«AH, Jessica, che bello rivederti!» esclamò il mio editore britannico, Thomas Craig, accogliendomi sulla porta di casa a Cadogan Place, nell'elegante quartiere di Knightsbridge a Londra. «Hai fatto buon viaggio?» «Ottimo, Tom. E grazie ai punti-miglia ho viaggiato in prima classe.» «Mi fa piacere che sia andato tutto bene. Entra, accomodati. Gli altri ospiti sono già arrivati, a parte uno. Mia moglie invece non c'è. Si trova in Africa per un safari a stretto contatto con le fiere selvagge, ma tutto dal santa sanctorum della lussuosa casa sull'albero dotata di aria condizionata dove alloggia. Vuoi bere qualcosa? Un whisky? Un Martini? Ti prometto di prepararlo come negli Stati Uniti, solo gin e una spruzzata di vermouth.» «Un mio amico dice che ci si deve limitare a sussurrare la parola 'vermouth' nel bicchiere. Ma no, grazie, niente Martini. Preferisco un bicchiere di acqua frizzante.» Mi fece strada fino alla terrazza, presentandomi agli altri invitati. La prima coppia era composta da Cynthia e Jacob Walthrop. Lei aveva più o meno la mia età ed era membro della Camera dei Lord. Più tardi scoprii che era stata insignita del titolo di Pari per il suo impegno nelle opere di beneficenza, cosa che le aveva fatto acquisire il diritto di essere chiamata baronessa Walthrop. Suo marito, che aveva l'aria di essersi abbondantemente servito dei Martini di Craig, non condivideva il titolo nobiliare. Era uno di quegli individui con l'abitudine di parlare e ridere allo stesso tempo; le sue frasi erano sempre punteggiate da risatine di gola. Fra quella caratteristica e il marcato accento britannico, dovevo concentrarmi per capirlo, anche se parlavamo la stessa lingua. La seconda era asiatica. Kim Chin-Hwa era un investitore coreano

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che viveva a Londra da molti anni ed era proprietario di un intero palazzo nel cuore della City. Era un ometto basso e sottile con un volto dai lineamenti cesellati e un paio di occhiali dall'enorme montatura in corno. La sua compagna, Betty LeClair , era una bellissima donna dai lunghi capelli neri e lucenti. La sua esile figura era avvolta nel tradizionale abito di seta color bronzo, che armonizzava perfettamente con la grande spilla d'oro e onice fissata alla spalla. Era molto più giovane e più alta del signor Kim. «Paula Simmons», disse Tom presentandomi un'attraente brunetta dagli occhi azzurri. «Un nome che dovrebbe esserti familiare.» «Ma certo», risposi stringendo la mano alla mia editor inglese. «È un piacere poterla finalmente conoscere di persona.» Ci eravamo scambiate diverse e-mail da quando Tom aveva acquistato i diritti del mio ultimo romanzo e avevamo parlato brevemente al telefono un paio di volte. «Paula è sicuramente la più bella editor di Londra, per non parlare del fatto che tiene testa a tutti i maschi della redazione», annunciò Craig. «Ed è un'appassionata del tuo lavoro.» Lei fece un gesto con la mano come a sminuire la lode. «Adoro i suoi libri, Jessica. L 'attenzione per i particolari unita allo stile asciutto e incisivo è davvero confortante. Per non parlare dell'incredibile inventiva.» «Grazie, apprezzo molto il complimento, Paula», ribattei. «Specialmente da una persona con la sua esperienza.» Madge e Gerald Wilson, una coppia di registi americani che arrivavano a stento alla trentina, furono gli ultimi ospiti a cui strinsi la mano. Erano a Londra per la prima di un documentario da loro prodotto, tratto da un saggio pubblicato da Tom molti anni prima. «Parla del contrabbando di droga, in particolare di come arriva dal Nord Africa in Gran Bretagna», spiegò Gerald porgendomi un DVD. «Parte del nostro pacchetto promozionale», aggiunse. «Dico sempre a Tom che le vendite del suo libro andranno alle stelle una volta distribuito il documentario.» «Lo spero vivamente», commentò lui. «In tal caso metterò una fascetta in copertina che richiama la pellicola.» «D'accordo», ribatté Gerald. Non passò molto prima che la conversazione si spostasse sul recente furto del Cuore d'India e sull'omicidio del proprietario. Fu la

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baronessa Walthrop a sollevare l'argomento e subito la stanza piombò nel più assoluto silenzio, mentre tutti gli sguardi si rivolgevano verso il signor Kim. «Qualche novità?» gli domandò Paula. «Nessuna, che io sappia», rispose l'uomo. Notando la mia espressione perplessa, Tom si affrettò a spiegare. «Il proprietario del diamante, l'uomo ucciso durante la rapina, era il socio di Kim.» «Oh, mi dispiace moltissimo», mormorai. Lui mi sorrise. «Grazie, signora Fletcher . È stata una vera tragedia, questo è certo, ma mi sto sforzando ad andare avanti. Walter Soon Yang non era solo un valido socio d'affari, ma anche un caro amico. E spero proprio che il suo assassino venga assicurato alla giustizia al più presto.» «Brindiamo a questo», esclamò Jacob Walthrop sollevando il bicchiere. «Che giustizia venga fatta.» La cosa mi fece venire in mente che la prima persona che avevo contattato al mio arrivo a Londra era George Sutherland, a Scotland Yard. Stava uscendo dall'ufficio, ma eravamo riusciti a chiacchierare un po' e mi aveva riferito che stava indagando sul furto del diamante e sull'omicidio del proprietario, e che mi avrebbe aggiornata l'indomani mattina, quando ci saremmo visti a colazione. Ero tentata di porre al signor Kim alcune delle domande che mi ronzavano in testa da quando avevo saputo del furto, ma non volevo sembrare insensibile. Per fortuna la mia reticenza si rivelò inutile, perché lui stesso cominciò a raccontare dell'amicizia con il socio ucciso. Mentre ascoltavo, ricordai l'accenno sui giornali al coinvolgimento di Yang nel terrorismo internazionale, ma non potevo certo sollevare l'argomento, quindi mi limitai a chiedere: «Ha mai visto il Cuore d'India, signor Kim?» L 'uomo si sforzò di sorridere. «Oh, sì, Walter me lo aveva mostrato poco dopo averlo acquistato a un'asta di Sotheby's. Era... come posso dire... una pietra straordinaria.» Lanciò un'occhiata alla sua compagna e sorrise. «Era stato messo all'asta dalla società diamantifera Petra Diamonds.» «Era un diamante blu?» s'informò Gerald Wilson, il regista di documentari. Kim annuì.

I gioielli della reginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora