Dopo aver finito di vedere il film, (e lanciarci patatine), ci buttammo sul grande letto di Ale per cuttighiari un poco(spettegolare) dopotutto siamo ragazze e una volta ogni morte di papa ci sta.
-Beh, e alla fine...Alessandra non ridere che se no non riesco a finire, Giacomo mentre parlava con quella tizia francese ha sputato e lo sputo è finito nel piatto della mora tutto trucco...non ti dico la faccia della prof che era accanto- disse per poi scoppiare a ridere seguita a ruota da noi.
-No ma la Menti? Che si stava sedendo ma è caduta per terra! Eppure il suo sedere è grande...strano che non abbia centrato la sedia- dissi io ricordando quel bel momento.-No ora si parla di cose serie- disse Carla.
-Illuminaci- rispose Alessandra.
-Ragazzi nuovi? Voglio la classificazione secondo lo schema Sofiano-
-Ma la smetti con questa storia Carla- disse Sofia ridendo. Come dimenticarlo...ultimo giorno di terza media, Sofia aveva disegnato su un foglio una tabella con le caratteristiche più importanti secondo lei pr un ragazzo e noi dovevamo mettere un punteggio da uno a dieci, non eravamo quel genere di ragazze che vanno al mare solo per vedere i ragazzi carini o che parlavano solo di loro quando eravamo insieme...ma se per prendere un po' in giro Sofia dovevamo fare così...ne valeva la pena
-La fortunata che parlerà per prima è...rullo di tamburi per favore...Sofia!-
-Io non ho niente da dire- disse lei diventando leggermente rossa...non me la racconta giusta.
-Certo...infatti sono io quella che sbava dietro a Marco - la prese in giro Alessia.
-NON SBAVO DIETRO A MARCO! - disse Sofia lanciando un cuscino alla mora che la colpì in pieno viso .
-Questa è guerra! - esclamò Alessia, e cominciammo a tirarci cuscini, vecchi pupazzi per poi finire tutte e cinque sdraiate sul letto a guardare il bianco soffitto.
- E tu Alessandra? Hai conosciuto qualcuno- disse Carla cercando di imitare la voce delle ochette di paese.
Ci girammo tutte verso di lei che era diventata porpora...Alessandra che se imbarazza?! Che magia nera è mai questa?
-Alessandra...- non mi aveva parlato di nessun ragazzo in particolare...beh non che io le avessi chiesto qualcosa...vuoi vedere che sicuramente lo saprà Ignazio e non io visto che ultimamente sono sempre attaccati...aspetta...IGNAZIO!
-in realtà giovedì devo uscire con Ignazio- disse tutto d' un fiato... lo sapevo!
Le ragazze si girarono a guardarmi
-Come facevi a saperlo?- chiese Ale...cavolo quindi non lo avevo solo pensato
-Sinceramente voi non avreste dovuto neanche sentire il mio commento...e poi ho notato che state tipo ventiquattro ore su ventiquattro attaccati- dissi prima di prendere una manciata di pop corn.
-Non stiamo sempre attaccati...e poi usciamo come amici- disse lei prima di lanciarmi non so cosa addosso.
-Certo, per due amici è normale mangiarsi...anzi mi correggo divorarsi con gli occhi ogni volta che si incontrano-
-Un attimo...ma Ignazio è il fratello alto giusto? -chiede Sofia che come le altre due ha visto i fratelli Boschetto solo una volta.
-Dire alto è poco- dicemmo io e Alessandra contemporaneamente.
-Allora, descrivici meglio questo Ignazio che non me lo ricordo- disse Carla
-Beh è un ragazzo dolce, simpatico, capace di farti ridere anche nei momenti più brutti, ha un sorriso bellissimo e...- lascio alla vostra immaginazione la luce che le brillava negli occhi.
-Qui abbiamo qualcuno innamorato- esclamò Alessia.
-Ma cosa dici...mi piace ma non ne sono innamorata-disse Alessandra...ecco uno dei problemi di questa ragazza...non riesce mai a capire i suoi sentimenti...so che se è innamorata lo saprebbe riconoscere e che non sta a me decidere se lo è o no...ma questa cosa per Ignazio è più di una cotta secondo me.
-E tu Alissa?- mi chiese Carla.
-Cosa? -
-Hai ancora le ragnatele sul cuore o hai rispolverato- mi disse lei.Sentendo quella frase mi immobilizzai...mi vennero in mente i motivi per i quali ero a volte definita quella con le ragnatele sul cuore ma non potevo permettermi di mandare all'aria due anni di verità nascoste per una semplice domanda
Da una parte avevo il passato con le sue mille sfumature di nero, dall'altra invece il presente...quel presente che non capivo...quel presente che mi ha confusa e che non riesco capire.
-Ancora le ragnatele- le risposi.
Saranno passati quarantacinque minuti da quella conversazione. La serata si era conclusa allegramente anche se troppo presto...Alessia, Sofia e Carla, che andavano in una scuola diversa dalla nostra, avevano tre verifiche il giorno dopo e dovevano tornare a casa a studiare. Dopo aver salutato tutte mi avviai verso casa con le note della canzone di Sam Smith nelle orecchie.
''You say, I'm crazy
Cause you don't think I know what you've done .
But when you call me baby,
I know I'm not the only one. '' cantavo nella mia testa seguendo il ritmo della canzone coi passi.
Girando la testa notai che la strada per andare in piazza era chiusa per non so che manifestazione ma non avevo voglia di trovarmi in mezzo a uomini urlanti, le altre vie per arrivare a casa invece erano chiuse per lavori...solo una strada rimaneva, quella che non percorrevo da più di due anni.
-Dai Alissa è passato tanto tempo...non dovresti avere ancora paura- mi diceva la mia testa, ma anche lei sapeva molto bene che quello che era successo non poteva mai essere veramente cancellato...presi un respiro profondo e imboccai quel vicolo stretto che mi avrebbe portata sulla via principale del quartire
Ero quasi a metà quando una grande moto nera mi si piazzò davanti bloccandomi il passaggio.
Mi si mozzò il fiato...non poteva essere lui...non poteva succedere di nuovo.
Chi blocca Alissa nel vicolo?
Perché ha così paura di fare
quella strada?
Che verità nasconde ai suoi amici?
Ma soprattutto è davvero in pericolo?Eccomi tornata! Perdonatemi gli errori.
Dedico questo capitolo a ilvolo_ Ale_hh CarlaSilvio02 lamengozzi .
Grazie di tutto.
Un bacio, al prossimo capitolo.
Ali
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Non farmi aspettare ||Piero Barone
FanficNulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.