Abby povErano passati ormai due mesi dall'ultima volta che avevo visto Michael in quel letto,aveva scelto le sue sostanze chimiche a me e io non potevo rimanere per guardarlo rovinarsi la sua vita.
Michael mi aveva chiamato diverse volte la prima settimana finché si arrese e sparì dalla mia vita velocemente,nello stesso mondo in cui ci era entrato. Aveva continuato con i suoi concerti,da quando ci siamo separati ne aveva fatto almeno tre,due erano passati in televisione ma non avevo le forze e il coraggio di vederlo ancora,in giro aveva sentito dire che non era il Michael forte di una volta ma di quello non c'erano dubbi,lo sapevano già dall'inizio.Era una mattina normale,una delle tante,quando tra la posta trovai una lettera,sapevo già di chi era e invece di aprila la nascosi dentro la cassaforte,un giorno sarei riuscita a leggerla e riaprire i ricordi che ci legavano.
La mia pancia stava crescendo,ero al terzo mese. Lui non lo sapeva,forse non lo avrebbe mai saputo,non volevo essere un peso in più nella sua vita. Se avessi saputo quello che sarebbe successo poco tempo dopo forse ora correrei da lui a dirlelo e a salvarlo.**
Due settimane dopo
Giornali,TV,social,città tutti parlavano di quello che stava succedendo,il re del pop se ne era andato,stavolta davvero,nessuna bugia,nessuna via di fuga,il mio re ora non c'era più. Tutto quel lavoro,quegli sforzi lo avevano ucciso davvero. Andai di corsa verso quella casa,con le lacrime agli occhi e le mani tremolanti. La scena che vidi davanti era devastante,ambulanza,macchine della polizia,fan urlanti e poi loro,i figli. Paris corse da me piangendo e si buttò tra le mia braccia,i miei singhiozzi si mescolavano tra i suoi. Il nostro eroe era andato via per sempre. Tutti urlavano,ma nella mia testa c'era il vuoto e il silenzio più totale i buttai a terra e versai tutte le lacrime che avevo in corpo,presi a pugni la strada fregandomi del male che mi stavo procurando,davanti a questa morte eravamo diventati tutti piccoli e insignificanti,anche in questa occasione era riuscito a unire tutte le persone che lo amavano.
Dopo un ora circa entrai in quella casa,non si poteva ma a me poco importava. Andai nella sua stanza,il letto era disfatto e la parte di coperta dove lui era disteso era ancora calda,lo sfiorai con la mano e in un secondo mi vennero in mente i ricordi passati in quel letto. Mi misi distesa nel lato opposto,il mio, e lo vidi,lui era ancora la che mi sorrideva,allungai la mano per toccarlo ma lui sparì,mi stavo immaginando ogni cosa. Sulle pareti del muro si potevano vedere ancora le nostre foto,la sorridevamo mentre ora io piango e lui non c'è più. Percorsi in silenzio ogni angolo di quella stanza,sfiorai ogni mobile e ogni cosa che in qualche modo mi aveva legato a lui. Dopo aver aperto l'armadio rubai qualche camicia sua,solo quelle che avevano ancora il suo profumo e me le portai via con molta cura. Uscii da quella casa con un magone addosso e un bagaglio pieno di emozioni,sapevo che non l'avrei rivista mai più. Mi toccai la pancia,quello che portavo in grembo é il ricordo più bello che ho di lui.
Tornata a casa mi buttai a letto,era stata una giornata dura e le lacrime ancora minacciavano di uscire.
Restai distesa a piangere senza mangiare per cinque giorni,mi alzai solo perché sarei dovuta andare al suo funerale.La famiglia jackson mi aveva prenotato un posto in prima fila,avrei potuto così vedere dall'inizio alla fine la cerimonia senza problemi. Stavolta niente cantanti fu una cerimonia semplice e tradizionale,tranne qualche discorso detto da persone che lo amavano,io non parlai ero ancora troppo scioccata.
Avere la tomba del tuo uomo davanti i tuoi occhi e sapere che non potrai più vederlo
è straziante,una lama trafitta nel petto.**
Tre mesi dopo
Erano passati tr mesi dal suo addio,non avevo smesso un secondo di pensarlo,stavo andando avanti con la mia vita per me e per il mio futuro figlio,la pancia ormai si vedeva,tutto questo però lo vivevo con lui dentro il mio cuore. Continuai a veder i suoi figli con costanza e all'idea di avere un nuovo fratellino erano felicissimi,anche loro come me andavano avanti con la loro vita ma si poteva leggere la mancanza del padre nei loro occhi ogni secondo della giornata.
Quel giorno decisi di aprire la lettera che. I aveva mandato prima di morire.
"Cara abby, Non chiedermi con precisione quanti giorni sono passati dall'ultima volta che ti ho sentito,visto,sfiorato ma sono troppo di questo ne sono sicuro..sento la tua mancanza ogni secondo che passa,so che tutto quello che sto facendo e le scelte che sto decidendo a te non vanno bene e conoscendoti sei ancora la con la faccia offesa perché non ti ho ascoltato,quanto vorrei però averti al mio fianco,forse con te vicino tante scelte non lo avrei fatte,forse ora potrò star bene con magari te tra le mira braccia dopo aver fatto l'amore e invece sono solo in questa notte fredda,buia. Non risco a dormire,guardò le nostre foto,mi manchi.
Chiederti di tomare con me molto probabilmente è troppo,sai dove sono,la strada è sempre quella che percorrevi un tempo,la stessa che ti portava da me. Se tu decidessi ora di alzarti e venir da me anche solo per una cena io sarei l'uomo più felice del pianeta,in caso contrario lo capirei. Non ho mai smesso di amarti,di pensarti e di volerti.
Il tuo,sempre,Michael.🖤"-sono una stupida!- urlai. Se avessi letto prima questa lettera forse ora sarebbe con me e non in quella tomba sotto terra.
Andai in giardino,guardai il cielo e urlai
-Ti amo Michael,ti amo davvero.-Fine di questa lunga storia,so che non pubblico da un po' e spero mi possiate perdonare ma ci tenevo a finire questa storia. Molto probabilmente non è finita come volevate ma non sempre le storie hanno un lieto fine positivo,a volte fanno conto con la realtà che non sempre è come vorremmo noi.
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•|you are my life|•
FanfictionAbby non viveva una vita facile,era sempre alla ricerca di trovare un modo per arrivare a fine giornata. Credeva in poco,l'unico motivo per cui andava avanti era Michael Jackson,che dopo la sua morte le lasció uno strano vuoto dentro il cuore. E se...