Avrò cura di te.

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È stato un parto, ma ce l'ho fatta! Capitolo per voi, cambiato continuamente in corso d'opera. Spero vi piaccia, un bacio! 😙

Lele
"Quindi questa è casa tua?" Giulia si guarda intorno sorridente e attenta, poi però posa lo sguardo su una delle tante foto che ritraggono me ed Elodie e che sono sparse per la casa. Non ho ancora avuto il coraggio di toglierle. Giulia abbassa lo sguardo, poi posa i suoi occhi azzurri su di me.
"Era casa mia e di Elodie." Le rispondo in modo automatico, poi mi mordo la lingua, rendendomi conto di ciò che ho appena detto.
"Capisco. Adesso però è solo casa tua Lele. Sbaglio?"
"Credo di no." Le rispondo alzando le spalle. Lei si avvicina a me, arrivando a pochi centimetri di distanza. Poi mi abbraccia, stringendomi forte. Io ricambio la stretta, mentre lei mi schiocca piccoli baci sul collo. Mi allontano, spaventato dalla mia stessa indifferenza nei suoi confronti.
"Vuoi qualcosa da bere?" Le chiedo. Lei mi lancia uno sguardo incerto, prima di farmi una domanda che so avrebbe voluto pormi già qualche ora fa.
"Che vi siete detti tu ed Elodie stasera?" Mi spiazza, anche se mi aspettavo che prima o poi lo avrebbe chiesto.
"Nulla di importante." Le rispondo, prendendo i bicchieri e riempendoli di ghiaccio. Lei sorride, lasciando cadere il discorso. Non capisco perché sia ancora qui. Non le do certezze, le ho fatto ben capire che la mia testa al momento è da un'altra parte, eppure è ancora qui che mi guarda con occhi sognanti. E la cosa mi fa sentire una merda. Ma non la mando via, continuo a illuderla, continuo a farle pensare che potrebbe esserci qualcosa. E l'unico motivo del mio comportamento è sempre e solo lei. Elodie. Questa sera per la prima volta l'ho vista preoccupata di perdermi. Gelosa e preoccupata. E per quanto sia sbagliato, in questo momento Giulia è l'unica che può farmi avvicinare di nuovo a lei. Ci sediamo sul divano, sorseggiando una bibita e parlando del più e del meno. Scopro che alla fine non è così male, è anche simpatica. Passiamo una serata piacevole, le suono anche qualcosa.
"Sei troppo bravo." Mi dice con occhi sognanti. Io le accarezzo una guancia perché è una brava ragazza. È dolce. E con lei tutto sarebbe più facile. Con lei non soffrirei. Non ci sarebbe distanza, potrebbe seguirmi negli spostamenti dovuti al mio lavoro. Potremmo essere felici. Potremmo, ma so che non accadrà. Così faccio ciò che è giusto. Smetto di illuderla, perché lei è una brava ragazza e soprattutto perché io non devo smettere di essere un bravo ragazzo.
"Giulia, io sono innamorato ancora di lei." Le confesso con semplicità.
"Lo so." Mi risponde, sorridendo con gli occhi lucidi. Mi afferra la mano e la stringe.
"Lo avevo già capito Lele. Si vede da come la guardi. Sei una bella persona e sono sicura che anche lei lo è. Ce la farete. Quando due persone si guardano così sono destinate a stare insieme." Mi da un leggero bacio sulla guancia senza aggiungere altro, poi se ne va lasciandomi solo, immerso nei miei pensieri, che vengono però subito interrotti dal suono insistente del campanello. Mi precipito ad aprire, credendo che Giulia abbia scordato qualcosa ma, aperta la porta, resto a bocca aperta per la sorpresa. Gabriele mi guarda sconsolato mentre regge una Elodie visibilmente sbronza.
"Lè scusa. Eravamo in un locale ed Elodie ha esagerato un po' con l'alcool. Volevo portarla da Emma, ma ha insistito per venire qui." Elodie scoppia a ridere, poi mi rivolge uno sguardo arrabbiato.
"Lei è qua? Falla uscire da casa nostra!" Grida, spingendomi ed entrando dentro. Gira per casa, controllando tutte le stanze e gridando il nome di Giulia, così da accertarsi che non ci sia. Io rido perché la scena è incredibilmente comica.
"Grazie per averla portata Gab. Ora ci penso io, ci sentiamo domani." Dico, salutando il mio amico prima di dirigermi da lei, che continua a cercare Giulia.
"Elo, Giulia non è qui. Smettila di gridare." Esclamo fermandola. Lei scoppia a ridere.
"Scusami amò, ho bevuto un po' troppo." Mi spiega.
"Sì, me ne sono accorto." Le rispondo ridendo. Lei diventa nuovamente seria. Si getta tra le mie braccia e mi stringe forte. Io ricambio la stretta e respiro forte il suo profumo.
"Non sopportavo l'idea che lei fosse qui con te. Ti amo troppo per saperti con altre persone. Noi dobbiamo stare insieme." Mi sussurra all'orecchio, mordendomi poi il lobo e provocandomi piccoli brividi.
"Sei ubriaca Elo. Ne riparliamo domani, quando sarai lucida." Le sorrido, staccandola da me con tutta la buona volontà che possiedo. Lei però avvicina le sue labbra alle mie. Sta per baciarmi ma si stacca all'improvviso con un'espressione indecifrabile.
"Scusa Lele, devo vomitare." Dice, prima di correre in bagno, seguita da me che rido divertito. E mentre sto seduto accanto a lei sul pavimento del bagno e le accarezzo la testa penso che questo è il momento più bello che sto vivendo da un mese a questa parte.

Un anno prima...
Prima puntata del serale. È andato tutto bene fino ad ora, sono molto soddisfatto delle mie esibizioni. È arrivato il momento dell'esibizione di Elodie con La Cura. Prima però viene trasmesso un rwm. Elodie parla ed io ascolto con attenzione. Racconta della sua vita, della sua famiglia. Di come si è presa cura di tutti. Di sua madre, di sua sorella. Di tutti tranne che di sé stessa. Poi canta. E qualcosa dentro di me si rompe. Perché capisco quanto possa essere stato difficile per lei occuparsi della sua famiglia mentre nessuno poteva occuparsi di lei. Perché capisco quanto la ami e la voglia proteggere da tutto e tutti. Perché lei è un essere speciale ed io devo averne cura. E finalmente piango. Dopo anni riesco a piangere, a far vedere che non sono un robot. Che io sono qui. E provo cose. Lei torna verso di me e mi accarezza la schiena con dolcezza. È il momento della pubblicità. Si gira verso di me preoccupata.
"Tutto bene amore?" Mi chiede. Io sorrido.
"Sei stata bravissima." Le dico sincero.
"Ti sei commosso!" Esclama soddisfatta.
"Non piangevo da una vita Elo." Le dico semplicemente. Lei mi abbraccia e mi rivolge uno sguardo colmo di amore. Io le stringo una mano forte, cercando di trasmetterle tutta la mia gratitudine. Grazie ad Elodie che mi ha scoperto il cuore, che mi ha insegnato a piangere e ad emozionarmi. A provare cose, a sentire amore.

Insegnami ad amare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora