5.

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Il mio cervello stava esplodendo come il mio cuore.
Il cervello elaborava mentre invece il cuore sprizzava sentimenti che provavo e provo tutt'ora per quell'essere umano che tanto amo.
Perché se non mi fosse mai venuta la brillante idea di uscire per sentirmi meglio e stare lontana dalla realtà adesso non sarei seduta dentro al bagno a pensare.

Perché si, ero seduta sul gabinetto chiuso e stavo pensando che sono davvero un'idiota patentata a non essere andata avanti perché ora non sarebbe mai successo nulla, avrei avuto un fidanzato, che forse mi avrebbe amata, e non sarei seduta su un cazzo di cesso!

Potevo evitare tutto in realtà, tutto sin dall'inizio ma non ho voluto.
Perché il desiderio di poter provare quei generi di sentimenti verso una persona mi attiravano tantissimo e volevo solo provare anche con fallimenti, ma provarci.

Mi stavo chiedendo se ne fosse valsa la pena.

Forse si.

Forse no.

Calum valeva la pena?

Non lo so.

Ma specialmente, io valevo la pena? oppure facevo solamente pena?

Devi smetterla di pensare Madison   mi dicevo ma non riuscivo e tutto nella mia testa era confuso così urlai per sfogarmi e far uscire tutto ciò che avevo in corpo.
Rabbia, dolore, tristezza, confusione, delusione..
ma anche un po' di felicità. Quella sempre.

Mi alzai da sopra il gabinetto e mi guardai allo specchio per poi uscire dal bagno e vedere Ashton e Luke preoccupati così gli sorrisi.

-"Tranquilli, va tutto bene ma.." dissi e Ashton mi bloccò.
-"Non va tutto bene Madison okay? Niente va bene nella tua testolina in questo momento, se lo ami ascolta il cuore e non la mente perché è sempre stata quella a fotterti e mai il tuo cuore. Hai capito Madison? eh?" disse e sospirai lasciandomi cadere contro la porta chiusa dietro di me.

CALUM POV'S:

La volevo di nuovo tra le mie braccia, sentire il suo calore contro di me. Vederla sorridere spensierata come una volta con la felicità che le incorniciava il viso.
Bellissima come sempre e splendente come nessuno.
Volevo che lei fosse di nuovo mia e per questo che sono davanti alla sua porta come esattamente un anno fa.
Erano settimane che non si faceva vedere, che le mandavo messaggi e non rispondeva e che le mandavo continui regali tra i quali ovviamente il cibo cioè.
Ma ora mi ero stancato di lottare senza avere risultati così con un mazzo di fiori in mano e sotto la finestra di casa sua la chiamai per dirle due parole.

Uno squillo, due squilli, tre squilli e poi solo la sua voce.

-"Calum? " disse e sorrisi.
-"Ti amo. " dissi guardando verso la finestra dove subito dopo lei si era affacciata facendomi il terzo dito sorridendo.
-"Anche io ti amo... ma non mi sento ancora pronta per tutto questo di nuovo. Entra è aperto io ti aspetto in cucina" disse e sospirai entrando in casa e guardandola in tutta la sua bellezza.
-"Scusami se ancora non sono pronta ma la mia fiducia non si acquista in una volta e lo sai bene. Me la ricordo anche io quando ti sei presentato sotto casa mia quella sera, mi ero appena svegliata e tu mi avevi guardata dormire per tutto il pomeriggio. Certe cose non si dimenticano" disse lei e mentre parlava potevo vedere i suoi occhi brillare. Brillavano di felicità nel ricordare i nostri momenti che erano sempre stati molto strani ma intensi.

-"Sono un po' coglione.."  ammisi e lei ridacchiò scuotendo la testa e prendendomi il viso tra le mani.

-"No, non lo eri e non lo sei. Se qualche ragazze venisse da me a dire che tu le hai detto che la ami e che è la più bella del mondo io sai che le risponderei? - e scossi la testa mantenendo il mio viso sulle sue mani- le direi che lei non sarà mai amata intensamente da te, perché lei non ti ha mai rifiutato, non lei ha mai combinato un sacco di casini con te ma specialmente tu non l'hai sempre aspettata quando si addormentava improvvisamente, non eri sempre sotto casa sua quando ti chiamava. Lei non avrà mai il tuo amore come l'ho avuto io. " disse calma guardandomi negli occhi per poi allontanare il suo volto dal mio.
-"Quindi lo hai capito che ti ho sempre amata" dissi e lei sorrise sedendosi davanti a me.

MADISON POV'S:

-"Io l'ho sempre saputo Calum, fin da quando mi hai presentato Jennifer perché il tuo sguardo era su di me e non su di lei." dissi e lui arrossí leggermente ma lo vidi perché Calum raramente arrossiva ed io c'ero riuscita.

-"Te ne sei accorta quindi" disse e ridacchiai annuendo.
-"Sai che ti riconoscerei tra una folla di persone Calum" affermai e lui annuì sorridendo e sorrisi accarezzandogli la nuca e a discapito i capelli.

-"Tagliati i capelli però" dissi ridendo e lui rise annuendo e baciando il braccio che sfregava contro il suo viso.

-"Non posso avere nemmeno un bacio?" chiese e sospirai guardandolo.
Non sapevo seriamente cosa fare, cosa dire ma soprattutto perché.

Perché lo volevo? ovvio che lo volevo ma forse lo avrei illuso ma non mi interessava. Volevo quel bacio.

Mi avvicinai a lui e dopo poco le mie labbra furono sulle sue e si muovevano veloci.
Lo avevo quasi dimenticato il sapore delle sue labbra ma appena si sfiorarono mi tornò tutto a galla.
Proprio tutto.

Come il fatto che amassi da morire, anche dopo un anno senza vederci, Calum.

Save your heart. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora