-Capitolo 3

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Si fanno ad essere le 22,certo che ho dormito un bel po'. Quando apro gli occhi sento un senso di stanchezza anche se ho dormito quattro ore e mezza.

Apro il frigo e mangio qualcosina,ma niente di che,non ho per niente fame,sarà l'ansia pre-partenza.

Sta sera in televisione viene trasmessa la conferenza stampa di alcuni calciatori convocati agli europei da Antonio Conte,ne approfitto per passare il tempo.

Il programma inizia come sempre,c'è una signorina carina che presenta

"Buona sera a tutti i telespettatori di TG Sport,questa sera intervisteremo i giocatori convocati da Antonio Conte,iniziamo con l'intervista di Insigne"

Mentre intervistano Insigne e De Sciglio,mi perdo nei miei pensieri. I minuti scorrono e io mi annoio sempre di più,il programma è noioso.

"Adesso andremo ad intervistare Stephan El Shaarawy"

Poso il cellulare accanto a me mentre inizio ad ascoltare l'intervista di Staphan,l'osservo con aria molto interessata,mi rendo conto che il suo modo di parlare,di rispondere alle domande lo rende molto intrigante. È come se fosse un ragazzo misterioso.

Il mio interesse per quelle risposte si fa sempre più grande,quello schermo è diventato un mezzo di emozione per me.

Mi arriva un messaggio di Giulia
"Buon viaggio per domani pomeriggio,spero che ti divertirai a Roma,mi mancherai tantissimo,le lezioni senza di te non saranno niente,chissà con chi riderò e scherzarò,non potrò scambiare idee calcistiche,spero il meglio per te,ricordati che io ci sarò sempre,anche se non sono vicino a te materialmente,io sono vicino a te con il cuore💕"

Letto quel messaggio,mi scende una lacrimuccia,penso che lei mi mancherà sempre,sia lei che le mie compagne di ginnastica artistica. La palestra è come se fosse una seconda casa per me.

Si fanno le 00.00,non so se essere felice o scontenta,in alcuni momenti sono felice in altri no. Sono una montagna russa,alti e bassi di emozioni.

Dopo aver spento ma TV,mi sdraio sul letto,purtroppo i miei genitori sono già via,domani mattina passa la mamma di Giulia ad accompagnarmi all' aeroporto. Non avendo parenti qui,mia mamma si rivolge sempre alla mamma di Giulia,per me è come se avesse le dovessi qualcosa per tutto ciò che ha fatto per me.

Fra me e me penso a quel sorriso stampato nel viso di Stephan,quel sorriso mi aveva fottuto,è stato come il mare,se non lo sai affrontare ci affondi dentro.

Anche se chiudo gli occhi e cerco di dormire non riesco a levarmi dalla testa lui,sentivo ancora la sua voce che mi solletica l'orecchio,alla sue cresta folta,che spostava ogni tanto con la mano.

Inizio a girarmi e rigirarmi,sudo,forse è l'agitazione per domani,ma devo stare tranquilla ma non ci riesco.

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