Oggi è il penultimo giorno di scuola, ma non riesco ad essere felice come lo ero ieri mattina.
Voglio solo che lui mi spieghi perché diamine sta facendo così adesso se solo due giorni fa era pronto a scusarsi e a provare di stare nuovamente con me.
Forse sono io che credo sia così, magari in realtà non mi ha amato ed ero tutto un piano per prendermi in giro ancora meglio, già, magari è andata proprio così.
Però non voglio crederci: voglio credere che il nostro amore era vero, sincero. Ed è proprio per questo che ho intenzione di parlargli oggi.
Non dirò nulla alle altre, so perfettamente che non approverebbero la mia scelta.
E mentre penso a cosa dirgli, non mi accorgo di essere appena entrata a scuola. Vado in classe e saluto le mie amiche.
Mi dispiace tenerle fuori da questo, ma se dico loro di volergli parlare, riuscirebbero a trattenermi per evitarmelo.
Magari oggi pomeriggio potrei mandargli un messaggio e chiedergli di vederci... non posso mica parlargli a scuola, sarebbe troppo complicato e difficile.
"Miss. Campbell, potrebbe gentilmente dare attenzione alla lezione? Questo argomento sarà presente nel prossimo test" la professoressa di latino mi distrae dai pensieri e inizio a seguire la lezione.
******
È ora di andare a casa, è stata una giornata dura. I professori mi hanno beccata più e più volte mentre ero distratta, e durante la ricreazione ho deciso di starmene in classe.
Non appena arrivo a casa, vado a sedermi per pranzare ma non mi accorgo di chi è seduto accanto a me.
Mi giro di colpo e lo vedo. Oh mio Dio.
"STEFAN!" Esclamo e lo abbraccio.
"Ciao sorellina!" Mi abbraccia lui in risposta.
Stefan è mio fratello maggiore, e non viene spesso a casa da noi perché abita in America, più precisamente a Philadelfia.
Mi manca sempre tanto, perché con lui mi sono sempre sentita al sicuro, e anche Alexia la pensa come me.
"Ma quando sei tornato? E quanto resterai? Dimmi che resti per tutta l'estate! Devi conoscere le mie nuove amiche e sono sicura che Alexandra sarà felicissima di rivederti!" Inizio a parlare senza fermarmi fino a quando sento la sua risata.
"Calma calma Chris. Sono arrivato stamattina, e si, resto per tutta l'estate, così potrò tenere lontano da te gente indiscreta. La mamma mi ha raccontato di un ragazzo, dopo devi dirmi tutto eh" mi dice facendomi l'occhiolino e io mi giro verso mia mamma per provare a lanciarle un'occhiataccia ma fallisco e tutti scoppiamo a ridere.
"Si beh, comunque non è finita molto bene. Dopo ti spiego. Magari quando torno a casa" gli dico e lui mi guarda confuso.
"Oggi pomeriggio devo andare a parlare con una persona al parco. E appena torno giudicherai tu stesso se è finita bene o male con lui" gli dico facendogli capire con chi mi vedrò oggi, o almeno spero di potermi vedere con lui.
"Mh, okay" mi dice sorridendo leggermente per poi iniziare a mangiare come tutti.
Non appena finiamo di sparecchiare, salgo su e prendo il telefono per scrivere a Zac di vederci.
"Ehi uhm, dovrei parlarti. Non voglio litigare, solo chiarire. Alle 16 al parco?" Invio.
Passano circa 20 minuti e arriva la sua risposta: "Okay, a dopo".
Bene; ansia, inizia a farti spazio dentro di me.
Passo la seguente ora a prepararmi, ci tengo ad essere il più presentabile possibile.
Dopotutto, è Zac.
Sono le 15:45 e devo iniziare ad avviarmi verso il parco.
Non appena arrivo, mi siedo sulla prima panchina che vedo e aspetto.
Passano 5 minuti, poi eccolo lì: si sta avvicinando a me, e giuro che potrei morire a momenti.
Mi alzo subito non appena è completamente vicino a me.
"Cosa devi dirmi?" Mi chiede senza guardarmi negli occhi.
"Spiegami" gli dico.
"Cosa dovrei spiegarti?" Mi chiede nuovamente, ma questa volta mi sta guardando.
"Perché adesso ti stai comportando come se fossimo tornati ai primi giorni di scuola. Siamo agli ultimi, non ai primi, Zac." Gli rispondo provando ad essere il più dura possibile.
Lui resta in silenzio.
"Spiegami" ripeto per poi sedermi sulla panchina e lui fa lo stesso.
Sospira e abbassa la testa; sta per parlare e non so se adesso sono pronta a sentire senza morire sempre di più ad ogni sua parola.
*spazio autrice*
Ho scritto questo capitolo ascoltando Never Say Never dei The Fray, e boh, a momenti piango da sola. In ogni caso, nuovo capitolo! Se vi è piaciuto votate o commentate, vi voglio tanto bene! Tanti, troppi baci e abbracci, Cristina❤
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Social Differences
Teen FictionE beh, si sa che le ragazze del primo liceo vanno dietro a quelli più grandi, anche solo per gioco. Ma non si sa come finiscano. Questa è la storia di un gruppo di ragazze, in particolare di una ragazza, che inizia per gioco ad andare dietro ad un r...