dieci

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Troviamo la casa n23. È una casa gialla con un enorme giardino verde.

Mi iniziano a brillare gli occhi. Ero felice e si notava.
<<fermati siamo arrivati>> gli sussuro

Il cancello si apre  ed entriamo all'interno, seguiamo la stradina di cemento e parcheggiammo in un grande spiazzale sul retro.
La casa dove ho abitato fin da piccola si sviluppa su due piani mentre a destra e sinistra si trova un prato verde.

Estrae le chiavi dal volante, chiude ifinestri ed infine scendiamo dalla macchina. Insieme a Thomas percorro il pavimento di cemento che ci conduce verso l'ingresso della casa.
Arriviamo vicino un portone di legno bianco.
Mi giro a guardarlo e lui fa lostesso dicendo
<<sei pronta?>>
<<si,possiamo entrare>>

Bussiamo alla porta ed entriamo,fecciamo qualche passetto e
subbito mi viene incontro una bimba di tre anni. La bambina aveva un vestitino giallo, due codine e un sorrisino da furbetta.
la Prendo in braccio e la stringo
forte a me.
Si guarda ha torno accorgendosi di una seconda persona. Si stacca dal mio abbraccio ed io la poso perterra.
Gura lo sguardo e incrocia quello di Thomas, inizia a camminare a piccoli passetti fino a raggiungerlo. Rimane qualche secondo a scrutarlo per poi alzare le braccia e lui  gentilmente la prende in braccio. A vederlo sembravano quasi avere una simpatia a vicenda.

<<Thomas,lei è la mia piccola cuginetta joe>>
<<bella e dolce proprio come te..sembra la tua copia in miniatura>>
disse guardando la piccola
<<zia sai dove si teova?>>
<<no>>

Facciamo sedere la piccola per poi dirigerci in sala. Usciamo dalla cucina trovandoci una porta bianca. Tutte le porte della mia casa sono bianche.
Apro la porta ed entriamo nel salotto.
Davanti i nostri occhi vediamo un grande divano innecopelle bianco mentre nel resto dells stanza ci sono alcuni mobili disposti. Ci avviciniamo al divano e mentre noto accorgermi di una terza persona, girò lo sguardo e vidi mia madre, era intenta a spolvera il mobile della telefisione.
Le corro in contro e la saluto abbracciandola. Ero molro felice di poterla rivedere. Erano essatamente tre mesi, la durata di un trimetre, che comunicavamo solo tramite telefono o videochiamate ma poter parlare dal vivo era decisamente meglio.

<<amore,non mi presenti il tuo amico o dovrei dire il tuo ragazzo??>>
Sbuffo
<<lui non è il mio ragazzo>>
<< e io dovrei crederti?>>
<<per prima cosa lui è il mio coinquilino non che compagno di appartamento>>

Sul fatto di avere un coninquilino maschio lei non aveva fatto obbiezione e questo per me era meglio, non vokevo sentire quelle solite ramanzine oppure discorsi di interrogatorio per sapere chi fosse.

Nel frattempo Thomas si avvicina verso di me verso accarezzandomi una guancia.

<<Signora,piacere di conoscerla io sono Thomas Collison>>
<<sono il ragazzo di vostra figlia>>
<<il piacere è anche mio,puoi chiamarmi semplicemente Mery>>

Sbuffo scociata dalla sua affermazione.

<<mamma dove dormira?? Thomas>>
<<dato che per te non è un problema dormirà in camera con te nell letto affianco al tuo amore...ora fagli visitare la casa>>
<<ok>>

Lo prendo per un braccio e lo trascinai verso le scale.
Tutta la zona notte era situata nel piano superiore. Li avevamo tre camere, due bagni e un. Ripostiglio.
Saliamo le scale e ci fermiamo davanti la prima porta a destra

<<Apri>> chiesi
Spalanca la porta ed entriamo
La stanza era sviluppata sui toni del rosa e aveva a sinistra due letti cin una scrivania mentre a destra erw posto un'armadio a tre ante con una casettiera.

<<Eccola qua la stanza della principessa>>

<<Tu dormirai li>>
dissi indicando un letto con le lenzuola viola...
Mi avvicino al mio e mi ci sdrai  sprondandoci dentro.

<<perche hai mentito?perche hai detto che noi due siamo fidanzati?>>
<<ho detto tutto cio per farti arrabbiare sei divertente quando ti arrabbi>>
Presi un cuscino e lo tirai dritto nella sua faccia e lui per ripicca avanzo venendo sempre piu vicino a me.

<<dai fammi un sorriso, facciamolo solo per tua madre era felice, gli brillava lo sguardo.>>
<<se la metti cosi, posdo chiusere un'occhio solo per stavolta.>>

Alzai la schiena e rimasi sul letto,
lui continua ad avanzare prendendo posto vicino a me ed io ne approfittai:

<<secondo me dovremmo parlare>>
<<e di cosa?>>
<<del fatto che tra noi sta cambiando qualcosa>>
<<forse si ma io questa differenza non la sento>>

<<be mi devo ricordare che sto parlando solo con il ragazzo che è stato con mezzo dormitorio femminile e dato che non puo farsi me...percio  deve avermi in un altro modo...no?>>
Dissi con tono di distacco

<<no,io non intendevo questo, piccina senti perdonami>>
Inquellistante entra mia madre che ci avvisa dicendo:
<<domani andremo a trovare tuo padre>>
<<non vedo l'ora...>>risposi
<<adesso pero venite a cena..>>
<<ok>> diciamo in coro

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