capitolo 40

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Abby pov

Erano ormai due settimane che Michael era partito,e presto sarei andato da lui.
Le giornate trascorrevano tranquillamente tra lo studio e le uscite con Jasmine e Alex,dopo averlo incontrato non ci siamo più allontanati. Michael sapeva di lui,hanno parlato insieme qualche volte e alla fine aveva capito che tra noi c'era solo amicizia e questo lo rendeva più tranquillo.
Passavamo fino a notte inoltrata al telefono,eravamo vicini anche se lontani.
Lo amavo ogni giorno sempre di più e sapevo che lui amava me,in questa vita niente è mai andato per il verso giusto ma da quando c'era lui tutto andava alla perfezione,ogni dolore veniva cancellato dal sorriso. Ho superato e accettato cose che una volta non avrei mai creduto di poter vivere,ho smesso di essere la ragazza timida e debole e ho rafforzato quel poco di buon carattere che avevo.
Mi ha migliorato la vita,mi ha fatto cadere ma ogni volta era la a tenermi la mano e rialzarmi. Mi ero innamorata,innamorata da far schifo.

Michael pov

Due settimane senza lei,due settimana lontano da quella ragazza che mi aveva cambiato la vita. Due settimane da quando la notte non dormo,ovvero,riposo tre orette circa usando medicinali che a fatico mi danno la forza di alzarmi. Ogni sera cerco di sembrare il più normale possibile,non voglio far capire a Abby quanto in realtà mi pesi il fatto che lei sia dovuto rimanere a Los Angeles,senza lei non riuscivo a essere sereno.
Mi mancava,tra tre giorni l'avrei finalmente incontrata nella tappa di Torino,in Italia.

                              ***

Abby pov

Era arrivato finalmente il giorno in cui avrei rivisto Michael. Mi trovavo in aeroporto con Jasmine e Alex,anche loro sarebbe venuti con me. Stavamo aspettando l'aereo,avevo deciso di non usare quello privato perché odiavo approfittare della gentilezza dei suoi collaboratori.

Mi trovavo seduta sulla scomoda poltrona in seconda classe,fortunatamente vicino a me avevo il finestrino per guardare fuori. Con la musica che fuoriusciva dal telefono  la mia mente iniziò a perdersi. Dopo tutto questo tempo finalmente avrei ribaciato quelle labbra morbide,avrei sfiorato di nuovo quella chioma indomabile e il suo esile corpo sarebbe tornato di nuovo al suo posto;affianco a me.

Arrivai giusto in tempo per svegliarlo,il viaggio di notte era stato lungo e faticoso insieme ai suoi mille cambi,ma ne vale la pena pur di ritornare nella mia amata Italia con i miei migliori amici e sopratutto sapendo che ad aspettarmi ci sarebbero stati i miei genitori che,sapendo del mio arrivo,avevano prenotato un hotel a Torino per stare il più tempo possibile insieme. 

Appena  arrivati ci ritrovammo in una grande sale piena di gente;chi correva,chi urlava,chi camminava o chi come me stava abbracciando forte una persona che non vedeva da molto.
Dopo aver abbracciato mia madre e mio padre e aver fatto le presentazioni mi feci portare in Hotel da Michale.
Non rimasi stupita nel vedere quante persone erano sedute o distese in un marciapiedi sperando di vedere il loro idolo,una volta anche io sarei stata una di loro. Tutto questo mi costrinse ad entrare a fatica essendo che non c'erano entrate nascoste. Appena le fans si accorsero di me iniziarono a farmi mille domande e saltarmi letteralmente addosso,io cercavo di essere il più cordiale possibile ma la realtà e che non vedevo l'ora di trovarmi davanti la porta che mi avrebbe portato dal mio uomo. Cercai di farle stare il più silenzio possibile,non volevo di certo che Michael mi scoprisse e rovinare così ogni sorpresa.

Appena mi trovai davanti l'entrata della stanza la guardia,che ormai mi conosceva,mi fece entrare. Rimasi sbalordita di vedere Mike non da solo ma con un uomo di colore robusto vestito in modo strano e seduto in una sedia al suo fianco. Appena si accorse della mi presenza si avvicinò di scatto a me
-Chi è lei?perché è entrata?- chiese lui nervosamente e visibilmente irritato -No,chi è lei. Mi hanno fatto entrare perché sono la sua ragazza- lui non sapeva cosa rispondere,si guardò in giro e io ne approfittai per correre a baciare Michael. Cercai di svegliarlo in ogni modo ma lui non apriva occhio,mi girai di scatto verso quel uomo che sembrava paralizzato -Perché non si sveglia?cosa gli ha fatto?- chiesi urlando con le lacrime agli occhi
-Io non volevo,si calmi,stava male erano giorni che non dormiva e io non ho potuto far altro che darli qualcosa per farlo dormire qualche ora- era dispiaciuto ma io ero terrorizzata all'idea di non vederlo più -L'effetto dovrebbe finire entro un ora- mi disse poi.
Decisi quindi di sedermi affianco a lui e aspettare il momento in cui i suoi occhi si apriranno.

Michael pov

Mi svegliai di colpo,il respiro era lento,mi ci vollero qualche secondo prima di riuscire a capire dove ero. Stessa situazione ogni mattina,ma quel giorno era diverso,vicino a me seduta in una sedia c'era Abby che mi guardava con sguardo deluso,non avrei mai voluto lei scoprisse tutto -Posso spiegarti- dissi cercando di mettermi sulle difensive -Devi Michael,non esco da qua finché non parli- sospirai,mi toccai il naso imbarazzato,e giocherellando con le mie mani che in quel momento mi sembravano la cosa più interessante,parlai -Abby,so che ti avevo giurato di non farne uso e so che ho sbagliato a mentirti ma non volevo far star male anche te. Quando ti ho chiesto di venire con me era perché solo con te vicino riesco ad addormentarmi in qualche modo,tutto questo mi stressa,mi riempie la testa di pensieri e quando mi ritrovo comodo a letto chiudere gli occhi è la cosa più difficile- qualche lacrima iniziò a scendere,misi le mie mani sul volto per nascondere il dolore che provavo. Sentii il letto abbassarsi,sego che qualcuno si era seduto,le sue mani spostarono le mie e con qualche piccola carezza mi asciugò le lacrime -Ascoltami Michael,non puoi andare avanti così. Non sono arrabbiata,sono solo delusa dal fatto che tu ci sia ricascato. Se tutto questo ti porta a star male perché lo fai? annulla tutto,so per un fan cosa significa sapere che il tuo idolo è nella tua città per un concerto e so anche quanto male fa sapere se questo stesso concerto viene cancellato ma ti assicuro che pur di vederti star bene tutti capiranno. Ti amo e non voglio perderti proprio ora,ti prego ascoltami- la sua voce diventò sempre più un sussurro
-Non posso,mi dispiace- dissi senza avere il coraggio di guardarla negli occhi
-Ti amo Michael,ho cercato di starti sempre vicino,ma non posso vederti uccidere così lentamente da solo e dover star zitta,non posso non voglio e non riesco. Mi dispiace- queste furono le sue ultime parole prima che il suo piccolo corpo non scomparì da quella stanza,lasciandomi solo con  i miei mille perché.

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