23.

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-"Christian già sto male così non voglio sapere tutti i particolari di quello che abbiamo fatto ieri notte.." dissi guardando la pizza di fronte a me.
-"Ci siamo dati solo qualche bacio, poi sei crollata sul letto" disse e lo guardai.
-"Ho sempre fatto una cosa che non avrei dovuto" affermai prendendo un pezzo di pizza per poi offrirgliene un po'.

-"Ma lo volevi fare perché ammettilo che io sono ancora nel tuo cuore. Oh insomma Madison mi fai incazzare quando fai così, io ci sono stato quando Calum ti prendeva per il culo perché mi piaci anzi credo di essermi innamorato di te e non lo sono mai stato prima d'ora. Quindi apri i tuoi meravigliosi occhi blu e guarda in faccia la realtà" disse Christian ma non feci in tempo nemmeno a rispondergli che la porta di camera mia si spalancò mostrandoci Calum in tutta la sua collera.

-"ESCI IMMEDIATAMENTE DALLA CAMERA DELLA MIA RAGAZZA" urlò e guardai Christian che si alzò e fece sbattere Calum contro la porta.
-"Senti mi hai rotto il cazzo, ho dei principi che vanno contro la violenza ma ammetto che quando vedo la tua faccia di culo perdo il controllo. Tu l'hai presa in giro da quando è tornata qui Hood mentre io ci sono sempre stato per lei quando aveva bisogno" affermò il biondo tenendo stretto il ragazzo al muro con una mano sul petto di Calum.

-"Tanto lei è me che ama, non te"

-"io non ne sarei così sicuro, ieri sera ha affermato che le piaccio da matti e che bacio da dio. dovevi vedere le sue labbra gonfie e rosse dopo i nostri baci..." disse Christian che fu subito scaraventato sul mio letto da Calum. Subito mi alzai bloccando il mio ragazzo nuovamente al muro e lo guardai mentre Christian si rialzava.
-"Christian non provocarlo, mi hai sentita? e tu non permetterti a sfiorarlo, lui non ha fatto niente" affermai guardando prima Roberts e poi Hood.
-"Certo sei stata tu quella che ha combinato tutto questo casino perché non ti bastava aspettare che tutto tornasse come prima. dovevi fare la troia in giro con lui Madison! " mi urlò contro Calum e rimasi letteralmente a bocca aperta.
-"E-esci fuori dalla mia stanza. ANDATEVENE TUTTI. A FANCULO. CAZZO CALUM TU MI PRENDEVI PER IL CULO ED IO NON POTEVO USCIRE CON UN RAGAZZO SOLO? MI DAI ANCHE DELLA TROIA? IO CHE SONO LA TUA RAGAZZA? NON FARTI MAI PIÙ VEDERE MI FAI SCHIFO. SONO TRE CAZZO DI ANNI CHE TI VENGO DIETRO ORA PUOI ANDARE A FARTI FOTTERE. SCOMPARI DALLA MIA VISTA. ENTRAMBI. ORA." urlai e vidi entrambi i ragazzi uscire dalla mia stanza mentre io caddi a peso morto sul mio letto lasciando scivolare le lacrime sul mio viso.
Ero del parere che piangere o deprimersi per un ragazzo era inutile, senza senso, perché in fondo non bisogna mai e dicasi mai dipendere da un ragazzo perché noi dobbiamo dipendere solo da noi stessi non da altri. specialmente da uno stupido ragazzetto della quale ti sei innamorata.
Ma quella volta avevo sentito dentro di me che Calum aveva superato quel limite che da sempre io mi ero imposta. Un limite molto vasto che solo io e mio fratello conoscevamo ma che una volta superato sei fuori dalla mia vita e rientrarci è una cosa inesistente. Ed era questo quello che era appena successo, Calum Hood non aveva solo superato il limite ma si era auto escluso dalla mia intera vita a partire da oggi e non avrei permesso che tornasse ad esserne partecipe per rovinarla ancora una volta.

**

Scesi in salotto con la pizza che ancora non avevo mangiato, quella che mi aveva portato Christian, e vidi tutti i ragazzi parlare che però appena mi videro smisero.
Era così ovvio che stessero parlando di me e Calum così senza nemmeno salutarli misi la pizza a riscaldare ed una volta fatto guardai i ragazzi che mi stavano fissando senza dire nemmeno una parola.
-"Sentite, Calum ha detto cose che per me hanno superato di gran lunga il limite e sapete bene come sono fatta. Lui per me non esiste più anche se conserverò sempre i nostri ricordi -guardai il cestino pieno delle nostre foto- però solo che nel mio cuore. Non si deve nemmeno permettere ad avvicinarsi a me o dirmi solamente ciao perché finché avrò fiato nei polmoni non gli rivolgerò parola. siamo stati chiari? " dissi guardando i ragazzi uno ad uno e loro, molto stranamente, annuirono senza ribattere o altro.
-"Volete un pezzo di pizza?" chiesi mangiando e loro risero scuotendo la testa così ci sedemmo tutti quanti sul divano per guardarci uno di quegli orrendi film che proponeva mio fratello come sempre.
Beh d'altronde alcune cose non cambiano proprio mai, o forse si?

Save your heart. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora