Strawberry Milk Fic - Italian Translation

Capitolo Trentaquattro (Parte Quarta)

È come se tutte le discrepanze di prima si fossero sollevate dai loro polmoni, e ora invece di respirare aria, stessero respirando l'altro; attraverso i loro palmi premuti sulla pelle, le risate che scaturiscono dalle loro labbra nel collo del compagno, Dio, potrebbero trascorrere ore ad impregnarsi della radiosità dell'altro. Potrebbero sprecare anni stretti insieme, sussurrando piccole cose e mai esaurire le parole da dirsi, frasi da espirare contro la pelle.

Otto del mattino. Trovano un cartone di latte alle fragole al piccolo supermercato aperto 24/7, insieme ad un economico bagnoschiuma dall'aspetto disgustoso. Dice soltanto 'profumo originale' su una bottiglia bianca e blu, il sapone non profuma meglio della carta igienica. Louis vuole prendere qualcosa di meglio, ma Harry è già in fila a pagare per la roba di merda, così, invece, sospira e scorre una mano per il braccio di Harry perché sì.

In questo momento, sono seduti su una panchina di legno su un sentiero sabbioso che porta alla spiaggia. Nonostante sia estate, le nuvole sono ancora presenti essendo relativamente presto nel mattino. L'aria attorno a loro appare grigia, l'orizzonte è un miscuglio di polvere e oscurità, e l'acqua sembra fredda e terribile. Si passano il cartone, prendendo lenti sorsi di latte alle fragole a cui entrambi si sono così abituati, e lasciando la frizzante brezza scompigliare i loro capelli.

C'è un senso di libertà qui. L'aria è diversa- fresca; gli alberi, la terra, i negozi- tutto insolito a casa loro. Il fatto è, nessuno sa chi sono. Sono solo loro, l'uno al fianco dell'altro, mostrandosi chiunque essi vogliano. Sembra un momentaneo nuovo inizio.

(Mentre siedono lì, pensano entrambi la stessa cosa: i giorni sono passati e io me li sono persi.

L'oceano mozzafiato e il sibilare dell'aria ricorda loro che questo è il loro essere. Non stanno perdendo tempo. Non sono vincolati da una lineare definizione di avanzamento. Sono vivi.)

Louis si piega, appoggiando la testa sulla spalla di Harry e facendo intrecciare le loro dita. Le onde dell'oceano passano dal torbido al bianco mentre si infrangono contro la spiaggia in un grezzo stridore. "Harry?" mormora a bassa voce, sentendo la stessa crudezza dentro di sé.

"Sì?"

"Ti amo."

Harry stringe la mano di Louis, "Anche io ti amo."

*

Non tornano all'hotel, non ancora.

Scrivono agli altri e dicono loro che pranzeranno insieme. Trascorrono la loro tarda mattinata passeggiando senza meta per la piccola cittadina marittima. C'è questa totalità che arriva dopo esser stati così vulnerabili con l'altro; ammettendo la gravità dei loro sbandamenti morali per la prima volta, parlandone, senza mettere da parte il fatto che diventino malinconici, e gelosi, e provino dolore. È una totalità della relazione.

Un tipo di completezza che li fa costantemente desiderare la loro pelle a contatto; vogliono versarsi i cereali dell'altro; e scattare foto tremende insieme, e seccarsi di condividere un bagno, però, anche se ce ne fosse un altro, sceglierebbero comunque di spartirsene uno perché sarebbe strano non litigare per esso.

*

Harry prende il palmo di Louis in mano quando sono in un piccolo bar nella parte più rocciosa della spiaggia. Lo apre, estendendo ogni dito di Louis- sentendo ogni lunghezza, ogni osso e curva- prima di posare le labbra al centro del palmo. Afferra uno dei pennarelli dal bordo del loro tavolo, togliendo il tappo, e disegnando un cuore dove lo ha baciato, firmandolo con la lettera 'H.'

Poi, la lingua fa capolino tra le sue labbra e sta leccando il palmo di Louis, proprio lì, leccando la mano di Louis finché l'inchiostro nero non è solo una macchia leggera nelle pieghe e linee del palmo di Louis. Lo bacia di nuovo, gli occhi momentaneamente chiusi, prima di ripiegare la mano di Louis in un pugno morbido.