tredici

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Mi diriggo nella stanza e mi avicino a loro
<<accetterò questa decisione>>
Saluto mio padre con una leggera freddezza.
<<possiamo andare>>
Riferisco a lui subito usciti dalla stanza.
<<ok>> risponde
Ci dirigiamo verso l'ascenzore e poco prima di entrare dissi
<<andate voi io prenderò le scale>>
<<sicura>>disse lui
<<se vuoi tu puoi accompagnarmi>>
Non gli diedi il tempo di rispondere che subbito gli affero un bracio. Di corsa scendemmo le scale mentre aspettiamo l'ascensore. Arrivammo nel parcheggio dirigendoci in macchina, saliamo e decidiamo di tornare a casa.
Nel viaggio ospedale casa non ci fu un emissione di voce da perte di nessuno.

Appena rientrati decido subito di diriggermi nella mia stanza lasciando nel corridoi della cucina Thomas e mia madre.
Senza troppi problemi mia madre inizia a parlargli
<<per favore Thomas prova a parlargli,magari vuole che solo tu la consoli. Si capisce che per lei sei speciale.>>
Fece un cenno con le labbra per rispondergli.

Senti qualcuno bussare alla porta ed entrare fermandosi sull'uscio come per non dare troppi sospetti
<<posso>>
<<si tu puoi>>
Fece qualche passo avanti e vedendomi sdraiata sul suo letto
si viene a sedere vicino a me
<<dai fammi un sorriso fallo per me..>>
Non lo accontentai, di forza mi fa sedere vicino a lui.
<<sei più bella quando ridi,odio vederti con quegli occhi spenti e quel marrone color ghiaccio>>
Istintivamente mi morsi il labbro non mi veniva in mente nient'altro.
Per spostare la testa altrove gli proppngo di leggere qualcosa.
<< leggiamo un libro?>>
<<si,ma insieme?>>
<<si>>
Si alzo mettendosi difronte alla libreria. Si trova davanti tre menzole pieni di libri di vario genere. Con lo sguardo segue tutta la prima e la seconda fila fermandosi verso la meta. Punta un dito verso un libro.
Il libro aveva una copertina scura e una grande scritta bianca che nell'insieme facevano contrasto.

Aferra il libro con entrambe le mani mentre mi diceva di spostarmi.
Si sdraia sul letto mentre io delicatamente mi avvicino a lui.
Posa la sua mano sulla copertina nera e apre il libro. Sulla prima pagina c'era il titolo,insieme lo leggiamo e solo dopo averlo fatto mi accorgo che tra tutti i libri che avevo lui aveva scelto il primo libro della mia saga preferita. La saga in questione è Tualait ed il libro si intitola
- New Moon- scritto da Stephenie Meyer la mia scritrice preferita.
Sfoglio qualche pagina bianca e subbito iniziamo a leggere le prime righe del primo capitolo.

Il libro lo avevo già letto almeno due volte e dato ché non mi scocciava ero quasi arrivata alla metà delle pagine. Leggere mi era sempre piaciuto anxhe se lo facevo raramente.
Nel bel mezzo della lettura vedo solamente chiudere il libro per poi spostarlo e posizionarlo sulla scrivania, allunga un braccio e prende una matita. Riapre il libro e i izia a sottolineare la frase che si trovava al rigo 5 di pagina 43.
Nel nostro momento di tranquillita decide di entrare mia madre che interrompe il tutto.

<<non so se può interessarvi ma o scoperto che stasera faranno una festa. Si terra alla discoteca qui a fianco. Se vi va potete andare>>
Interveni Thomas che decise anche per me
<<ok va benissimo signora Mery>>
Rinchiuse la porta e se ne ando...

<<perche l'ho hai detto,io non volevo andarci>>
<<io in vece si,poi hai bisogno di distrazzioni >>
<<vabene ci andremo>> dissi
Rimetto il libro nella libreria per poi avvicinarmi hai vestiti per decidere cosa indossare.

<<io inizio a prepararmi>> riferisco
Lui annuisce e rimane a fissarmi. Aveva uno sguardo perplesso ma contemporaneame dolce.

Per la serata non sapevo proprio cosa mettermi, avevo provato a tirare fuori due vestitini ma non convinta decido di rimetterli a posto. Io non ero quella classica persona da vestiti e trucco ero più da jeans e convers quindi risulta dufficilino farmi andare bene qualcosa anche se con il mio fisico potevo permettersi di indossare qualunque abito. Quindi con forza e coraggio decido di trovare qualcosa di carino. Rifletto su cosa mettermi e non trovando qualcosa che mi ispira decido di cercarlo nel mio veccio armadio. Per come mi ricordo io in quell' armadio ci dovrebbe essere qualcos'altro,non mi sono portata proprio tutto al college. Alcuni panni non rispecchiavano il mio standar quindi non li ho mai veramente considerati. L'armadio si trova su tutta la parete opposta al letto quella dove si trova la porta. Mi avvicino e lo apro. Al suo interno trovo un'asta con appese una decina di stampelle la maggiorparte sono vuote mentre due o tre anno qualcosa apesso. Sotto hai vestiti che pendono abbiamo una coperta e una borza da viaggio. Poso di nuovo lo sguardo verso le grucce e con la mano spingo via quelle vuote iniziando a dare uno sguardo attento a gli unici capi esistenti. Sulla prima stampella partendo da destra abbiamo una gonna di velluto marrone, scorrendo mi trovo un semplice pantalone a zampa e sull'ultima trovo un vestito azzurro.
Prendo in mano la stampella e la poso sul letto. Ora vedo il vestito per intero.
Il vestito ha uno scollo a cuore con due semplici spalline, la vita stretta e una gonna a ruota. Il colore risulta un pochino accesso ma tutto sommato è carino. Decido di indossarlo. Preparo tutto l'occorente,l'intimo e il vestito.
Aferro tutto e vado in bagno.

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