasse vedere i suoi occhi così indefiniti, di un verde che personalmente a me piace.
Schiocca le dita e mi fa ritornare in me smettendo di avere oppure di provare a riflettere su ciò che stavo vedendo.
<<ti sei incantata?>> chiede con quel suo fare malizioso
Giro il viso senza rispondergli ma due dita fredde si avvicinano alla mia pelle per spostarlo di nuovo.
Mi ritrovo di nuovo a fissarlo negli occhi come se il tempo durasse in eterno,senza avere un limite. Mi ritiro leggermente in dietro mentre con l'altra mano mi avvicina sempre di più a lui per porgermi una carezza sul viso.
È cosi dolce alle volte come se si preoccupa per me. Lo ripeto sempre, in questo istante si notano perfettamente le sue fossette. Io le adoro, gli stanno cosi bene... basta parlare di lui ritorno con la mente sulla terra e capisco di avere il suo fiato sul collo.È cosi vicino a me che potremmo anche baciarci, ma il punto e se io lo voglio veramente. Me ne frego di tutto e tutti e senza avere rimpianti o semplicemente ostacoli metto una mano sul suo collo e in un'istante lo bacio, quelle sue labbra carnose cosi morbide avevo davvero voglia di sfiorarle di nuovo. Chiudo leggermente gli occhi e gli riapro dopo un semplice minuto ritrovandomi ancora attaccata a lui.
Allungo anche l'altro braccio e lo posiziono sempre vicino al suo collo. Il mio corpo si spinge in automatico a contatto con il suo senza accorgermene. Questo bacio sta andando troppo oltre è cosi diverso da come ce lo siamo sempre dati, anche diverso da quello dell'ospedale.
Picchietto vicino la sua spalla per far si che si stacchi. Mi manca il fiato ero a corto di ossigeno se cosi si poteva dire ero stanca, non credevo che un bacio potesse essere stancante.
Lo spingo verso lo schienale del divano e finalmente si stacca dalle mie labbra lasciandoci un lieve morso.
Si appoggia allo schienale morbido mentre io inizio a respirare a fatica.
<<che c'è bimba sei stanca?>>
Mi chiede mentre inizia ad accarezzarmi le mie curve
<<sei uno stronzo>> gli rispondo
<<e tu sei cosi bella, bella da togliere il fiato>>
<<zi..tt.. zitto>> dico respirando nuovamente
Fa di nuovo il sorriso malizioso per poi farmi sedere come una bimba sulle sue gambe cosi decido di appoggiare la testa al suo petto.
Sento il suo cuore e devo dire che adoro questa cosa è una senzazione di rilassamento che trovo confortevole...
Alzo gli occhi e mi riavvicino per dargli un altro bacio ma lo pizzico come perdirgli di fre veloce, non volevo morire soffocata... non so perché sono cosi dolce, sapevo solo che volevo almeno un po di coccole in generale oppure solo da lui?....
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Infinity
Romance-Arrivera in una nuova scuola Alice Carter una ragazza dolce e sensibile che dovra sopportare Thomas Collison un ragazzo poco più grande di lei con il carattere più lunatico, odioso e insopportabile del mondo...le renderà giornate impossibili ma alt...