Capitolo Trentadue

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Louis finisce per riempire innumerevoli richieste di lavoro per nessuna ragione del cazzo, perché un giorno riceve una telefonata da Niall, gli dice di portare il suo culo alla pizzeria dove lavora. La successiva cosa che sa, è che sta indossando un grembiule con una pizza sopra e un berretto, e fa a turni con Niall. Così sì, Louis vuole davvero bene a Niall, anche se non lo dice mai ad alta voce.

Oggi è il suo primo venerdì di lavoro, e può aprire il locale. Nonostante debba arrivare lì due ore prima per passare lo straccio e fare tutte le pulizie, pensa che i venerdì siano i suoi giorni lavorativi preferiti, perché deve lavorare solo fino alle 12:50.

È 1:00 adesso, però, e sta trasportando due fette con salame piccante e peperoni, un bastoncino di cannella, e una piccola porzione di patatine. Non è per lui però, no, ha soltanto improvvisamente deciso nel bel mezzo del raschiare gomme da sotto i tavoli che, 'hey dovrei davvero portare il pranzo a Harry.'

Così lo sta facendo, che è una novità, perché Louis non è mai stato alla biblioteca dove lavora Harry. Non perché odi leggere o altro, ma perché gli piace possedere i libri che legge.

Quando entra nell'ampia biblioteca, la prima cosa che lo colpisce non è l'odore dei libri, ma la forte risata del suo ragazzo. Che è fantastica davvero, benché si aspettasse più silenzio, si trova in una biblioteca e tutto, ma nope, è decisamente la risata di Harry quella che sta ascoltando.

Cammina attraverso le porte aperte ed incontra lo spettacolo di Harry con la bocca spalancata, la testa piegata indietro.

"1, 2, 3!"

Louis sente una familiare voce femminile -Jesy- e la vede stringere una ciotola d'uva, lanciando un acino a Harry che rimbalza sul suo naso.

"Sarebbe meglio lavorare sulla mira qui," trilla Louis, e la bocca di Harry si serra all'istante.

"Louis?"

"Hey, amore. Stacco prima il venerdì così ho pensato di portarti il pranzo."

Harry sembra nervoso, quasi, mentre Louis si sporge sul bancone della biblioteca per abbracciarlo.

"Louis!" sente poi, e si gira per vedere una bellissima ragazza saltellare sul posto, sporgendo le braccia per un abbraccio.

"Jesy!" risponde Louis con lo stesso tono, abbracciando rapidamente la ragazza che ha appena incontrato. Profuma di pesche, ed ha grandi, splendidi, occhi marroni, e adorabili, labbra carnose.

"Girati, girati. Fammi vedere la merce."

Louis fa una giravolta per la ragazza, sorprendentemente già adorandola.

"Wow," dice, tirando fuori il cellulare, "non muoverti, devo fargli una foto."

Dopo che Louis ha sentito lo 'snap', si volta. "Abbastanza meraviglioso, lo so," commenta, dandosi uno schiaffo sul sedere. Si gira verso Harry, che ha un'espressione vacua, e non ha ancora detto nulla.

Anche Jesy sembra notare il silenzio, e guarda Harry, "Stai bene, piccolo?"

Lui scuote la testa, senza fare contatto visivo, "Voi due- non so- come sai il suo nome?"

Louis sente il nodo al petto stringersi. Qualcosa si è spento. "Le ho parlato al telefono, tesoro."

"Oh, o-okay."

Louis lancia un'occhiata a Jesy, e Jesy lo guarda in quel modo. Come se lei sapesse, e che entrambi sanno, e Louis capisce che Harry gli sta nascondendo molto altro. Non lo affronta però, invece, finge che sia tutto normale, e saluta con un bacio Harry dopo aver chiacchierato un po' con Jesy.

(Louis sta aspettando sul divano quando Harry torna dal lavoro. Harry si blocca mentre apre la porta, e c'è un momento, un momento in cui entrambi si fissano e basta. Louis si sente un po' arrabbiato, e un po' triste, ma più che altro confuso.

"Mi dispiace," è la prima cosa che esce dalla sua bocca.

"Hai degli amici." Non è una domanda, ma un'affermazione.

"Um."

Louis può vedere Harry iniziare a tremare, e tutto ciò che vuole sapere è perché glielo stia nascondendo.

"Harry," lo incita assente.

"Sì. Voglio dire- amici- ho degli a-"

"Perché non me lo hai detto?" La voce di Louis è piatta, e si sente così a disagio con ogni cosa.

"Io- io-"

"Dimmelo e basta, Harry!" Grida Louis frustrato, facendolo sobbalzare.

"Mi dispiace così tanto!" Singhiozza improvvisamente Harry. Si dirige rapidamente verso Louis sul divano, in pratica cadendo su di lui mentre continua a mormorare, "Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace."

Louis non- vuole soltanto sapere perché, tutto qui. Non voleva che succedesse. Non vuole che questa sia la circostanza.

"Mi dispiace tantissimo, davvero."

"Harry-"

"Non mi lasciava avere degli amici, Louis. Non mi era permesso, ti prego. Mi dispiace così tanto."

Crack.

Louis avvolge immediatamente le braccia attorno a Harry. Non pensa, non si biasima o sente in colpa, soltanto stringe Harry. Lo stringe, sentendo il suo cuore schiacciarsi nel suo petto. Lo zittisce dolcemente, cercando di calmarlo. Concentra tutta la sua attenzione su Harry, e non si permette di arrabbiarsi con sé stesso.

"Harry, Harry- guardami." Insiste, stringendo il mento di Harry e gentilmente girando il suo viso, "puoi avere degli amici, voglio che tu abbia degli amici."

"Mi dispiace," mormora ancora Harry.

"Shh, tesoro, piccolo. Non devi, non devi dispiacerti."

"È da lei che sono andato, quella notte- è da lei che sono andato."

Louis annuisce, asciugando le lacrime sulle sue guance, "Va bene, amore. Sembra così dolce, sono felice che tu abbia lei, okay piccolo?"

"E- e quando sei uscito con Zayn- la ragione per cui ne erano rimasti solo cinque- Jesy, e Perrie, e Niall sono passati."

"Niall?" chiede a bassa voce Louis, più curioso che altro.

Harry annuisce, tirando su col naso. "Ho- ho invitato Jesy una sera, prima che ti trasferissi e non eri qui. E- e mentre veniva qua ha incontrato Perrie e Ni, e poi sono venuti tutti."

Harry lo dice come se Louis fosse un prete e lui stesse confessando i suoi peccati.

Louis gli accarezza la schiena. "Harry, questo va bene, va bene," gli bacia la tempia, "Mi chiedo perché Niall non mi abbia detto nulla, ma va bene comunque," Louis ride sommessamente, stringendo Harry più vicino.

"E Harry?" dice Louis, ignorando ogni emozione, "Mi piacerebbe molto incontrare i tuoi amici."



Ehiiiii

Solo alcune cose:

Grazie davvero, davvero, a tutte quelle che nel capitolo precedente mi hanno scritto dei complimenti sul capitolo, non avete idea di quanto significhi per me quando sono così insicura su qualcosa come lo ero su quel capitolo. Grazie, non ho risposto perché sono stata davvero impegnata e voglio farlo per bene, quindi appena posso risponderò a tutte.

I prossimi capitoli sono lunghi, il prossimo non tantissimo, ma quello dopo sarò obbligata a dividerlo anche in tre parti, odio doverlo fare ma non ho davvero alternative. Comunque, aspettatevi taaaaaaanto smut. Tanto. Eh.

Love you xx

-A

Strawberry Milk Fic - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora