Combatteremo insieme.

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Il capitolo non mi convince molto però spero che non faccia troppa pena. Ve lo lascio, fatemi sapere che ne pensate. Un bacio!
Ps. Ho ripreso il messaggio di Elodie interamente. Mi è servito per raccontare la reazione di Lele. Inoltre temevo che lo aveste dimenticato, visto che sono passati due capitoli da quando Elodie lo ha scritto. Spero che la cosa non vi annoi.

Lele
Gabriele sbadiglia sonoramente, mentre io continuo a guardare con insistenza il display del cellulare.
"Lè dai, andiamo a letto! Non sei stanco dopo tutte le ore che hai passato in viaggio?" Scuoto la testa in segno di diniego. Anche se in realtà sono distrutto. Ma al momento non importa molto. Sto aspettando lei. Sto aspettando il suo messaggio. È da sei mesi che lo sto aspettando.
"Gabry tu vai a dormire. Io aspetto un altro po' qui." Gli dico, con un sorriso.
"Ma non sai neanche se lo manderà!" Mi dice con un po' di insofferenza. E per la prima volta mi rendo conto di quanto in tutto questo tempo Gabriele sia sempre stato vicino ad entrambi, anche nei momenti peggiori. E di quanto la cosa possa essere stata difficile per lui.
"Lo manderà." Gli dico sicuro.
"Vai a letto Gab." Continuo poi, dandogli un'affettuosa pacca sulla spalla. Lui si alza sconsolato e finalmente arreso all'evidenza. Ha capito che non mi convincerà ad andare a riposare.
"Gab..." richiamo la sua attenzione, facendolo voltare verso di me.
"Grazie!" Esclamo, con infinita gratitudine. Lui mi rivolge uno sguardo sorpreso.
"E di che?" Mi chiede perplesso. Io sorrido
"Di tutto. Perché mi stai ospitando qui da te. Perché sei mio amico. Ma soprattutto grazie per non avere mai lasciato Elodie sola." Lui mi sorride felice.
"Non mi devi ringraziare, voi siete i miei migliori amici. Vi voglio bene." Mi dice, prima di sbadigliare ancora e incamminarsi verso la sua stanza. Resto a guardare il telefono per minuti che sembrano ore e sto davvero per arrendermi, arrabbiato e deluso, quando finalmente lo schermo si illumina. È lei. Afferro il cellulare con mano tremante. Un nuovo messaggio da Elodie. Prendo un respiro profondo, prima di cominciare finalmente a leggere.
"Amore mio,
Ti sto scrivendo dopo la nostra ennesima lite. Ho il cuore in gola e sto facendo fatica perché vorrei dirti tante cose, ma non trovo le parole. Ci proverò lo stesso, ma sai che a esprimere ciò che provo con la scrittura non sono brava come te, quindi scusami se non riuscirò a farti capire il mio stato d'animo attraverso queste poche parole. Io ti amo, non lo vedi? Ti amo talmente tanto che da quando mi sei lontano non riesco neppure a respirare. Tu hai con te la parte più preziosa di me, la mia anima. Ma amare vuol dire anche riuscire a mettere il bene dell'altra persona prima del tuo, vuol dire riuscire a sacrificarsi. Ho vissuto con te i momenti più belli della mia vita, i migliori, quelli che mi hanno cambiata e mi hanno resa ciò che sono oggi. Oggi però so che questi momenti avranno fine. Perché oggi so che la cosa migliore che posso fare per te è lasciarti andare. Ricordi che cosa mi hai detto qualche giorno fa? Parlavamo al telefono e guardavamo entrambi le stelle. Mi hai detto che a New York non se ne vede neanche una, perché anche la notte c'è troppa luce, e che ti mancava guardare il cielo con me, a Roma. Io allora ti ho chiesto ridendo perché stavi a guardare il cielo se di stelle non ne vedevi neanche una. Tu mi hai risposto che guardare il cielo ti faceva sentire più vicino a me, perché anche a miglia di distanza avevi la certezza che il cielo che stavo guardando io era lo stesso che stavi guardando tu. E poi mi hai detto che non vedevi l'ora di tornare, per guardare le stelle con me al tuo fianco. È stata la cosa più bella che tu mi abbia mai detto. Ma ora ti rispondo che tu, amore, non devi aver voglia di tornare. Tu devi restare dove sei ora, il più a lungo possibile. Perché sei giovane e perché sono certa che riuscirai a diventare un grande cantante, più grande di quanto tu già non sia. Ma devi concentrare tutte le tue forze su questo adesso, sulla tua carriera. Ti amo Lele ed è per questo che ora io ti lascio andare. Avremo un futuro meraviglioso, entrambi, ne sono sicura. Grazie per tutto quello che mi hai dato, grazie per l'amore immenso che mi hai fatto provare. La mia anima è lì con te, abbine cura.
Elodie."
Smetto di leggere con le lacrime agli occhi e il sorriso che inevitabilmente mi è comparso sulle labbra. Poi un altro messaggio da parte sua.
"Lele, questo è quello che avevo scritto per te quella notte. Ti sei mai chiesto come sarebbe stato se al posto di lasciar perdere avessimo lottato? Io si, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto da sei mesi a questa parte. Non è passato giorno in cui non abbia pensato a cosa sarebbe successo se fossi stata più coraggiosa, se non ti avessi lasciato, se avessi affrontato con te i nostri problemi, se avessi lottato con te. Ma non sono stata abbastanza forte. Sicuramente ti avrò deluso. Mi dispiace, meriti di meglio Lele. Io ho scelto la via più semplice, anche se questo voleva dire far soffrire entrambi. Scusami se puoi. Sono felice che tu ora abbia il successo che meriti, che tu abbia realizzato i tuoi sogni. Perché ti amo e quando ami qualcuno vuoi il meglio per lui. Spero che tu sia felice. A presto."
Smetto di leggere con il cuore che sembra voler esplodere. Adesso vorrei fare tante, troppe cose. Innanzitutto vorrei riuscire a smettere di piangere come un bambino, ma in fondo queste lacrime mi piacciono. Perché sono il simbolo di ciò che sono, di ciò che provo per lei. Perché io sono vivo, respiro, piango, amo. E ora so che non ho mai smesso di amarla, anche quando la odiavo. Perché ora so che noi siamo destinati a stare insieme, ad amarci per sempre. E per sempre sarà sempre troppo poco. Poi vorrei correre da lei, abbracciarla, baciarla, amarla e risvegliarmi domani mattina e dopodomani e tutta la vita con lei tra le mie braccia. Però lei ora probabilmente non è sola. Così faccio l'unica cosa che posso fare in questo momento. La chiamo, sperando che lei sia ancora sveglia. Sperando di sentire presto il suono della sua voce all'altro capo del telefono. Ma lei non risponde. Attendo speranzoso ancora un po'. E poi finalmente la sento.
"Lele..." dice il mio nome, semplicemente. Io sorrido.
"Ciao." Riesco soltanto a dire, con voce tremante. Adesso sta sorridendo. Ci sono cose che razionalmente non sappiamo, ma che sentiamo comunque. E di cui siamo sicuri. Io sono certo che in questo momento Elodie stia sorridendo.
"Hai letto i miei messaggi?" Mi chiede, conoscendo già la risposta.
"Sì,  li ho letti." Poi ancora silenzio. Sono tante le cose che vorrei dire, ma sono come bloccato. La sento sospirare.
"Ho capito che era giusto che tu sapessi. Non è una richiesta di tornare insieme, so che ti ho fatto male e che ora probabilmente tu mi odi. Solo, forse ora non mi credi più un mostro insensibile." Io sorrido perché ancora, dopo tutto questo tempo, non riesce a capirlo. Che io non posso proprio fare a meno di amarla.
"Io ti amo Elodie. Ti ho amata anche quando credevo di odiarti. E ora voglio solo ricominciare. Con te. Voglio passarci tutta la vita con te Elodie." Mi blocco a corto di fiato, rendendomi conto dell'importanza delle mie parole.
"Lele, ho un fidanzato." Sussurra appena, tanto che faccio fatica a sentirla. Io sospiro, con la paura che lei possa scegliere ancora la strada più semplice. Che possa scegliere lui.
"Lo so." Sussurro a mia volta.
"Però, Elodie, io non voglio lasciar perdere. Io voglio lottare." Aggiungo poi. Dall'altra parte un silenzio che dura minuti. Un silenzio carico di tutto. Poi finalmente la sua voce.
"Anche io. Combatteremo insieme." Mi dice, finalmente con sicurezza. Poi chiude la chiamata, lasciandomi con il sorriso sulle labbra e una nuova speranza. Forse non è troppo tardi per noi.

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