E intanto sopravviverò...

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Eccovi il capitolo!!! Fatemi sapere che ne pensate, un bacio e grazie mille sempre per i commenti! Vedere che ciò che scrivo viene apprezzato mi riempie di gioia :)

"Lele! Hey, stai bene? Oggi hai la testa da un'altra parte." Vengo scosso dalla voce di Elisa. I pensieri e le preoccupazioni hanno preso ancora una volta il sopravvento. No Eli, non sto bene, vorrei rispondere. Lei mi manca, mi manca maledettamente.
"Sì Eli, sto bene. Mi ero solo distratto un attimo, scusa." Lei mi rivolge uno sguardo comprensivo, carico di affetto.
"Ti manca Elodie." Esclama, come se avesse detto la cosa più ovvia e scontata a questo mondo. Io non rispondo perché il nodo in gola mi impedisce di parlare. Poggio la chitarra e mi dirigo verso la finestra.
"New York è enorme." Sussurro. Eppure qui mi manca tutto. Eppure anche quando sono circondato da miliardi di persone mi sembra di essere solo, semplicemente perché Elodie non è con me. Un pezzo di me è rimasto a Roma, con lei. Elisa mi poggia una mano sulla spalla.
"Lele, questa è una grande opportunità per la tua carriera. Stai avendo un ottimo consenso dal pubblico. Stai avverando i tuoi sogni ed Elodie di questo sarà più che felice. Ma devi restare concentrato, devi continuare a dare il massimo. Io credo in te e sono orgogliosa di ciò che stai diventando." Io non posso fare a meno di sorridere sentendo le parole di quella donna meravigliosa. Che crede in me. E che non voglio deludere.
"Mi manca. Mi manca sempre Eli. Non siamo mai stati così lontani tanto a lungo." Le confesso con voce rotta. Lei sospira.
"Ti capisco, credimi. Ma dovrete abituarvi anche a questo purtroppo. Anche io devo stare per lunghi periodi lontano dalla mia famiglia e so quanto possa essere difficile. Non vedere mio marito, i miei figli. A volte mi manca il respiro per quanto mi mancano, Lele. Ma noi abbiamo deciso di vivere di musica. E questo comporta dei sacrifici, che per fortuna vengono ripagati dall'affetto e dalla stima del pubblico. E poi, quando l'amore c'è ed è profondo, può resistere a qualche mese di lontananza. E tra voi l'amore c'è Lele. Io l'ho visto. Andrà tutto bene." Elisa smette di parlare e mi rivolge un sorriso rassicurante. So che ha ragione. Eppure non riesco a togliermi questa brutta sensazione di dosso. La sensazione che qualcosa si romperà tra me ed Elodie. Poi sorrido, ripensando a una cosa, che finalmente riesco a confidare ad Elisa.
"Ho scritto una canzone per lei. Una canzone su di noi." Sussurro emozionato. Lei mi rivolge un sorriso carico di dolcezza.
"Ti va di farmela ascoltare?" Mi chiede curiosa. Io non rispondo. Mi limito ad afferrare la mia chitarra. Comincio a cantare la nostra canzone, mentre i ricordi prendono il sopravvento.

Due mesi prima...
"Prendi anche queste!" Mi ordina Elodie, prima di porgermi l'ennesimo paio di scarpe. Io sbuffo.
"Elo, mi stai facendo portare tutta la casa!" Esclamo divertito.
"Poi mi ringrazierai Lè! Fidati! Chissà per quanto tempo dovrai stare via, devi attrezzarti per bene!" Mi dice sicura, come se stessi andando nel deserto o in qualsiasi altro luogo in cui manchino negozi nei quali comprare scarpe e vestiti. Sto per dirglielo, che non sto andando su un'isola deserta, che saprò badare a me stesso, ma mi blocco, vedendo comparire un'espressione triste sul suo volto. Allora capisco che ha paura. E che le sue paure sono uguali alle mie. Le afferro con forza le mani e la tiro a me, facendola accoccolare sul mio petto.
"Come farò io senza di te." Sussurra appena, mentre stringe la mia maglietta a pugni chiusi. Chiedimi di restare Elodie. Vorrei che lo facessi. Vorrei dirti di chiedermelo, ma mi rendo conto che sarebbe un gesto egoista da parte mia. Spingerla a chiedermi di non andare, a fare un gesto che potrebbe compromettere la mia carriera. E che un giorno potrebbe farla sentire in colpa da morire. Così mi limito a lasciare che le nostre labbra si scontrino. La bacio con decisione, con passione. La bacio per imprimermi dentro il suo sapore, il suo profumo. La bacio ora, per rimediare a tutte le volte in cui non potrò farlo in questi mesi. Ci stacchiamo a fatica, solo quando siamo entrambi a corto di fiato. Poi chiudiamo le valigie, senza dire più neppure una parola. Elodie mi accompagna all'aeroporto, mentre guida tiene una mano stretta alla mia, come se non volesse lasciarmi andare. E a me si spezza il cuore. Quando arriva il momento di lasciarci ritorniamo a stringerci l'una all'altro, in silenzio.
"Ti amo." Le sussurro semplicemente, prima di staccarmi dal suo corpo caldo, del quale non so proprio come riuscirò a fare a meno.
"Ti amo." Mi risponde con un sorriso forzato, prima che io mi allontani da lei. Anche se una parte di me è rimasta stretta in quell'abbraccio.

Smetto di cantare con le lacrime agli occhi. Elisa mi rivolge uno sguardo carico di orgoglio.
"È bellissima Lele! Questa la mettiamo nel CD!" Esclama convinta. Io non posso fare a meno di sorridere. Poi la mia attenzione viene catturata dalla vibrazione del mio cellulare. Un messaggio da Elodie.
"Ho messo in tasca un po' del tuo respiro e qualche bacio di riserva per quando mancherai."
Sorrido istintivamente leggendolo e mi sento anche un po' più tranquillo. Noi ce la faremo.
"Ho scritto una canzone per te." Digito in risposta, con le dita che tremano e il cuore che batte forte.

Insegnami ad amare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora