Capitolo 36

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narratore esterno

Michael e Abby erano tornati quelli di una volta,giorno dopo giorno facendo piccoli passi erano tornati a tenersi stretti. Michael aveva annunciato al mondo la notizia e Jermaine dopo essersi arrabbiato e non averli rivolto la parola per una settimana ha capito e ora è felice per loro.

Abby pov

Mi svegliai per colpa dei continui calci che provenivano dal letto,Michael erano giorni che dormiva male oppure c'erano sere che dopo essersi fatto la doccia si addormentava di colpo anche in posti assurdi,una volta lo avevo trovato mentre russava seduto nel pavimento del bagno,tutto questo mi rendeva molto triste,non ne capivo il motivo. Era molto stressato per via di alcuni concerti che gli avevano obbligato a fare,precisamente 10 tappe in tre settimane,ma lui si era promesso che non lo avrebbe più fatto e li sarebbe piaciuto molto scrivere anche un nuovo album, anche se non tutti sembravano ascoltarlo.
Cercai di alzarmi e senza far rumore andai in bagno per cambiarmi prima di scendere a far colazione. Mentre cercavo i miei trucchi,sparsi per tutto l'armadietto posto vicino allo specchio,una piccola scatolina cadde a terra 'sonniferi'. Rimasi paralizzata,e se fosse tornato a farne uso?Me lo avrebbe detto no?Misi via la bocettina e cercai di fingere che niente era successo.
Appena uscita dal bagno,prima di andare in cucina,decisi di prendere una sigaretta dal pacchetto nascosto in borsa. Questo vizio si stava impadronendo sempre di più di me,ogni volta che avevo dubbi o stavo male ne avevo bisogno e questo Michael lo sapeva perciò cercava di tenermele il più lontano possibile.

Rimasi tutta la mattina in giardino,a fissare il cielo seduta su una collina mentre con le mani strappavo qualche filo d'erba. Volevo rimanere da sola e Michael lo aveva capito per questo non ha insistito molto quando gli ho chiesto di lasciarmi stare per qualche ora. Non riuscivo a smettere di pensare all'episodio di stamattina.
Mi alzai e andai a cercarlo,sapevo già dove trovarlo,sala prove. Più mi avvicinavo più sentivo le note di billie jean aumentare. Restai a fissarlo per qualche motivo fino a quando i suoi occhi incontrarono i miei,spense la musica e con un enorme sorriso si diresse verso la mia direzione,mentre era a pochi centimetri da me sputai tutte le domande che mi stavo ponendo quel giorno -Perché ho trovato dei sonniferi?Ne fai uso?Perché non me lo hai detto?- lui mi guardò sorpreso,era visibilmente teso anche se cercava di essere il più normale possibile -No,non ne uso non hai motivi di preoccuparti.Saranno vecchi- e poi mi abbracció,finsi di crederci forse perché secondo il  mio cuore lui diceva la verità.

**

Mi baciò il collo appassionatamente lasciando qualche segno,le sue mani si muovevano sul mio fondoschiena
-mm profumi di buono- mi disse prima di posare le sue labbra sulle mie. Lo spinsi sul letto e mi misi a cavalcioni,iniziai a strusciarmi su di lui e il suo piacere premeva tra le mie cosce,li lasciai dolci baci su tutto il collo e subito dopo avermi tolto la maglia qualcuno entrò senza bussare. Presi la maglia e cercai di coprirmi il senso mentre mi ero alzata di colpo per lo spavento -Vaffanculo frank- disse Michael ridendo -Scusatemi non volevo disturbare- stava per scoppiare a ridere mentre io ero rossa dall'imbarazzo. Mi girai di schiena e tornai a mettermi la maglia -Dimmi che hai un motivo serio per aver interrotto questo- risposi offesa -Michael devi seguirmi,vogliono parlarti e farti fare un nuovo cd come sognavi te- i suoi occhi si illuminarono,mi guardò come per chiedere il mio permesso e io annuii sorridendo.
Non ero mai stata così bene con lui come in questo ultimo periodo.

Chiamai Jasmine e li proposi un pomeriggio tra film strappalacrime e gelato e lei ovviamente corse da me in venti minuti. Ci trovavamo nel letto sotto le coperte e tra lacrime e risate la mia testa cancellò ogni ricordo di quello che era successo.
-Allora come e il signor Jackson a letto?- mi chiese ridendo -Dai,fantastico giuro mi tratta come una principessa-

Era ormai sera quando Jasmine se ne andò,Michael era rimasto in sala produzione,appena li hanno detto sì al cd ha iniziato a provare tutte le fantastiche canzoni che aveva scritto da mesi. Ero in salotto con Paris quando Michael arrivò,i suoi occhi erano persi e camminava a fatica -Tutto okay?- dissi seguendolo in camera,lui annuii e andò in bagno,chiuse la porta a chiave,gesto estraneo dalla sua solita routine.
Dieci minuti dopo lo vidi uscire da quella piccola porta,non parlava,non sembrava averne la forza. Si distese sul letto e in mezzo secondo già dormiva.
Non potevo resistere ancora,risposte da lui non ne avrei mai avute. Andai in bagno ma la boccetta di quella mattina era sparita,Presi quindi il suo telefono e tra le chiamate trovai sempre lo stesso numero. Sempre 'medico'.
Sono sicura che mi stia nascondendo qualcosa,non li avrei mai permesso di rovinarsi la vita escludendomi da questo suo orribile segreto che già una volta lo aveva rovinato.

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