25.

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stavo male ma non volevo ammetterlo a nessuno, perché ero stata io a cacciare Calum dalla mia vita se così si poteva dire.
Quella lettera non mi aveva solo fatto capire quanto avessi sbagliato facendo una cosa simile a Calum ma anche quanto lui ci tenesse a me.
Mi sentivo una stupida ad avergli detto tutte quelle cose ma onestamente non sarei più riuscita a parlare con lui. Riuscire a stare insieme come una volta sarebbe stato impossibile e lo sapevamo tutti.
Noi eravamo cambiati, eravamo cresciuti anche se non volevavamo ammetterlo, perché insomma certe cose ti fanno riflettere e ciò porta alla sofferenza perché più sei capace di capire le cose riflettendo e più soffri. Avevo quella lettera posata dentro il mio cassetto in modo che non potessi perderla ma che specialmente nessuno la potesse prendere.
Fui risvegliata dal mio stato di trance dalla porta di casa che si apriva mentre io ero seduta sul divano a guardare un film di fantascienza.
Girai lo sguardo e vidi Talia con un enorme pacco di patatine in mano e dall'altra della cioccolata.
-"Non sapevo cosa prendere inizialmente, poi mi son detta che in un caso simile servivano entrambi" disse la ragazza e feci un piccolo riso mentre Talia si sedeva. La guardai con le lacrime agli occhi e non riuscii quasi a trattenermi. Ma sapevo che non dovevo piangere per Calum perché ero io la causa della sua partenza immediata. Ero sempre stata io la causa di ogni nostro male.
-"Voi sapete dov'è andato, dovete dirmelo" sussurrai aprendo il pacco di patatine che avevo appena preso tra le mie mani.
-"Anche se lo sapessi, cosa che stranamente non so, onestamente non te l'avrei detto perché se Calum ha preso questa decisione ci sarà un motivo e se tu andassi a mettere sotto sopra tutti i suoi piani non credo che potrebbe essere una delle migliori soluzioni per ricordargli che lo ami perché lui lo sa, lo sappiamo tutti solo che è arrivato il momento di guardare altrove e di ricrearsi questa vita senza di lui purtroppo. Ti farà male inizialmente ma secondo te perché ci siamo noi con te? Siamo i tuoi amici e se non ci fossimo in momenti simili non potremmo definirci come tali" disse la ragazza e tirando un piccolo sospiro l'abbracciai lasciandomi andare e cercando di calmarmi dato che stavo mangiando come un maiale.
-"Devo andare in un posto a fare una cosa, ci vediamo sta sera? " chiesi a Talia dopo un po' di tempo. La ragazza annuì e appena fu uscita di casa io corsi a vestirmi.
Misi uno shorts e una canottiera nera con le mie vans ai piedi. Legai i capelli in una coda alta e dopo essermi lavata il viso corsi al piano di sotto per poi uscire di casa.
Onestamente non avevo idea del perché io stessi facendo questa cosa ma avevo bisogno di qualcuno che non so, riuscisse a capirmi seriamente e io vedevo lui come via di scampo.
Prima ovviamente avrei dovuto chiarire che anche se Calum era partito io non volevo assolutamente iniziare una relazione proprio ora perché non ero proprio pronta ma specialmente non volevo nemmeno più pensarci all'amore.
Guardai l'enorme villa davanti a me e prendendo un grande respiro suonai al campanello aspettando che qualcuno venisse ad aprirmi. Dopo pochi secondi la portata si spalancò facendomi vedere un ragazzo moro che non sapevo chi fosse dato che non assomiglia quasi per niente al ragazzo che stavo cercando.

-"Ehm.. ciao Christian è in casa?" chiesi guardando ancora il ragazzo un po' basita perché non riuscivo a capire il legame tra i due.
-"Sì entra sta guardando la Tv " disse e mi fece entrare. Mi guardai intorno poi voltando lo sguardo verso destra vidi Christian sul divano intento a guardare il televisore. Era talmente concentrato che non si era accorto nemmeno della mia presenza in quella casa.
-"Crawford se è una delle tue care amiche andate altrove, non ho voglia di sentirvi guarda" disse Christian dopo poco e guardai il ragazzo moro che stava fulminando Christian con lo sguardo.
-"Io credo proprio che lei sia la tua amichetta" disse Crawford e subito lo sguardo di Christian scattò dallo schermo della Tv su di me. Mi guardò quasi fossi un miraggio, beh effettivamente non ci vedevamo da circa 3 o 4 settimane quindi era comprensibile. Credo.

-"Ehy..." dissi soltanto e lui si alzò venendo verso di me.
-"Come stai? ho incontrato Michael l'altro giorno e avevo chiesto di te quindi lui.." disse e lo bloccai abbracciandolo. Mi strinse forte a sé senza dire niente e gliene fui eternamente grata perché era quello che ci voleva. Dopo circa 15 minuti in quella posizione mi allontanai di poco dal ragazzo per guardarlo in faccia.
-"ho solo capito che dovrei riiniziare una nuova vita grazie alla sua partenza.. solo ti chiedo un po' di tempo per capire cosa è successo e cosa sta succedendo nella mia vita. Si può fare? " dissi guardandolo e lui si mordicchiò il labbro inferiore annuendo.
-"Qualsiasi cosa tu voglia si può fare Madison, per te andrei anche nel paese più lontano del mondo solo per non lasciarti o vederti lontana da me perché non ci riuscirei. Farei questo e molto altro perché tu ne vali la pena seriamente. " disse accarezzandomi la nuca e lo guardai facendo un piccolo sorriso data sia la sua dolcezza che comprensione.
-"Grazie di tutto..." sussurrai e lui sorrise avvicinandosi al mio orecchio.
-"Tu sai già quanto ti amo e di cosa sono capace." sussurrò.

Save your heart. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora