Capitolo Ventuno

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Siamo in un'altra notte. Louis ha gli ultimi esami dell'anno la mattina dopo, e Harry ha dato il suo ultimo oggi. Le lucine sono accese, gettando un bagliore giallo per l'appartamento a causa del complicato modo in cui sono sparsi sulle pareti rosa chiaro. Su un lato del tavolino da caffè si trovano una tazza di thè caldo e biscotti, l'altro disseminato di appunti e penne. Louis non può dannarsi a studiare, però, nonostante la calma comodità della stanza. Perché la candela allo zucchero filato accesa di fronte a lui tremola, il dolce profumo si spande nell'aria, e Harry, la sua voce angelica, sta cantando in cucina sulla bassa musica che risuona nell'appartamento. Louis non ha ancora ragione di esser distratto, eccolo. Libro aperto e occhi che bruciano.

E vuole soltanto sapere perché. Perché deve seguire tutte queste lezioni del cazzo prive di scopo quando tutto ciò che vuole davvero fare è insegnare ai piccoli bambini l'alfabeto e i colori, e i numeri. Come possono i corsi di scienze, e i corsi di storia, e i fottuti corsi di calcolo aiutarlo con questo, onestamente.

Sospira dalla frustrazione, chiudendo il libro e sfregando i palmi sugli occhi. Sa perché non riesce davvero a studiare in questo momento.

Il fatto è, Harry appare al meglio quando sta facendo ciò che ama. La luce gialla gli colpisce il viso, simulando l'emissione dei raggi solari dalla luce a Harry e dritto a Louis. I suoi occhi sono concentrati, le efelidi dorate risplendono dentro di essi, e Louis dimentica ogni cosa brutta gli sia mai capitata perché è così devoto a quel che sta facendo; completamente accentrato nel suo fervore per la cucina - è bellissimo, davvero, guardare qualcuno fare qualcosa di cui è così chiaramente appassionato.

Ora, sta mescolando gli ingredienti per l'impasto di un nuovo dolce che sta cercando di fare. Pensa che Harry abbia detto fosse chiamato pain au chocolat, ed è un dolce francese di cui ha parlato il suo professore, e di come fosse 'così paradisiaco'. Quindi ovviamente Harry deve tentare di farlo.

"Harry?" Dice piano, inalando l'aroma di cioccolato mischiato con il dolce profumo della candela che riempie la stanza.

Il ragazzo alza lo sguardo su di lui, le sue ciglia folte lanciano delle piccole ombre sui suoi morbidi zigomi. Louis si dimentica di respirare, si dimentica come si fa.

"Non sei arrabbiato se sono stato con Niall l'altro giorno, vero?"

"Ovviamente non lo sono, perché dovrei?" Le sue labbra s'incurvano in un sorriso e i suoi occhi le seguono in poco tempo.

Louis alza soltanto le spalle, sollevandosi e camminando in cucina. Affonda il dito nella ciotola del dolce miscuglio di cioccolato, arricciandolo per ottenere una buona quantità dell'ambrosia liquida sul suo dito prima di infilarlo in bocca e leccandolo via con un basso gemito.

Harry risplende con il cuore leggero, scuotendo la testa mentre continua a impastare. "Va bene che tu passi del tempo con qualcun altro, non dobbiamo stare sempre insieme, stupido."

Louis lo deride in risposta, trasferendo altro impasto sul dito e toccando la punta del naso di Harry con esso. Harry fa la linguaccia a Louis, e lui ne deposita un po' anche lì. Poi stanno entrambi ridendo, e poi si stanno baciando, e poi si stanno dimenticando di tutti gli impasti e degli esami mentre si stringono più vicini.

("Harrryyy, lascialo sulla tua liiiiinguuuuua, voglio leccarlo via." "Non riesco a credere di star uscendo con un ragazzino perverso." "Sì, ed io non riesco a credere che tu non mi assecondi." "Stai mangiando i miei ingredienti." "Bene conosco qualcosa che avrebbe un gusto migliore." "Devi studiare." "Mettilo sulla tua liiingua." "Sto facendo questo per il tuo futuro." "E perché mi ami." "Per il tuo futuro." "Amore." "Futuro.")

Strawberry Milk Fic - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora