-Capitolo 16

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Mi sveglio di colpo,sono le nove e mezza di mattina.

Dopo aver dato la "buonanotte" a Stephan sono subito caduta in un sonno profondo.

Giada,che dorme nel letto accanto al mio,riposa ancora come un ghiro in letargo,lei solitamente è il contrario dei mattinieri;una volta quando è venuta a Torino a casa di mia nonna si è persino svegliata alle 14.

Accendo il cellulare e mando subito il buongiorno a Stephan,ma mi accorgo che mi ha preceduto,mi sono dimenticata che lui ha allenamento stamani allora si è svegliato presto per preparasi.

Mi dirigo verso la cucina lentamente senza svegliare nessuno,anche zia Anna dorme ancora.

Prendo il latte e un pentolino e mi metto ai fornelli. Dopodiché prendo i biscotti e li inzuppo dentro al latte bollente.

Dopo la colazione scelgo i vestiti che devo indossare oggi.

Oggi dovrei andare ad iscrivermi a scuola con la zia,solo che se non si sveglia dobbiamo rimandare a domani e non voglio,prima si fa e meglio è!

Dopo essermi preparata mi siedo sul divano e guardo un po' di TV,nella speranza che zia si svegli,sennò devo andarla a svegliare io,senza sapere quale sia la sua reazione.

Passa una quarto d'ora ma zia non si sveglia,allora mi impongo di svegliarla.

"Zia... dobbiamo andare ad iscrivermi a scuola.. non ti ricordi?"

Dico a zia toccandole la spalla.

"O-oddio... menomale che mi hai svegliata,sennò sarei rimasta a dormire. Me n'ero dimenticata"

Menomale,l'ha presa bene e non si è messa ad urlarmi dietro come fa con Giada.

La zia finisce di prepararsi in fretta,decide di non far colazione perché preferisce prendersi un caffè al bar vicino alla mia prossima scuola.

Ho deciso di continuare scienze umane,perché l'indirizzo tutto sommato mi è sempre piaciuto studiare: psicologia,pedagogia,antropologia e sociologia.
L'unica cosa che spero è di non incontrare le solite ragazze che mirano alle più deboli,nonché il bullismo,oppure dei prof che anche loro ti mirano dandoti un tre o un due senza aver minimamente guardato la verifica.

Arrivate a scuola,entriamo e chiediamo alla bidella di accompagnarci in vice presidenza. Bussiamo alla porta della vice preside e ci accoglie una bella donna,vestita molto bene e molto curata. Ci fa sedere davanti a lei;dopodiché prende un modulo dell'iscrizione dicendo:

"Allora:in realtà l'iscrizione era da fare online,ma visto che è già gennaio,la facciamo direttamente sul foglio. Ti chiami Valentina,sei nata a Torino,il ventinove Giugno del novantanove. I tuoi genitori sono quindi fuori dall'Italia?"

Io rispondo:

"Si,loro fanno un lavoro che li porta a spostarsi in molte parti del mondo,questa è la prima volta che si spostano dall'Italia. I miei nonni materni vivono in Sicilia,invece la mia nonna paterna vive in Basilicata,precisamente a Venosa verso Potenza. I miei hanno deciso di affidarmi a mia zia,perché preferivano così,anche perché nel paesino dei miei nonni materni nulla è sicuro,poi stare a Venosa da mia nonna paterna sarebbe stato difficile per lei starmi dietro. Quindi mi ritrovo qui adesso."

Lei annuisce mentre scrive i dati sul foglio dell'iscrizione. Poi lo fa firmare a mia zia Anna.

Mi consegna il libretto delle assenze,e poi mi chiede la foto che ho scattato alla macchinetta delle foto a Torino e dopo la pinza nel libretto azzurro.

Poi dice:

"Allora sarai messa nella classe 4^E,ci sono ben 24 studenti,con te 25,di cui 5 sono ragazzi e il restante ragazze. Penso che sarai abituata visto che questo indirizzo è scelto di più dal sesso femminile. Questa è la lista dei libri. Inizierai lunedì,hai ancora tre giorni per metterti apposto. Dopo questo ho detto tutto,buona giornata e buon week-end"

Dopo questo chiarimento mi porge la mano e io ricambio,anche mia zia.

Uscendo dalla scuola mi arriva un messaggio da Stephan:

"Finisco allenamento alle 12,passo a prenderti per le 14,così andiamo insieme a vedere la palestra. Va bene?"

Io rispondo subito di si al messaggio. Non vedo l'ora di entrare in quella palestra per vedere come si svolgono le lezioni e soprattutto per iscrivermi!

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