6. Autogestione: 2° giorno

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"Ragazzi, ci è stata posta una sfida sul campo di basket: chi di voi sta con me per accettare la partita e sfidarci contro il 4°D?" Annuncio ai miei compagni.

Nessuno parla. Fantastico, la figura di merda sta arrivando.

"Mark, Antony, William, Manuel, voi ci state giusto?"
"Beh, se dobbiamo ovvio" -risponde Mark- "ma proprio contro il 4°D? Quelli sono fortissimi" - "Già, perderemo" interviene William.
"RAGA, DOBBIAMO PRESENTARCI, FINE" urlo io esasperata.
"Hannah, Ashley, Alexandra, Eleonor voi siete dentro" ordino.
"E va bene, ma lo faccio solo perché non voglio fare figure di merda" sospira Hannah.

Tutte le altre acconsentono e andiamo a prepararci per la partita. Falliremo, però intanto ci proveremo.

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La partita inizia, e sembra andare tutto bene, beh quasi bene, il 4°D è in vantaggio di 10 punti. Mentre sono attenta alla palla, sento un fischio: qualcuno si è fatto male. Mi giro e vedo Zac steso per terra in preda al dolore. Cosa diamine è successo? Corro da lui ma purtroppo faccio tardi, in quanto c'è già Grace accanto a lui.

"Zac mi dispiace ma devo dirti di andare in panchina, non puoi giocare, hai preso un bel colpo al ginocchio".

Forse è meglio se sto indietro.. torno al mio posto, Zac va a sedersi in panchina, e al posto suo entra Jack. Inizio a guardarlo e a sperare che non sia niente di tanto importante, ma vengo distratta dal fischio dell'arbitro. Adesso che hanno perso il più forte, spero sarà più facile per noi vincere.

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La partita si conclude con la nostra vittoria, stranamente. Tutti festeggiano ma io sono troppo impegnata a pensare a Zac e vorrei sapere se sta bene. Lo seguo mentre va in infermeria, e di nascosto provo ad ascoltare la conversazione tra lui e l'infermiera:

"Beh, è una brutta distorsione al ginocchio; per almeno due settimane dovrai tenerlo a riposo, il massimo che potrai fare sarà camminare" - "davvero? Oh merda".

Io l'ho sempre detto che gli sport portano solo dolore. Mi prendo di coraggio e provo ad entrare per parlargli e sapere come si sente, ma vengo tirata indietro da qualcuno. Grace.

"Cosa credi di fare ragazzina? Non vedi che ti sta solo usando per arrivare nuovamente a me? Non puoi e NON DEVI avvicinarti a lui chiaro? Lo dico per te tesorino, altrimenti ci soffrirai" mi aggredisce.

Sto per mettermi a piangere ma per evitare di farmi chiamare bambina, mi limito a guardarla con disprezzo e vado via. E se avesse ragione? Beh ovvio che ha ragione. Ci stiamo prendendo in giro, e lui ne sta approfittando per avvicinarsi nuovamente a lei facendola ingelosire. Alla fine è solo colpa mia. Sono io che mi sono fissata con lui e sono io ad amarlo come una matta. Non posso farci niente, ci sono dentro. Grazie al cielo, questo giorno di autogestione finisce, e vado a casa.


Non riesco a smettere di pensare a quello che ha detto Grace. Lui mi sta usando. E non si sente in colpa perché è quello che teoricamente dovremmo fare entrambi. Decido di andare a farmi un giro dopo mangiato. Prendo le cuffie, il telefono e le chiavi. Fanculo i compiti, ho la testa in confusione. Scendo in spiaggia e mi siedo. Inizio ad ascoltare la musica e fisso il mare. Ho così tanti pensieri per la testa che non mi accorgo neanche di qualcuno dietro me.

*spazio autrice*
Buonaseeeera, nuovo capitoli, nuovi casini. Zac si è fatto male, ups. E chi sarà quella persona dietro di lei? Provate ad indovinare. Beh non ci riuscirete perché è un nuovo personaggio ma okay hahah. A domani lettori e lettrici. Baci
Cristina❤

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