capitolo 2

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Restai immobile fino a quando dopo un dolce sorriso paris mi disse -eri bravissima,ho visto in te una parte di mio papà,di vede che eri una sua vera fan e vorremo invitarti a casa nostra,vorremmo vederti ballare ancora e se vuoi ti faremo avere una ricompensa-
io rimasi sbalordita. Non sapevo cosa dire sorridevo e basta e vedendoli preoccupati decisi di annuire e ringraziarli dicendo che sarei passata volentieri quella sera.

Sono ormai le sette di sera e tra un ora sarei dovuta andare all'indirizzo dato. Ero riuscita a farmi una doccia e a mettere qualche vestiti presentabile e non il solito indumento estivo che usavo tutti i giorni.
Arrivai fino alla casa a piedi,non era molto lontana e in più dovevo sfogare la tensione che avevo nel corpo. Non avrei mai immaginato che un giorno avrei ballato per i figli del RE DEL POP.
Quando arrivai vidi davanti a me una villa tutta bianca,era immensa,circondata da un bellissimo giardino ben curato sicuramente da alcuni giardinieri esperti. Suonai e con un po di imbarazzo entrai in quella casa dove i ragazzi di quella mattina mi salutarono con un abbraccio. Nessuno lo aveva mai fatto,non mi conoscevano eppure mi davano cosi tanta fiducia,questo pensiero mi fece sorridere per tutto il tempo.
Quella sera ballai e cantai tantissime canzoni e vedevo nei loro occhi un luce strana,come se non guardassero solo me ma anche qualcuno dietro di me. Il loro sorriso era troppo grande per essere a causa mia.
Appena finii l'ultima canzone Prince mi guardò e dopo un lungo silenzio mi disse
-balli davvero bene e canti benissimo,si vede che adori la musica di nostro papá,lo abbiamo capito stamattina e ora vorremmo renderti felici,si vede che i tuoi occhi sono tristi,forse ora tornerai a sorridere.- Io non capii,era tutto strano,come facevano ad aver capto così tanto di me e sopratutto quale era la loro sorpresa? non sapevo cosa rispondere allora dissi -L'unico regalo che avrei voluto è cantare una canzone con vostro papá ma non accadrà mai-
Dopo qualche minuti di sguardi paris mi fece cantare un ultima canzone prima di salutarci. Durante il ritornello di 'you are not alone' una voce dietro di me mi fece bloccare.
Non ci potevo credere,lui era vivo e stava cantando con me,era proprio alle mie spalle che mi sorrideva.

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