Sono passate due settimane: due settimane di pura felicità, di gioia, di consapevolezza che l'amore riesce a rendere felice chiunque.
In queste due settimane ho avuto la conferma che Zac non stava scherzando quando ha deciso di provare a stare con me ed io non posso che esserne estremamente felice.
Pensavo che entrare a scuola insieme a lui avrebbe suscitato un clamore fortissimo, però ciò non accadde: evidentemente Zac aveva già avvisato tutti affinché evitassero di alzare un polverone per ciò.
A quanto pare ha funzionato poiché nessuno disse o fece nulla; vabbè, le occhiate antipatiche da parte di alcune ragazze erano comprensibili.
Oggi è il grande giorno: pomeriggio io e la mia famiglia partiremo per New York e non vedo l'ora!
Ho già preparato la valigia, e ho messo ogni tipo di indumento possibile: è vero, siamo a gennaio, ma potrebbe succedere la qualsiasi cosa.
Quindi proprio come ho portato giubbotti, maglioni, felpe, sciarpe, guanti, cappelli di lana, ho portato croptops, shorts, costumi, canottiere, magliette.
Mia sorella ha fatto proprio come me, anche se mia mamma crede che abbiamo esagerato.
Con mia mamma abbiamo deciso che adesso andiamo a scuola e alle 11:30 vengono a prenderci per poi dirigersi in aereoporto.
Quindi indosso i vestiti con cui starò per tutto il viaggio.
Decido di vestirmi con dei pantaloni neri con degli strappi sulle ginocchia ed una felpa grigia. Ovviamente metto le adidas e mi trucco.
Lo fisso molto bene affinché duri fino stasera.
Scendo giù, mangio si e no un biscotto e corro in macchina da mamma, che porta sia me che mia sorella a scuola.
Entro in classe e trovo le mie amiche: le abbraccio fortissimo perché per circa due settimane non le vedrò.
Non ho il tempo di andare da Zac perché suona la campanella ed entra subito il professore.
"Buongiorno ragazzi! Spero stiate bene, perché oggi vi è aria di interrogazione!" Dice sedendosi.
Mh, bene. Vabbè sai che mi frega, tra un po' parto per New York!
"Christina, senti un po'.." Mr Cardin si rivolge a me "cosa ne pensi di Ettore? Credi sia un uomo coraggioso e valoroso, oppure lo consideri un uomo semplice e privo di valori guerrieri?" Mi chiede.
"Uhm, io credo che Ettore sia una via di mezzo, ovvero un uomo valoroso in quanto decide di abbandonare la famiglia per salvare la sua città, ma anche un uomo semplice in quanto priva di scontrarsi in duello con Achille, calca per ben tre volte il perimetro della città, sfuggendo ad egli" rispondo.
"Mh, ottima osservazione" mi dice per poi continuare con altri miei compagni.
Suona la campanella: ecco che inizia l'ora di educazione fisica a cui io non parteciper; non posso mica sudare e stancarmi oggi! Devo prendere un aereo dopo!
Lo dico al professore, che mi invita a sedermi sulla panchina ed assistere alla lezione.
Passo un'ora a ridere delle mie amiche che falliscono negli esercizi del professore.
Suona la campanella: adesso ho l'ora di geostoria, ma poiché sono stata interrogata, potrò starmene lì ad ascoltare le interrogazioni dei miei compagni.
È finita anche quest'ora. Adesso c'è la ricreazione e al termine mio papà verrà a prendermi.
Uso questo tempo per andare da Zac e salutarlo, dato che per due settimane non ci vedremo di persona.
Vado nel 4°D con le mie amiche e lo trovo seduto.
"Ehii" lo saluto abbracciandolo.
"Ma ciao tesoro. Pronta per partire?" Mi chiede ricambiando il mio abbraccio e sorridendomi.
"Sisi, anche se mi mancheranno le mie amiche" dico sorridendo a loro.
"Aw anche tu ci mancherai tantoo" e si avvicinano per abbracciarmi.
"E io? Io non ti mancherò?" Mi dice Zac con una faccia triste.
"Tu mi mancherai più di tutte loro messe insieme" e gli do un bacio sulla guancia.
Poi mi giro verso le mie amiche e vedo che mi stanno gentilmente mandando a quel paese.
Passiamo la ricreazione scherzando e ridendo, ma poi quando suona, saluto nuovamente Zac e le mie amiche per andare giù da mio papà.
"Mi sa che devo andare" dico.
"Già.. mi mancherai tanto" mi dice Zac.
"Anche tu, davvero tanto. E voi tenetelo d'occhio mentre sono via eh" dico rivolgendomi prima a Zac e dopo alle mie amiche.
Scoppiamo tutti a ridere, poi dopo esserci salutati nuovamente prendo il mio zaino e scendo giù da mio papà.
Stringo fortemente le mie amiche e vado da mio papà.
"Salutati tutti?" Mi chiede.
"Sisi, adesso andiamo" dico a mio papà e andiamo a recuperare mamma e Alexia.
"Tutti pronti?" Dice mia mamma una volta che siamo tutti in macchina.
"Pronti!" Rispondiamo in coro.
Arriviamo in aeroporto e svolgiamo tutte le procedure necessarie per partire.
Dopo circa 3 ore, ci ritroviamo sull'aereo che ci porterà a New York.
Passo il tempo per metà dormendo e per metà ascoltando musica.
Sbam, eccoci arrivati! Scendiamo dall'aereo e chiamiamo un taxi affinché ci porti al nostro hotel.
30 minuti di viaggio in taxi ed eccoci arrivati. Entriamo, prendiamo la chiave, e ci dirigiamo nella nostra stanza.
È tardi, sono le 21. Abbiamo deciso che inizieremo domani a girare per la città. Adesso andiamo a dormire perché siamo veramente stanchissimi.
*spazio autrice*
Buonasera gente! E quindi la famiglia Campbell parte per New York eh? Bene bene! A quanto pare le cose con Zac vanno più che bene, speriamo sia così per molto! Non mi resta che dirvi al prossimo aggiornamento, baci,
Cristina❤
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Social Differences
Teen FictionE beh, si sa che le ragazze del primo liceo vanno dietro a quelli più grandi, anche solo per gioco. Ma non si sa come finiscano. Questa è la storia di un gruppo di ragazze, in particolare di una ragazza, che inizia per gioco ad andare dietro ad un r...