La mattina dopo mi svegliai completamente rintronata. Andai in bagno per sciacquarmi la faccia e lavarmi. Mi vestii e feci colazione per poi andare verso scuola con il mio motorino.
Arrivata trovai i miei amici davanti al cancello che mi aspettavano.
-Aly sei pronta a sapere dove andremo quest anno?- chiese Luca saltellando emozionato. In otto anni che lo conosco non credo di averlo mai visto triste o non emozionato quando i prof dicono di doverci dare una notizia come questa.
E forse era proprio quello che adoravo di lui. Questo suo essere sempre, e comunque, di buon umore, sempre con un sorriso sul volto pronto a tirarti su il morale per qualsiasi ragione.
-Che domande...certo!-gli risposi con la stessa enfasi. Oggi i professori ci avrebbero detto dove ci avrebbero portati in gita per una settimana. I genitori si erano impegnati a mantenere il segreto, non si sa come, nonostante più volte abbiamo provato a farli parlare.
Restammo a parlare fino a quando ci dovemmo dividere per andare nelle classi, mi posizionai al mio banco e aspettai che Piero varcasse la soglia della porta. Ero curiosa di sapere come si sarebbe comportato dopo il bacio di ieri.
L'ultima persona ad attraversare la soglia fu la professoressa di letteratura. Di Piero neanche l'ombra .
-Allora ragazzi non voglio tenervi ancora sulle spine quindi vi dico subito dove andremo la prossima settimana...allora...rullo di taburi- e a qual punto ci mettemmo tutti a battere le mani sul banco come era d'abitudine da ormai cinque anni -Andremo a Monaco di Baviera!- si alzò un urlo d'approvazione accompagnato dall'applauso della prof.
Monaco di Baviera...non vedo l'ora.
Come si poteva immaginare passammo le due ore di lettere a parlare della gita e di quanto fossimo stati ciechi da non capirlo quando la prof nomiava quella città. Chiedemmo anche se potevamo cercare foto di questa città ma ci venne detto che con lei non le avremmo guardate, voleva provare a tenere segreta anche ciò che ospitava la città, anche se sapeva che la maggior parte di noi sarebbero andati a cercare immagini su google appena usciti da scuola.
Per festeggiare decidemmo di andare a mangiare dal papà di Niall. Appena ci vide cominciò ad unire una serie di tavoli. Quando venivamo da lui era sempre una tragedia, tanti tavoli che invece che andare a potenziali clienti venivano sprecati per noi ragazzini in astinenza da cibo.
Poco dopo ci raggiunsero anche Alessia, Carla e Sofia...non c'è bisogno di dire che Alessia si fiondò al pisto libero accanto a mio cugino.
Eravamo tutti lì, insieme. L'unico che macava all'appello era mister entro nella camera della gente mandando la loro capacità di ragionare in fumo, ogni riferimento a Piero Barone non è casuale.
Informammo le nostre amiche della date della gita e cominciamo a parlare di Monaco, di cosa portare e altre cose del genere.
Poco dopo arrivò Federico a prendere gli ordini, quel ragazzo si faceva in quattro dopo la scuola, correndo a lavorare da Bob, io non so se ci riuscirei mai
-Allora io voglio una focaccia- dissse Alessia
-Tesoro che hai ? Ti fa male la pancia?- le chiese mio cugino e vedendo che la risposta era negativa cambiò l'ordine, sostituendo la focaccia con una margerita, guadagnando un sorriso dalla sua ragazza.
-Il vostro amico vi ha abbandonato eh?- disse lui mentre metteva via il taccuino con gli ordini
- Senti Fede posso dirti una cosa?- gli chiesi.
-Certo Aly, tutto quello che vuoi- rispose avvicinandosi a me
-Ma fatti i cazzi tuoi!- gli risposi ad alta voce facendo in modo che tutti potessero sentire
Lui si allontanò seccato a grandi passi verso la cucina, accompagnato dalle risate dei miei amici che successivamente si complimentarono per i miei modi educati, stettimo tutto il tempo a lodare il rispetto nei confronti delle regole del Galateo e concludemmo dicendo che erano meglio dieci alligatori affamati nella tua stessa stanza, che un Alissa incazzosa.
Uscimmo dalla pizzeria con la pancia piena e ci dirigemmo verso casa.
Arrivata raccontai a mia mamma della giornata e le dissi di Monaco. Sapevo che lei c'era già stata quando era più giovane e sapevo che la sua reazione sarebbe stata quella di una madre quasi più emozionata della figlia, nonostante lei sapesse già della gita.Andai in camera e cominciai a studiare, la maturità si avvicinava e non si poteva far finta di niente. Dopo un bel po' ricevetti una richiesta di videochat da mia sorella, ci pensai un po' prima di accettarla. Ma poi decisi che una pausa non mi avrebbe condannata alla bocciatura
-Ciao Aly!- esclamò lei appena vide il mio viso sul suo schermo.
-Hey Eva! Come stai?- le chiesi .
-Bene...bene...tu cosa racconti?- chiese lei. Notai subito che mi stava nascondendo qualche cosa, chiamatela telepatia da sorelle, incapacità di Eva nella recita ...o come volete...ma qualcosa nascondeva.
Mi inventavi qualcosa da raccontarle per far passare il tempo e lei mi parlò dei suoi progressi a lavoro.-Alissa ti hanno già detto qualcosa per quanto riguarda il concorso?- chiese lei.
-Sinceramente ancora niente, tu sai qualcosa?-
-Da quello che ho capito da Harry ti faranno sapere i risultati la prossima settimana, ti arriverà un email- mi rispose lei spiegandomi la situazione.
-Quindi la settimana che sarò in gita...- le dissi.
-Sì, credo di sì... Tu hai la possibilità di ricevere le email sul cellulare ?- Mi chiese lei.
-Certo che domande-
-Aly...come va con Piero e gli altri?- mi chiese con uno sguardo da madre
-Bene...come sempre...tu con Harry invece?- le dissi cambiando discorso, puntando i riflettori su di lei.
-Alissa Kathleen Jones ti devo dire una cosa- disse lei eccitata.
-Oh Dio...sei incinta?- dissi scherzando, sapevo che non poteva essere vero, era un'idea improbabile forse tanto quanto quella che lei mi dicesse che aveva deciso di sposarsi
-Alissa...mi sposo!- urlò sventolando la mano con un anello al dito davanti allo schermo eccitata.
-No aspetta...cosa?!- manco a farlo a posta.
-Hai sentito benissimo Alissa! L'ho già detto a mamma e papà sta mattina , non avevo considerato il fusorario, e beh...che dire...MI SPOSOOO!- urlò di nuovo emozionata. Io non riuscivo ancora a crederci, mia sorella, la mia sorellona, stava per sposarsi. Passammo tutto il tempo a parlare del matrimonio, ci disse che si sarebbero sposati in Inghilterra, ma che sarebbe venuta a scegliere l'abito in Sicilia, non voleva farci sentire completamente esclusi e sapeva bene che mamma era dispiaciuta del fatto che non potesse vivere con lei l'attesa di quel giorno, e voleva rimediare in qualche modo .
Restammo a parlare per tantissimo tempo per poi salutarci con la promessa che ci saremmo risentite il giorno dopo.
Spensi il computer e andai verso la finestra per perdere un po' di tempo, mi era passata la voglia di studiare, avrei ricominciato dopo cena.
Quado mi affacciai vidi Piero con Deborah che parlavano. Lei provava ad abbracciarlo, o per lo meno ad avvicinarsi, quando vidi questa scena mi sentii un vera schifo, ero stata ingannata, era l'unica cosa a cui potevo pensare, quando poi mi accorsi che Piero non stava facendo altro che allontanarsi da lei, finché non la lasciò lì da sola a disperarsi.
In quel momento non riuscii a fare altro che sorridere
Cosa si saranno detti Piero e Deborah?
Sinceramente devo ancora pensarci anche io😅.
Comunque...Eva alla fine si sposa e i risultati del concorso Alissa li avrà durante la settimana di gita.Chiedo scusa per eventuali errori e ringrazio tutti voi che nonostante io pubblichi una volta ogni morte di papa, non avete ancora tolto dalla biblioteca questa storia.
Vi mando un bacio grande.
Aly♡
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Non farmi aspettare ||Piero Barone
ФанфикNulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.