-Capitolo 23

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Nel tragitto per andare in centro,scherziamo e ridiamo come due bambini. Non siamo mai stati così in sintonia,stiamo capendo sempre di più l'un dell'altro.
Non è il fatto di avere Stephan al mio fianco ora che mi rende felice,ma per il semplice fatto che mi fa sentire importante,lui c'è sempre,passiamo sempre le nostre giornate appiccicati.
Manco stessimo insieme.
Gli ho giurato che la prossima partita andrò,nonostante potrò avere degli impegni. Sarà Roma-Sassuolo.

"Eccociii" Dice lui con un tono molto felice.

Ha deciso di parcheggiare in una strada buia e chiusa,dove nessuno può vedere la macchina. Scendo dall'auto e mi metto accanto a lui.
Percorrendo un lungo viale pieno di alberi,illuminato dalla luce soffusa dei lampioni,lui mi posa la sua mano sul mio fianco,io gli posso la mia mano sulla sua.

"Ora andiamo a mangiare in un ristorante che ti farà impazzire"
"Oddio dove??" Domando io incuriosita.
"È una sorpresa..."

Arriviamo nei pressi del centro e senza togliere la mano dal mio fianco,entriamo in un ristorante lussuoso. Chiamato Mirabelle. È molto famoso a Roma per il suo lusso e per la cucina.
Ci fanno accomodare e molta gente ci segue con lo sguardo,soprattutto a Stephan.
Un paio di ragazzi che stanno cenando si avvicinano e chiedono una foto con lui,mentre molti bambini,sicuramente tifosi della Roma,vogliono il suo autografo sulla maglia che portano,oppure sulla copertina della cover dei genitori o su un fazzoletto.
Adesso capisco cosa vuol dire la vera vita da vip,non si può uscire senza esser fermati da un fan o fotografati da un paparazzo. Steph nonostante tutto,è sempre sorridente e mai scorbutico. Anzi,lui mi dice sempre che gli fa piacere se lo fermano.

Il cameriere ci accende la candela al centro del tavolo. Mi volto verso la finestra e osservo il panorama mozzafiato romano,tutte le luci illuminano la città. Si vede persino il Vaticano e il Pantheon. Dopo ci portano i menù,non facciamo altro che ordinare specialità regionali della cucina mediterranea.
Non sono davvero abituata a questo lusso.

"Ste guarda che non voglio farti spendere un capitale" dico accennando un espressione al quanto dispiaciuta.
"Ma smettila,per Nefertiti questo e altro" afferma euforico.
"Non so che dire sai..."
"So cosa vorresti dire ma so anche perché non vuoi dirlo"
"Eh perché allora?"
"Hai paura si questa realtà. In queste settimane ho capito molto di te,ti ho accolta nella mia vita come non farei con nessun altro. Ti ho accolta in casa mia quando eri una perfetta sconosciuta... Perché continui ad ostinare che tutto ciò sia troppo grande per te? Tu sei una ragazza spettacolare,hai testa,sei bellissima,non dimostri la tua età. Per niente"
Mi poggia la sua mano sopra la mia,mentre continua il discorso dicendo:
"Io ora come ora sto vivendo di te,mi riempi le giornate. Immagina la mia vita senza di te,cosa sarebbe? Vuota"

Nel frattempo arrivano i piatti fumanti e non riesco a dico:

"Possiamo parlarne dopo?"
Lui annuisce e inizia a mangiare.

Nel frattempo che mangiamo parliamo della partita di domani e di ginnastica artistica.
Dovrei ricevere la chiamata domani.
Speriamo in bene.

Dopo esserci goduti la cenetta,andiamo alla cassa,lui mi allontana senza farmi sentire il conto.
Mette lo scontrino nel portafoglio e usciamo dal ristorante.
Andiamo al Giardino degli Aranci,ma molta gente lo ferma per chiedergli una foto,quindi non riusciamo a fare un discorso.
Dopo tante richieste non si osa mai di rispondere male o sbuffare,la sua pazienza è invidiabile.

Mi fa sedere sull'orlo della terrazza del giardino. Inizia a fare fresco.

"Beh adesso ne possiamo parlare,forse prima non era il momento.." sussurro guardando in basso.
Lui si avvicina e si mette in piedi tra le mie gambe e iniziamo a parlare...

"Volevo chiederti una cosa importante da un po'... Dopo la partita dell'altra sera,ti hanno intervistato e tu hai detto che l'hai dedicata ad una persona importante... beh magari posso sembrare troppo invadente,ma la curiosità si è presa gioco di me e te l'ho dovuto chiedere" dico impaurita e con un po' di vergogna.

"Secondo te a chi lo devo dedicare? Chi è questa persona a me importante? Con chi passo tutte le mie giornate? Chi ho davanti a me in questo istante?" dice mettendomi le sue mani morbide sulle mie guance.

"E perché me l'hai dedicata?"

"Sei... tu..." mi sussurra.

Ci fissiamo per un paio di secondi negli occhi e dopo ci avviciniamo sempre di più. Io tremo,tremo dal freddo e dalla situazione.
Socchiudo gli occhi e le nostre labbra si toccano per la prima volta.

Lo guardavo in TV,ora lo bacio. Lo sognavo e ora lo tocco. Lo immaginavo e ora lo vivo...

Un bacio lento e passionale,nulla di troppo prepotente.
Mi posa le sue mani attorno alla vita,stringendomi a sé.
Realizzo tutto e capisco che ormai nulla è frutto della mia fantasia.
Mille pensieri come al solito riempiono la mia mente,ma non riesco a pensare ad altro se non che sto baciando il mio numero 92.
Gli accarezzo il collo e lo avvolgo con le mie braccia,lui mi accarezza la schiena,toccandomi anche i capelli con delicatezza.
Gli unici rumori che si percepiscono sono i nostri baci e il vento che si sta piano piano alzando.
Con lentezza ci stacchiamo,ci guardiamo negli occhi e sorridiamo.
Sente che sto tremando e mi mette la sua giacca sulle spalle.
Fa un passo indietro e dice

"Scusa ma lo aspettavo da tempo... ora siamo pari,tu mi hai rubato un abbraccio in passato ed io ti ho rubato un bacio"

"Ehm... Non ho neanche la forza di parlare. Sono nel mio mondo hahah"

Scuote la testa e mi fa scendere dal muretto e aggiunge:

"Secondo me è un po' tardi,se domani ti dovrai svegliar presto per andare a scuola,cara Nefertiti il dovere ti chiama,quindi sveglia presto,scuola e partita la sera. Ti ho già procurato i biglietti"

"Grandioso!!" Esclamo
"Spero solo nella chiamata dalla palestra..."

"ma fidati che ti chiameranno,tu credi in te stessa,se ti hanno fatto i complimenti un motivo ci sarà,giusto?"
"in effetti hai ragione"
"io ho sempre ragione,quindi scendiamo dalla nostra piramide immaginaria e ti accompagno a casa"

Annuisco e ci avviamo verso la macchina.
Saliti,prendo l'iniziativa di mettergli la mia mano sopra la sua coscia muscolosa,ma lui mi prende la mano e la stringe con affetto.

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