-Capitolo 9

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Mi volto e da lontano vedo il tizio che mi ha chiesto se sono occupata,mi giro di scatto e inizio a correre senza spiegare niente a Stephan. Mentre lo guardavo al tizio ho notato che mi fissava in modo strano. Sicuramente si era calato qualche pasticca o era troppo ubriaco. Lui inizia subito a correre verso di me e Stephan,sembra fuori di testa al massimo.
Ho davvero paura che mi voglia far del male.

Stephan mi segue verso i bagni,mentre corriamo gli dicotutta la faccenda,entrati nei bagni,lui mi prende da un braccio e mi spinge dentro un bagno assieme a lui,poi chiude la porta a chiave.
Che brutta presentazione,chissà cosa penserà adesso di me Steph.

Io impaurita lo guardo e mi avvicino a lui,mi metto precisamente affianco e lui mi copre le labbra con la sua mano.

Poi mi sussurra:

"Shh,sento dei passi..."

Io lo abbraccio e lui ricambia,lo stringo più forte,sento io suo profumo che mi solletica il naso,sento il suo cuore batte all'impazzata,non so se sia paura o altro.

I passi si fanno sempre più vicini,più si avvicina e più mi viene paura,ad un certo punto sentiamo urlare:

"Sei qui? Dove cazzo sei,te la farò pagare,non mi hai portato rispetto,lurida puttana,dai vieni fuori che ci divertiamo un po' "

La mia paura sale sempre di più,il cuore arriva alla gola,non ho più la forza di abbracciare Stephan talmente sono agitata in questo preciso istante.
Stephan mi osserva,continua ad abbracciarmi.

Sentiamo la bussare la porta del bagno dove siamo nascosti io e Stephan,poi Stephan dice con molta convinzione

"È occupato"

"Hai per caso visto una ragazza che correva verso i bagni?"

"No mi dispiace"


Non ci posso credere,Stephan mi ha difeso,mi ha salvato la serata.

Sentiamo i passi del tipo che si allontanano. Io faccio un sospiro di sollievo e dico:

"Grazie mille Stephan,non so come ringraziarti,mi hai salvato"

"Questo è il minimo che io possa fare"

Dopo aver detto quella frase smetto di tremare.

Usciamo dal bagno e ci avviciniamo al bancone del bar per bere qualcosa. Mentre sorseggio la mia bibita,sento la forte presa i Stephan che mi afferra il braccio e mi dice di correre;mi volto e vedo che il tizio mi ha rivisto.

Stephan mi prende per mano ed io inizio ad accellerare per stare al suo passo. Ci dirigiamo verso i parcheggi,mi giro molto spesso per vedere se il tizio ci sta ancora seguendo.

Stephan prende le chiavi della macchina e da circa tre metri di distanza l'accende. Mi dice con il fiatone:

"Sali,scappiamo da qui,sarebbe troppo pericoloso"
"Ma sei sicuro che posso salire sulla tua auto?"
"Figurati! Sali"

Io salgo in macchina al posto affianco al suo,poi inserisce le chiavi,le gira e inizia a guidare.

Io non ci posso ancora credere,sono in macchina di Ste,non credo ai miei occhi,mi sembra tutto un sogno.
Mi volto per l'ennesima volta e vedo il tizio che ha iniziato a seguirci con una bicicletta mezza scassata. Però ora mi sento al sicuro.

Abbasso il finestrino dell'auto,il vento mi scompiglia i capelli,guardo fuori e mi chiedo quanto sia buia questa strada,è uno di quei momenti che se li racconti nessuno ci crederebbe,è uno di quei momenti appassionati che te si ricordano per sempre.

Penso a quanto sia magnifico Stephan,a volte mi giro e lo fisso molto spesso.

Chiudo gli occhi e penso tra me e me:

"Ma dove mi starà portando?"

Mi rendo conto che questo è un viaggio in cui io non saprò la meta. Il viaggio più bello della mia vita.

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