Grazie mille a tutti voi che continuate a seguire questa storia. Vi lascio a un capitolo abbastanza importante, un punto di svolta. Per me è stato abbastanza difficile scriverlo a causa di tutti i casini di questi giorni. Quei due mi stanno sfinendo! 😅 Spero vi piaccia. Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate :)
Lele
"Ciao amore." Mi saluta lei con dolcezza. Ed è come se tornassi a respirare dopo ore di apnea. Il nodo alla gola sembra sciogliersi e il cuore comincia a battere forte. Elodie sta in silenzio, aspettando una mia parola, che fatica ad arrivare. Ho la gola secca e mi giro impaurito verso Gabriele, che mi sorride complice e mi invita gesticolando a parlare. Respiro profondamente e finalmente trovo il coraggio.
"Come stai?" Riesco semplicemente a chiedere.
"Adesso meglio." Risponde lei a bassa voce. Un sorriso compare sul mio viso.
"Elo, so che mi hai detto che è meglio chiudere qui la nostra storia e probabilmente hai ragione. Stiamo sempre a litigare, tutto è diventato tremendamente difficile per entrambi, non riusciamo a vederci mai e probabilmente già da domani litigheremo di nuovo. Ma vedi, io ti amo in modo assurdo. Sono innamorato di te credo dalla prima volta che ti ho visto, con i tuoi strani capelli rosa e gli occhi grandi. Mi sei entrata dentro come mai nessuno era riuscito a fare, mi hai scoperto il cuore e mi hai insegnato ad usarlo per amare davvero. Sei il primo grande amore della mia vita e non credo riuscirò ad amare mai nessuno come te." Smetto di parlare e finalmente riprendo fiato. Il silenzio dall'altro lato è preoccupante. Decido di proseguire.
"Questo è tutto. Ti amo Elodie. So che credi che a volte l'amore non basti, ma io con te ho cominciato a pensare che l'amore quando è forte come il nostro basti di sicuro. Il nostro amore è un motivo valido per stare insieme Elo." Smetto definitivamente di parlare e aspetto. I secondi mi sembrano ore. Lei continua a non parlare.
"Elo?" La chiamo, con voce tremante. Lei finalmente risponde.
"Credo che tu abbia ragione Lele. Torna a casa. Da me." Mi dice tra i singhiozzi, prima di chiudere definitivamente la chiamata. Un sorriso enorme compare sul mio viso. Saluto veloce Gabriele che mi riempie di domande.
"Torno da lei Gabri." Gli dico abbracciandolo e correndo fuori dal suo appartamento. Sto arrivando amore.Un anno prima...
L'ennesima settimana pesante è passata nella scuola. Finalmente è sabato. Sorrido allo specchio di fronte a me mentre cerco di aggiustare i capelli. Sono felice, anche troppo. Gabriele è tornato a casa dalla sua famiglia per il fine settimana ed io, essendo già tornato a Napoli la scorsa settimana, ho deciso di restare. Quindi passerò la mia serata con Elodie e non vedo l'ora. Ripenso con un sorriso alla sera precedente...
"Elo, ti siedi sopra la mia valigia? È troppo piena, non si chiude!" Urla Gabriele disperato. Lei accorre ad aiutarlo ridendo.
"Tu che farai domani Elo? Passerai la sera con tuo padre?" Le chiede Gabriele, mentre io seguo il discorso con interesse.
"In realtà non lo so Gabri." Risponde lei leggermente in imbarazzo. "Lele resta a Roma, ho pensato di fargli compagnia. Tanto mio padre lo vedo sempre, anche durante la settimana." Si volta verso di me, rivolgendomi un sorriso incerto. Io le sorrido felicissimo, corro da lei e la abbraccio forte.
"Grazie Didì." Le dico sincero prima di schioccarle un sonoro bacio sulla guancia.
I miei pensieri vengono interrotti da Elodie che bussa alla mia porta forsennatamente, gridando come una pazza. Cominciamo bene, dico tra me e me prima di dirigermi alla porta, mentre la sento gridare.
"Leeeele! Sbrigati cretino! Leeee!"
"Che cavolo urli?!" Chiedo io aprendo la porta sconvolto. Me la ritrovo davanti, bagnata fradicia, con due cartoni della pizza tra le mani.
"Elo ma che hai combinato?" Chiedo, prima di scoppiare a ridere sonoramente.
"Che ci ridi cretino! Spostati e fammi entrare." Mi dice, spingendomi dentro e richiudendosi la porta alle spalle.
"Che hai combinato Elo?" Le chiedo di nuovo, non riuscendo a contenere le risate.
"Sono passata a prendere le pizze ma mentre tornavo è arrivato il diluvio universale. Naturalmente non avevo l'ombrello." Conclude, sbuffando scocciata.
"Elodie, potevamo ordinarla e farcela portare qui la pizza." Le dico dispiaciuto. Lei abbassa lo sguardo arrossendo.
"È che volevo farti una sorpresa." Mi dice. Io sorrido, prendendole la mano e baciandole una tempia.
"È stata una sorpresa graditissima. Vai ad asciugarti però, che se ti viene la febbre poi è mia la colpa." Lei annuisce e si dirige in bagno accendendo il phon. La vedo tornare asciutta e felice dopo dieci minuti.
"Si mangia!" Dice saltellando contenta. Si siede accanto a me sul letto, incrociando le gambe, il cartone della pizza posato su di esse e lo sguardo felice. Mi incanto a guardarla, come sempre da quando la conosco. Potrei stare qui a guardarla per ore. È talmente bella da togliere il fiato.
"Lè, invece di fissarmi mangia!" Esclama divertita addentando il primo morso e ridendo con la bocca piena. Io continuo a guardarla incantato finché non si blocca, posando lo spicchio di pizza e guardandomi con aria interrogativa.
"Che c'hai? Non ti piace la pizza per caso? Impossibile Lè, sei strano ma non fino a questo punto. A tutti piace la pizza!" Io la zittisco posandole un dito sulle labbra. Lei sgrana gli occhi e arrossisce. È un attimo. Prima che possa fermarmi dicendomi che è sbagliato, prima che io stesso possa fermarmi con la paura di sbagliare, mi avvicino con il viso sempre più al suo, i nasi che giocano e le fronti che si scontrano. I nostri sguardi si incontrano, prima che lei possa chiudere gli occhi e abbandonarsi a me. Prendo questo gesto come un consenso e la bacio. Catturo le sue labbra tra le mie e resto fermo in attesa di una sua reazione. Lei all'inizio resta immobile ed io, non sapendo come comportarmi, decido a malincuore di staccarmi da lei. Ma Elodie non me lo permette. Mi afferra per il collo della felpa attirandomi più vicino a sè. Una sua mano mi accarezza una guancia mentre l'altra si insinua tra i miei capelli, stringendoli forte. Io mi sistemo meglio sul letto, avvicinandola ancora di più a me e accarezzandole la schiena, mentre approfondisco il bacio con passione. Ci stacchiamo solo quando entrambi siamo completamente senza fiato. Lei riapre gli occhi e mi guarda con il sorriso stampato sulle labbra. Prova ad allontanarsi ma io la tengo ancora stretta a me. Lei mi stringe la mano e intreccia le sue dita alle mie.
"La pizza sarà fredda ormai." Mi sussurra sorridendo, il viso leggermente arrossato.
"Io la pizza la preferisco fredda." Le dico sorridendo a mia volta e tornando a posare lo sguardo sulle sue labbra.
"Anche io." Mi risponde ridendo, prima di posare di nuovo le labbra sulle mie e ritornare a baciarle. Io la stringo forte e possessivamente a me, sperando che questa sia solo la prima di tante serate passate insieme. Mi sento finalmente felice. Completo. Elodie mi ha appena scoperto il cuore.
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Insegnami ad amare.
Fanfiction"Grazie Lele." "Per cosa?" "Per avermi fatto capire che in fondo non sono proprio un disastro, per avermi fatto scoprire me stessa, per esserti innamorato di me e per avermi insegnato ad amarti e ad amarmi. Grazie per avermi insegnato ad amare."