Costruire.

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Spero di aver dato un buon finale a questa storia. Buona lettura!!!

Sei anni dopo...
Lele
Ho una teoria che riguarda i momenti belli, i momenti perfetti. Se ti riempi la vita di bei momenti, intendo quelli belli sul serio, quelli che ti tolgono il fiato, allora non avrai mai rimpianti. Allora potrai sempre dire di aver vissuto davvero, di aver vissuto la tua vita completamente e pienamente, di aver costruito. La mia vita è fatta di questi momenti, perciò posso dire senza alcun dubbio di essere l'uomo più fortunato sulla faccia della terra. Io ed Elodie abbiamo vissuto mesi pieni di lavoro, musica, ma soprattutto amore dopo aver finalmente deciso di non lasciarci più. Mesi pieni di tutto. Mesi di pura e semplice felicità. E neppure per un istante, durante questi mesi, mi è passato per la testa di richiederle di sposarla. Non perché non lo volessi. Ma perché avevo capito che non serviva essere sposati per amarsi. E soprattutto per avere un motivo per stare insieme. Volevo qualcosa che ci legasse per sempre. Ma avevo capito che quel qualcosa non deve per forza essere il matrimonio. Quel qualcosa è l'amore. L'amore ci ha legato. E ha continuato ad essere il filo invisibile che collegava le nostre vite, anche quando eravamo ai lati opposti del mondo. Anche quando tutto sembrava finito. Perché niente è mai finito. Nella nostra storia ci sono stati tanti nuovi inizi, ma mai una fine. Ed è stato nel momento in cui ho capito che il matrimonio non era una necessità, ma solo il coronamento visibile di un'unione di anime che c'era già da tempo, in quel momento ecco che Elodie si è finalmente sentita pronta. Eravamo distesi sul divano, avvinghiati l'una all'altro. Guardavamo un film abbastanza stupido, con il volume basso, distrattamente. Mentre ci impegnavamo con carezze e coccole nella speranza di rendere piacevole anche quella serata noiosa. Elodie mi accarezzava con dolcezza un braccio, immersa nei suoi pensieri. Poi improvvisamente si fermò, rimanendo per un po' sovrappensiero. Mi fissò per un tempo quasi infinito, prendendo profondi respiri e preparandosi a parlare. Potrei dire che in quel momento ero preoccupato, che avevo paura di quello che a breve mi avrebbe detto, ma in realtà non lo ero. Lo capii subito. Capii che era pronta. Che stava per dirmelo. E rimasi stupito da quanto bene la conoscessi, da quanto le nostre menti fossero in qualche modo collegate, forse da quello stesso filo invisibile che collegava le nostre anime. Ed i nostri cuori. Le sorrisi, cercando di farle capire che sapevo cosa mi avrebbe detto di lì a poco. E che non doveva avere paura. Bastò questo ad infonderle coraggio, perché anche lei sorrise prima di cominciare finalmente a parlare.
"Lele..." sussurrò il mio nome, prima di tornare al silenzio di poco prima. Abbassò gli occhi incerta, poi proseguì.
"Ma tu mi vuoi sposare ancora?" Mi chiese timidamente, mentre un leggero rossore si diffondeva sul suo viso e mentre gli occhi le brillavano, belli da morire. Sorrisi inevitabilmente. Che domanda assurda...come avrei potuto cambiare idea?
"Io voglio ciò che vuoi tu, Didì." Precisai, anche se mi sembrava la cosa più ovvia del mondo. Lei sembrò quasi delusa dalla mia risposta.
"Sì,  però tu mi hai detto che quando sarei stata pronta ti avrei chiesto io di sposarmi. Io ora vorrei chiedertelo, ma ho paura che tu possa aver cambiato idea." Mi confidò, alzando le spalle. Io le strinsi forte la mano, cercando di trasmetterle tutto l'amore che ormai da anni provavo per lei. Che non avevo mai smesso di provare.
"Chiedimelo amore..." la esortai, mentre un sorriso prendeva il posto dell'espressione di timore di poco prima sul suo viso.
"Mi vuoi sposare Esposito?" Mi chiese con aria solenne, prima di scoppiare a ridere. Io risi a mia volta.
"Sì!" Esclamai, senza rifletterci neppure un secondo. Che utilità avrebbe avuto rifletterci? Una vita con Elodie...che vita meravigliosa sarebbe stata. La baciai con dolcezza e amore, mentre lei si stringeva a me, sorridendo tra un bacio e l'altro.
"Elodie...cos'è che ti ha fatto cambiare idea?" Le chiesi poi, curioso. Lei alzò le spalle.
"Non lo so in realtà...ho semplicemente capito di voler passare così, con te sul divano a guardare un film noiosissimo, tutte le sere della mia vita. E improvvisamente non ho più avuto paura. Perché è questo che fai tu, mi proteggi dalle mie stupide paure e riesci sempre ad annullarle tutte." La strinsi forte a me. Sì Elodie, ti proteggerò sempre dalle tue paure, pensai. Per sempre. Ecco, quello è stato uno di quei momenti perfetti, di quei momenti belli da morire.
"Papà guarda come nuoto bene, guarda!" Ginevra urla felice, riportandomi alla realtà. Le accarezzo una guancia, orgoglioso. Come sono stato bravo a costruire il mio futuro!
"Ci siano tenuti per mano prima di partire. Adesso è il momento di godercela fino in fondo, ma sempre mano nella mano."

Elodie
Non so quale è stato l'attimo esatto, l'istante preciso in cui ho smesso di aver paura. Credo che non ci sia stato un attimo esatto, credo che il mio sia stato un percorso, una crescita. Alla fine ho capito che dovevo vivere, vivere davvero. Ho capito che Lele non era mio padre e che io non ero mia madre. Ho capito che ogni amore è diverso dagli altri, che in amore non ci sono termini di paragone. Ho guardato Lele e ho sentito una piccola scossa. Una scarica di adrenalina. Ho capito che lo amavo talmente tanto che le paure non sarebbero più state un ostacolo. Ho capito di amarlo e di voler passare il resto della mia vita con lui. E così ci siamo sposati. Io ho sposato quel ragazzino spocchioso che tanto odiavo all'inizio del mio percorso ad Amici. All'inizio del mio percorso di crescita. Gli sono andata incontro con il mio vestito bianco e un sorrisone felice mentre lui mi aspettava all'altare,  guardandomi con amore. Gli ho sentito sussurrare un "sei bellissima" al mio orecchio, quando mio padre ha messo la mia mano nella sua con un sorriso orgoglioso e carico di emozione. L'ho visto sorridere felice e con gli occhi pieni di lacrime, quando gli ho detto di essere incinta. Ho visto quello stesso sorriso sul suo viso quando ha tenuto per la prima volta Ginevra tra le braccia. E allora ho capito che da quel momento avrei dovuto dividere l'immenso amore di Lele con quell'esserino microscopico. Non ero più l'unica donna della sua vita, ma ero felicissima di questo. Ora li osservo giocare in acqua, con la stessa felicità di allora, mentre accarezzo la sabbia umida su cui sono seduta. In quello stesso punto in cui andammo io e Lele nel giorno del suo diciannovesimo compleanno. In quello stesso punto in cui gli diedi il mio regalo. E capii che quel ragazzo mi avrebbe cambiato la vita. Lele tiene sulle spalle Ginevra, che ride felice. Ormai ha quattro anni. Ed è bellissima. Ha i miei stessi occhi e i miei capelli ricci. Ma il sorriso è di Lele. Quel sorriso bello da fare invidia al mondo, contornato da due dolci fossette. E ancora una volta mi scoppia il cuore di gioia. E di amore.
"Mamma! Vieni anche tu!!" Mi chiama la piccola contenta. Io sorrido prima di raggiungerli correndo. Lele mi rivolge uno sguardo carico di tutto.
"Vi amo." Mi dice con un sorriso, prima di lasciarmi un leggero bacio sulle labbra. Ed eccolo. Uno di quei momenti belli da togliere il fiato, come li definisce Lele. In cui il cuore ti scoppia di felicità.
"Sono felice." Gli dico subito in risposta, con il cuore che ride. Grazie Lele, per avermi insegnato ad amare. E a non aver paura della felicità.
"Neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso. Questo continuerebbero a raccontare, per sempre, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, mai." (Alessandro Baricco, "Oceano Mare")
                                                    FINE

Ed eccoci qua. Questa storia è nata un po' per caso, come sfogo personale, in un momento in cui le cose tra Lele ed Elodie non erano esattamente idilliache. La cosa mi faceva molta rabbia, perché non capivo. Avevo visto tra loro un sentimento tanto vero che non capivo come potesse essere finito così. E in realtà dopo un po' di tempo sono tornate le gioie, per fortuna! Ringrazio loro per avermi ispirato con il loro amore meraviglioso, ma soprattutto ringrazio voi! Siete state delle lettrici fantastiche, spesso ho avuto dei momenti di incertezza, ma grazie ai vostri commenti sono sempre stata motivata a continuare. Mi avete fatto complimenti bellissimi che mi hanno riempito il cuore di gioia...grazie, grazie davvero! Spero che la storia vi sia piaciuta fino alla fine e che mi seguirete ancora se riuscirò a scrivere altro. Mando un bacio a tutte! Grazie ancora!!!

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