Capitolo 39

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[BEATRICE'S POV]

Dopo la fine delle ultime lezioni prima dell'ultime giornata in cui potró accedere al serale, mi dirigo verso l'albergo di corsa. Durante il veloce tragitto chiamo i miei per sapere com'è andato il viaggio: sono riusciti a venire per conoscere Gabriele, ora alloggiano ad un hotel poco distante da noi, dato che non erano disponibili delle stanze qui da noi. Stessa cosa per i genitori di Gab. Devo dire che questa cena mi mette un po' di ansia, ma spero di risultare ai loro occhi come sono parsa a loro figlio. Perfortuna ho ancora tempo per prepararmi e rendermi accettabile. Qui vicino, al ristorante, ci saranno anche altri ragazzi. Alcuni parenti sono venuti a salutare i loro figli, dato che dopo le registrazioni di domani, saremo chiusi in casetta.
I miei pensieri vengono interrotti da Elodie che ascolta Just Give Me A Reason di Pink.
"Just give me a reason,
Just a little bit's enough,
Just a second,
We're not broken, just bent
And we can learn to love again." Mi aggiungo a lei mentre entrò in stanza e poggio la borsa. Lei, come me, ancora non è entrata al serale, ma entrambe speriamo di andare nei bianchi. Ma no per un fatto di cuore, ma bensì per Emma ed Elisa. Parlare con loro mi ha convinto maggiormente, anche questa settimana di hanno dato un brano da preparare, sento già intesa. Certamente accetteró anche se verró scelta dai coach blu.
'Gabro mi ha detto che non vede l'ora che i suoi ti conoscano.' Mi sorride Elodie mentre io disfo la mia treccia spettinata.
La ragazza rosa decide che mi darà una mano con la preparazione che richiederà più tempo del solito, e con la musica in sottofondo, comincia ad arricciarmi le punte dei miei capelli che ora sono diventati particolarmente lunghi.
Indosso una gonna lunga rosa perla ed un top crop in pizzo nero con una giacchetta di pelle nera. Non voglio essere esagerata perchè credo che più naturali si è è migliore è il risultato.
Elodie mi passa un po' di trucco sul viso, non pensate, poi calzo delle ballerine nere e prendo una borsa, infilo dentro il mondo e sono pronta. In anticipo, stranamente. Dobbiamo essere al risonante per le 20 e sono solamente le 19.30.
'Sei bellissima Bea, vedrai che t'ameranno. Adorano me, con sti capelli rosa, pensa a te!' Mi rassicura Elodie accarezzandomi una gamba.

'Sono un po' in ansia.' Confesso a Gabriele mentre andiamo verso il ristorante mano nella mano.
'Solitamente siamo noi ragazzi a doverci preoccupare del padre, voi siete sempre amate dalle mamme.' Scoppia a ridere lui seguito da me.
'Papà ha la testa dura, ma se gli piaci vedrai che non avrai alcun problema.' Gli stringo la mano.

'Tranquilla, chiamami pure Tiziana.' Mi abbraccia la mamma di Gab, già questo contatto mi fa sentire a mio agio e protetta. Saluto il padre con due baci sulle guance e presento Gabriele ai miei, ed anche al mio fratellino, a mio fratello più grande che è riuscito a liberarsi da una giornata di studio, e ad Anna, mia sorella.
'Hai dei bellissimi capelli.' Mi guarda con occhi sognati Giorgia, la sua sorellina.
La ringrazio e la prendo in braccio, sorridendole. Sono una famiglia bellissima e dolcissima, con dei sani principi. Assomigli tanto alla mia. Mentre entriamo nel ristorante cerco gli occhi di mamma per l'approvazione. Le sue labbra di curvano all'insù e in suoi occhi brillano.
L'approvazione di mia madre è fondamentale per me. Lei è una persona con cui mi confido molto e l'accettazione del mio ragazzo è fondamentale. Sapere cosa ne pensa, quale impressione le ha fatto è davvero indispensabile per me per riuscire ad acquistare maggior sicurezza su questa cosa. A mamma ho raccontato tutta della mia adolescenza, le ho subito detto il primo bacio, la prima cotta, la prima volta ed ho anche pianto tra le sue braccia per amore. Mi dispiace infatti di non averla resa partecipe in tutto e per tutto di questa nuova cosa sin dagli inizi. Ma forse è anche perchè sto crescendo. Sto imparando a far leva sulle mie braccia ed ad agire da sola, con il mio pensiero e le mie conoscenze.

'Comunque non ti ho ancora detto che stasera sei bellissima.' Dice piano prima di farmi un bacio sulla guancia. Abbasso lo sguardo e arrossisco. Come sempre.
Dopo aver finito di mangiare, noto con piacere che i nostri genitori vanno d'accordo e parlano insieme molto volentieri. Intanto noi giovani siamo al tavolo insieme chiacchierando simpaticamente.
'Spero tu non ti sia ancora portato a letto mia sorella.' Dice mio fratello con il tono più pacato possibile. Gabriele quasi si affoga con l'acqua ed io scoppio a ridere mentre cerco di aiutarli dandogli dei colpi sulla schiena.
'Ma dimmi tu se ti devi fare i cazzi nostri.' Rispondo io al posto di Gabriele.
'Io comunque, no no.' Risponde dopo Gabriele ripreso dal panico.
Scoppiamo di nuovo tutto insieme a ridere, felice di questa complicità già creata tra tutti noi.

Saluto i genitori di Gabriele con un abbraccio, e Tiziana mi intima che mi aspettano a Napoli. Sorrido sapendo che sicuramente la stessa cosa l'avrà detta mia madre a Gab.
Dopo esserci diretti verso l'hotel con lui che mi cingeva i fianchi e il suo mento sulla mia spalla, entriamo in camera ed io finalmente mi infilo il pigiama, e come al solito mi siedo a cavalcioni su di lui.
'Gli sei piaciuto, addirittura mio padre sembrava contento.' Ridacchio accarezzando la sua guancia per poi lasciarci un bacio.
'Anche tu ovviamente. Inizialmente devo ammettere che l'ansia mi stava divorando.' Ride.

Mi stendo accanto a lui e cerco di prendere sonno, ripensando al saluto dato ai miei famigliari. Potrebbe essere che io li riveda domani stesso, oppure tra 3 mesi. Mi mancherebbe moltissimo il loro supporto e il grande amore che mi riservano ad ogni chiamata a casa, ed ad ogni singola andata improvvisata anche solo per un giorno, per vederli e per sentire casa, il luogo dove la mia passione è nata.
I miei pensieri prendono il sopravvento, ed Iniziò a pensare che, comunque vada, spero bene, ma questa sarà la nostra ultima notte da soli. Credo di avere buone probabilità per il serale, ma per ora è ancora per metà nel cassetto questo grande sogno.
Salgo a cavalcioni su Gabriele che dorme beatamente tranquillo, mi dispiace svegliarlo, ma non voglio passare la nostra ultima notte così.
Gli bacio la clavicola e il collo avvicinandomi al suo orecchio.
'Gabriele..' Sussurro piano morsicando il suo lobo.
Emette un suono con la bocca simile ad una lamento ed io inizio ad accarezzare i suoi addominali ed ha tracciare con dei baci umidi la linea delle sue vene sul collo.
Le sue mani si posizionano cautamente sui miei fianchi.
'Amore, lo sai che è l'ultima notte?' Continuo sulle sue labbra. Mordo il suo labbro inferiore e lo tiro leggermente nella 
speranza di svegliarlo.
La presa sulle mie anche si fa più dura e inizia ad aprire gli occhi. Io bacio le labbra e lui approfondisce. Un bacio mischiato a passione e sentimenti. Questa è l'ultima notte che staremo insieme e non voglio dimenticarla per nulla al mondo.

'Ah, ti amo.' Dico mentre le sue labbra sfiorano per l'ennesima volta le mie.
'Ti amo anche io, ti amo.' Risponde lui con il fiato corto. Cerco la sua mano e la stringo forte, mente con la mano avvicino maggiormente il suo viso al mio, per baciarlo di nuovo. Mai stanca.
Non ne avró mai abbastanza.

Hey! Scusate l'assenza eterna ma sono stata in gita e i numerosi compiti per fine anno mi hanno sfinita, ed inoltre le competizioni di ginnastica e tutte le organizzazioni di fine anno, mon dieu👼🏻
Comunque fatemi sapere che ne pensate dei capitoli perchè ultimamente non mi convincono molto.
Non ho potuto rileggerlo, non ho tempo help mee!💗

EVERYTHING CHANGES // Gabriele EspositoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora