La notte mi avvolge nelle sue tenebre.
Il giorno veglia su di me,il sole splende dopo un grande diluvio e i suoi raggi illuminano la mia camera. È molto presto,sono all'incirca le otto.
In casa non c'è nessuno,preparo nuovamente uno zaino e con molta fretta preparo la colazione. Accendo il computer ma Stephan dorme ancora,il loro aereo decolla a mezzogiorno e mezza. Quindi ho tutto il tempo possibile per arrivare a Milano e cercare l'aereoporto.Avevo lasciato da parte dei soldi in passato, li posso usare per i biglietti e qualsiasi evenienza.
La stazione di Torino non è distante da casa mia,così scendo di casa,lasciando solo un bigliettino sul tavolo,in cui ho scritto una frase schietta "vado a riprendermi la mia felicità".
Esco dal portone e so già che mi sto lasciando alle spalle un sacco di problemi che si ripresenteranno in futuro.Non m'interessa delle preoccupazioni di mia mamma,si spaventerà sicuramente perché non mi vedrà in casa,ma se sto ancora segregata in casa mi sento morire.
È da due notti che non dormo più con Stephan,mi sento terribilmente sola senza la sua presenza. È la seconda notte di fila che non sento i suoi abbracci.Mi sembra che tutto ciò che mi circonda non mi tocchi minimamente,è come se le strade fossero senza rumore.
Cammino con le mani in tasca,la testa giù per evitare gli sguardi delle persone,voglio rimanere chiusa dentro me stessa.
Imbocco un lungo stradone illuminato dalla luce mattutina che mi fa brillare gli occhi spenti. In fondo alla strada c'è la famosa stazione e mi rendo conto che ormai è troppo tardi per tornare a casa a chiedere scusa ai miei genitori.
Voglio seguire le mie emozioni,voglio stare bene con me stessa,voglio stare con lui,il resto non conta.Per un pelo riesco a prendere il treno diretto a Milano,per arrivare a Malpensa devo prendere altri treni e la metro.
Sul treno non riesco a star tranquilla,sono agitata per la mia fuga. Il treno viaggia tra le risaie del novarese,attraversa tanti campi di grano e grandi prati verdi.
Le ore di viaggio mi sembrano infinite,nonostante siano solo due.Il treno sosta alla fermata Milano Centrale,da qui sarà un continuo chiedere indicazioni per arrivare a Malpensa.
È come se avessi l'acqua alla gola,mi sento come se i minuti scorrono come i secondi.Milano è davvero caotica,anche alla mattina c'è un sacco di gente per le vie lussuose e moderne.
Sono senza cellulare e di conseguenza senza il navigatore,non so se ce la farò a vedere Stephan in aereoporto.Mi precipito alla fermata dei taxi,balbettando e affrettata dico al tassista di accompagnarmi direttamente a Malpensa.
Il prezzo sarà alto,ma a me non importa in questo momento,la priorità va a Steph.Gli chiedo di far veloce,sembro una pazza,non riesco a star ferma,mi sudano le mani e mi tremano le gambe.
In cinquanta minuti dovremo essere là.
Questo viaggio con il taxi mi costerà sui cinquanta euro,ma sono disposta a pagare anche più di questa somma,pur di arrivare in tempo.Malpensa è enorme e sono le undici e mezza,tra un'ora Stephan sarà sull'aereo.
Il tassometro segna una cifra altissima,se non arriva nel giro di pochi minuti sarà alle stelle.
Non me ne accorgo nemmeno,ma parcheggia davanti all'aereoporto.
Lascio i contanti e corro subito dentro la struttura. La sezione delle partenze non è molto distante,quindi riesco ad arrivare anche con anticipo.Mi siedo sfinita su una panca,ad aspettare Steph con la squadra.
Guardo il vuoto nella speranza che io sia in tempo.Vedo una folla di persone che si precipita verso l'entrata delle partenze.
Io inizialmente non capisco il perché,ma poi vedo Stephan che parla con Pellegrini e corro verso di lui urlando il suo nome,lascia cadere il borsone e apre le braccia per prendermi.
Gli salto in braccio e lo stringo,tutti ci guardano,io in mille lacrime singhiozzo dicendogli "Ti amo".
Lui mi stringe sempre di più,non la smette di baciarmi e di abbracciarmi.
Tutta la folla ci guarda e scatta foto,ma in questo momento non mi interessa di nulla e di nessuno oltre che a Noi.Ci stacchiamo entrambi e Stephan prendendomi le mani mi dice
"Allora? Cosa facciamo e come ci organizziamo?"
"Trova una soluzione tu Ste,io ho speso circa cento euro per arrivare qua..."
"Ma sei pazza? Immagino che tu abbia preso un taxi. Comunque tieni,compra un biglietto per il prossimo volo da qua a Roma,per il resto faccio tutto io,ti verrò a prendere"
Mi pone duecento euro,io nego questa soluzione,per il fatto di non fargli spendere soldi,ma lui insiste,quindi tra un bacio e l'altro mi reco a cercare il personale. Non si può fare,bisogna prenotarli in agenzia,mi crolla il mondo addosso. Stephan riflette su cosa si può fare,quindi decide di non tornare a Roma,ma di fermarsi con me a Milano. Prima di convincere lo staff della Roma ci mette un po', spiega la situazione, ma con un po' di tenerezza e scena riesce a convincerli. Tutti i compagni di squadra gli ridono scherzosamente dietro,ma questo non lo infastidisce.
Io con un'aria preoccupata domado
"E ora?"
Mi prede per mano,afferra il borsone e la valigia e mi risponde
"Andremo in agenzia a comprare dei biglietti,prenotiamo un hotel per sta notte e andiamo in giro,che ne dici?"
Annuisco sorridendo,è un insieme di emozioni,sono troppo innamorata,mi sento persa senza lui. È grave,non mi era mai successo.
Prendo il secondo taxi della giornata,Stephan mi rassicura che i soldi non sono un problema.
Chiama all'Hotel Palazzo di Parigi a Milano. Prenota una camera per una notte.Mi lego i capelli e mi guardo allo specchietto dell'auto,sono distrutta,finalmente un po' di pace.
Il taxi ci lascia davanti all'Hotel. Stephan dopo aver pagato,scende dalla macchina e prende la valigia e io lo aiuto con il borsone.Un gruppo di ragazzi che passa davanti all'Hotel,fermano Stephan per una foto,lui sempre molto gentile e con il sorriso fa dei selfie con loro e autografa le cover o persino le maglie che hanno addosso.
Tutti i ragazzi,sicuramente milanisti,ripetono che Ste manca molto al Milan e di ritornare.Dopo aver scambiato quattro chiacchiere, entriamo dentro l'hotel.
Ci danno la chiave della camera.L'hotel è spettacolare,c'è anche la SPA. Il lusso predomina,l'eleganza è assurda.
Non sono mai stata in un posto simile.
Mentre saliamo le scale,Stephan riceve una chiamata,è da parte mia. Sicuramente saranno i miei,l'ansia mi sale e mi sento svenire dalla paura.
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⚽️Un calciatore come amico⚽
FanfictionUn'adolescente di 17 anni per via del lavoro dei genitori è costretta a trasferirsi a Roma da sua zia. A Roma inizierà una nuova vita,tra scuola,compiti e amicizie conosce Stephan El Shaarawy,in un modo parecchio bizzarro. Tra i due nascerà una gr...