Passano due ore ed io inizio a sentire il suono della sveglia che disturba il mio bellissimo sonno,all'ungo ancora insonolita un braccio da sotto le coperte per cercare di spegnere quella fastidiosi sveglia. Prendo in mano il telefono e la spengo. Per le mie orecchie fù un soglievo.
Infilo nuovamente il braccio sotto le coperte e cerco di rilassarmi, il sonno non mi prendeva,e piano piano decido di aprire gli occhi. Mi guardo attorno e a primo impatto non mi ritrovo nella mia stanza. Resto un secondo a pensarci finché non capisco di stare nella stanza di Lilly.
La sua stanza, era davero carina, anche se era molto diversa dalla mia.
Nella stanza ero rimasta solo io. Lilly di sicuro sarà scesa prima a fare colazioneScendo dal letto e dopo essermi preparata guardo l'ora. Giro lo sguardo verso il comodino e mi accorgo di essere in ritardo di 10 minuti per le lezioni.
<<non sopporto le giornate che iniziano con il ritardo>>
bisbiglio tra me e me
Prendo lo zaino e mi incammina verso le aule della prima ora.Esco dal dormitorio ed entro nel primo edifici o situato al suo fianco. Questa mattina avevo due ore di laboratorio chimico. Entro in classe e mi posiziono nell'unico banco vuoto. Si trovava vicino a Lilly. È stata davvero gentile a prenotarmi il posto. Apro lo zaino ed estraggo un quaderno a quadretti, lo posiziono sul banco e decido di seguire la lezione.
Quella mattina non misi piede dentro l'appartamento e neanche il pomeriggio decisi di farlo.
Avevo bisogno di distrarmi e di razionalizzare bene cosa era avvenuto tra me e Thomas.
Avevo semplicemente passato tutto il pomeriggio con Gionatan.
Lui era una di quelle persone che quando volevi staccare la testa e rimanere fuori dal tuo mondo per pensare ad altro lui c'era ed era pronto a stare conte.decide di portarmi nel suo appartamento. Saliamo tre piani a piedi e subito ci ritroviamo davanti il suo portone.
Il suo appartamento si trova sullo stesso piano del mio. Il suo è all'inizio delle scale mentre il mio si trova infondo al corridoio. Lui non ha neanche un coinquilino mentre a me tocca avere quello stupido di Thomas. Mi fa entrare, ci sediamo sul divano e mi offre qualcosa da bere. Si sposta verso la cucina e da sopra lo scolapiatti prende un bicchiere rosso a fondo largo dove versa del succo al malgo un frutto che io personalmente adoro. Mi porge il bicchiere e sorseggio il contenuto. Il resto del tempo lo possiamo a chiacchiera del più e del meno mentre dalla finestra della cucina si potevano notare il cambiato di colore del cielo. Era passato da un celestino ad un blu che si scuriva mano mano che passava il tempo. L'orologio anche si era messo a segnare le sette e sembrava proprio arrivata l'ora di rientrare nell'appartamento.
Lo saluto e chiudo la porta così inizio a camminare per il corridoi fino ad arrivare al mio portone. Mi resi conto che ero leggermente spaventata all'idea di non sapere come sarebbero state le cose.
Feci un sospiro e tutta decisa entrai. Vedo chiudere portone dietro di me così dopo aver appeso la giacca all'apendi abito mi avvio in camera per posare lo zaino. Apro lentamente la porta creando quel cigolio che solo il legno crea. Metto un piede e poi l'altro fino alla scrivania. Mi levo lespalline dello zaino e lo ripongo accanto all'armadio e alzo lo sguardo e lo noto disteso sul mio letto. Mi avvicinò un pochino e noto una bottiglia di birra nelle sue mani. Ultimamente non sa fare altro che bere birra.<<se pensi di risolvere i tuoi problemi ubbriacandoti ti sbagli>>
dissi in tono di rimprovero
Sembravamo io la mammina e lui il bambino monello.
<<bambolina a te che importa,questa è la mia vita.>>
<<mi importa e come dato che stai bevendo sul mio letto>>
Mi guarda e posa la birra al suo fianco.
Continuo ad avanzare a piccoli passettino finché non riesce a prendermi per un braccio. Mi fa girare su mestessa per poi posizionarmi sulle sue gambe. sorride contento dell'acquisto fatto. Più stavo lì vicino e più notavo il suo alito sapere di birra ed alcol senti l'alito che puzzava troppo di alcol ma questa era la situazione e dovevo pur accontentarmi. P<<sei troppo ubriaco perche non vai a riposare>>
dissi decisa
<<no,io voglio stare con te>>
Mi feci molto più seria e mi staccai da lui prendo la situazione in mano
<<se hai dei problemi devi reagire affrontandoli non nascondendoti dietro una birra,devi andare dal problema e chiarire non stare a fare lo scemo. Lo dico per il tuo bene e sappi che vederti cosi non va ha fatto bene>>Mi zitti mettendo un dito sulle mie labbra. Mi sposta le braccia per avicinarsi ad un palmo da me.
<<quindi tu sei affezionata a me?>>
<<lo dicevo solo per te>>
risposi, appoggia la schiena allo schienale del letto mentre cercavo di nascondere la mia espressione.
Molla la presa ed io cado sul suo petto. Attentamente i nostri occhi si sfiorano e rimangono come imbambolatami. I suoi erano verdi. Un verde smeraldo che risultava rilassante da vedere, rispetto hai mie che erano marronni...<<sei la mia principessa>> sussura accarezzando una ciocca di capelli ricci...
<<scusa ma non eri ubriaco>>
<<podarsi ma con i tuoi discorsi ho deciso di mettere la testa a posto almeno per ora>>In quel momento mi sposto dal suo petto. Dalla tasca dei jeans a vita alta mi scivola il telefono che mi cade a terra. Non faccio in tempo ad accorgermene che incomincia a scuillare.
Guardo per terra e penso che i momenti meno ooppurti li sceglie sempre il telefono.
Lo raccolgo da terra, vedo la schermata e noto una chiamata da un'ospedale.
Mi metto in piedi e frettolosamente rispondo.
<<pronto chi è?>>
![](https://img.wattpad.com/cover/70098532-288-k378702.jpg)
STAI LEGGENDO
Infinity
Romance-Arrivera in una nuova scuola Alice Carter una ragazza dolce e sensibile che dovra sopportare Thomas Collison un ragazzo poco più grande di lei con il carattere più lunatico, odioso e insopportabile del mondo...le renderà giornate impossibili ma alt...