Strawberry Milk Fic - Italian Translation

Capitolo Ventiquattro

È giovedì e la calda aria estiva fluttua attorno e filtra nella loro pelle, tornando indietro in perle di sudore. Louis è uscito e ha comprato un condizionatore per l'appartamento, agganciandolo a una delle piccole finestre sul lato della cucina con uno sforzo minimo, ("Pensi potresti uscire e stringere il retro in alto così è più semplice?" "Louis, penso che il caldo ti stia dando alla testa. Siamo al secondo piano. Sai quanto sono alto, tesoro?" "Non essere impertinente con me, Harold." "Seriamente però, hai bisogno che ti aiuti o no?" "No, vai via." "Okay, non dimenticarti di tirarlo fuori dalla scatola prima." "Oh stai zitto.") e ora tutto quello che possono fare è sedere all'interno. Perché il mondo fuori si sta sciogliendo, e Harry e Louis possono far sciogliere l'altro senza l'aiuto del sole, grazie mille.

"Ti ho preso qualcosa," Harry alza lo sguardo su Louis con curiosità, "Beh, più che qualcosa."

Louis è soltanto in mutande e Harry indossa una maglietta stretta di cotone che copre a malapena il suo sedere. Sedere coperto da semplici mutandine di seta, un' adorabile rosa perla contro la sua pelle. Se non fosse così fottutamente caldo, Louis potrebbe diventare un po' più che leggermente duro alla vista.

Harry ride, "Ovviamente lo hai fatto."

Louis alza gli occhi al cielo, sorridendo con affetto mentre raggiunge il suo zaino al lato del divano. Ne tira fuori un'altra borsa, è di plastica ed emette un suono frusciante, e Louis siede a gambe incrociate sul lato opposto del divano, posando la borsa tra loro. Potrebbero sedersi più vicino, ma è troppo dannatamente caldo.

Louis sposta la borsa più verso di lui, quasi timidamente, anche se compra spesso cose per Harry. Lo rende così felice dare a Harry ciò che si merita, mostrandogli l'apprezzamento che ha per lui in modi differenti.

Osserva Harry aprire la busta, mordendosi il labbro per trattenere il sorriso mentre gli occhi di Harry scintillano e due buchi gli scavano le guance. "Louis," mormora stupito.

"Ho ottenuto quel bonus in denaro di cui ti parlavo. Non preoccuparti, ne ho messi alcuni da parte, ma forza, mi conosci," alza le spalle, "dovevo comprarti qualcosa."

Harry annuisce in risposta, lo sguardo torna a posarsi sulla busta, "Non ho mai usato questo colore prima," dice con dolcezza, tirando fuori un verde chartreuse fluorescente e osservando la bottiglietta.

Gli occhi di Louis si illuminano mentre lo guarda, "Oh, oh!" inizia, battendo piano le mani e saltando sul posto, "L'ho preso apposta per te, perché si chiama "Sono dipendente" ed io sono dipendente da te!"

Harry arrossisce, lanciando indietro la testa e ridendo di come suoni ridicolo Louis. "È per caso una frase per rimorchiarmi, Tomlinson?"

Louis fa un sorrisetto, "Non saprei Styles, ha funzionato?" Si sporge sul divano, solo per trovare Harry fare lo stesso. Sono entrambi a qualche centimetro dal viso dell'altro, fissandosi con il più piccolo dei sorrisi fisso sulle labbra, finché Harry non s'inclina e bacia velocemente le labbra di Louis e scoppia in una risata al salto sorpreso di Louis.

"Ha ha," inizia Louis sarcasticamente, ma il sorriso sulle sue labbra rovina tutto. "Forza allora, dammi lo smalto. Ti dipingo le unghie."

Harry sorride felicemente, passandolo a Louis e spandendo le dita sul cuscino del divano tra loro. Louis emette un 'tsks' e afferra la mano di Harry, tirando il ragazzo più vicino da essa prima di posarsela sulla coscia.

"Così non roviniamo il divano, possiamo continuare?" Dice, inarcando un sopracciglio.

Harry arrossisce, decidendo di stringere leggermente la coscia nuda di Louis in risposta. Trascina il pollice sotto le mutande di Louis, sentendo quanto morbida sia la parte superiore delle sue cosce, pensando a come sappia di buono la pelle nel punto in cui il suo pollice spinge. Ignora il modo in cui Louis vacilli nel girare il tappo dello smalto, il suo respiro irregolare. "Stiamo diventando sfacciati, non è vero?" Louis sorride, tirando via il pollice di Harry.