Capitolo Ventinove

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Louis pensa che la persona più adatta ad amarti non sia quella che ti rende più felice, ma quella che ti fa sentire più grande, più degli altri. Harry fa quello. Anche quando diventa frastagliato e, figurativamente parlando, lo taglia come il pezzo di vetro che è, Louis sarà ancora, e sempre, sbalordito da quanto fottutamente meraviglioso Harry sia mentre brilla nella luce, i colori riblanzano dalle sue estremità spezzate nel mondo attorno a loro; a Louis non importerebbe nemmeno se dovesse morire dissanguato.

In questo momento, sono stesi su un fianco, guardandosi in faccia, a letto; è un'assolata mattina inzuppata d'oro, 7:00. Il lenzuolo è aggrovigliato tra le loro caviglie, gambe, tutti e due; adorna i loro corpi in pieghe che ricordano le cascate. Il piumone è ancora perso da qualche parte sul pavimento, insieme al barlume nebuloso di ciò che hanno fatto.

Gli occhi di Harry brillano di una certa tenerezza, un setoso scintillio scorre tra i suoi ricci color terra bruciata e giù sulla sua tempia, la sua pelle è di una calda tintarella color miele, e Louis si perde nei suoi lineamenti, nel sue essere seducente. Una ciglia gli cade sulla guancia, e Louis pensa sia come lui che s'innamora di Harry ancora una volta; ogni giorno.

Per una qualche ragione, in un angolo della mente di Louis, pensava che Harry si sarebbe svegliato piangendo dopo aver fatto sesso, lo immaginava singhiozzare e indietreggiare lontano da lui; spaventato. Aveva questa paura irrazionalmente razionale che avrebbe dovuto ricordare a Harry che lui non era Mark, che non gli aveva fatto del male, e non lo farebbe mai.

(Harry sveglia Louis scorrendo il pollice sul suo zigomo, le labbra a malapena schiuse mentre il suo leggero respiro accarezza leggermente il viso di Louis - nessuna parola.)

Non hanno ancora detto nulla, si guardano soltanto. Osservano il corpo dell'altro come se fosse la prima volta che si vedono nudi, come se fosse il primo giorno delle loro vite, e tutto è nuovo ed eccitante e loro sono intoccabili.

Le loro braccia si agganciano all'altro pigramente, nonostante stiano simultaneamente stringendo la cosa più importante dell'universo -in questo momento- il profumo di euforia filtra nell'aria, pura beatitudine.

"Ricordo ancora il numero di passi per arrivare al suo appartamento, sai?"

È inanimato, il modo in cui lo dice, fissando direttamente Louis, sebbene sia così distante, lontano, partito dal letto dove sono stesi, e dalla vita in cui vivono. Una lacrima amara scivola dal suo occhio e Louis lascia che rotoli per la sua guancia, pensa sia il miglior modo per ricordare a Harry di essere ancora vivo, nella più delicata delle forme.

(Ripensa alla notte passata, a quanto bellissimo Harry fosse, ansimante sotto di lui, le gambe tremanti e il respiro corto. Il modo in cui il suo viso si è corruciato quando è venuto, i suoni che ha emesso, Dio, Louis non capisce come quello non possa essere abbastanza. Non capisce come qualcuno possa approfittarsi di qualcosa che non è suo.

Fa male saperlo, ma Louis sa che ferisce Harry molto di più.)

Louis non è davvero sicuro di cosa fare mentre un sorriso debole si espande sul viso di Harry. Le sue dita danzano sulla sua levigata pelle d'avorio, seguendo una cicatrice che gli percorre il fianco, poi lungo la spina dorsale per poi tornare su di nuovo mentre gli sorride di rimando. Traccia un 'ti amo' con la punta delle dita sulla pelle di Harry, delicato, e all'inizio non è nemmeno sicuro che Harry abbia notato quel che ha fatto.

Ma Harry sorride, mordendosi il labbro, e traccia un 'anche io' sulla schiena di Louis.

Louis non si è mai sentito così pieno, così completo.

Strawberry Milk Fic - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora