-Capitolo 19

369 21 1
                                    

Dopo aver finito di mangiare,Ste mi accompagna a casa perché domani mattina devo prepararmi per la famosissima audizione,che per me significa solo una parola: futuro.

Saluto Stephan e mi reco subito dentro casa perché fuori fa abbastanza freddo.

Inizio a mettere dentro il borsone tutto il necessario per domani,spero di fare in tempo per la partita...

Metto vicino al lavandino l'occorrente per farmi lo chignon,deve essere perfetto,anzi,tutto deve andare bene... o almeno spero.

Zia Anna mi augura una buona notte e un buon riposo per domani. Giada è a dormire a casa di Gaia,quindi non ci sarà questa notte. Mi chiudo a chiave in stanza. Mi siedo nel mio letto,che è posizionato accanto a quello di Giada. La vista dal mio letto si affaccia davanti ad un panorama abbastanza bello e rilassante.

Lascio perdere il freddo,mi metto il cappotto ed esco fuori dal balcone.

Metto i miei gomiti sulla trave di ferro del balcone,mentre osservo la luna piena,che durante questa notte filtra nei vetri di ogni casa e splende nel cielo della mia attuale casa: Roma.

10.30.
Suona la sveglia,non ci credo che ho dormito così tanto questa notte,mi siedo e accendo il cellulare e leggo le mie ultime notifiche sul mio account Instagram e Twitter,poi vedo che arriva un messaggio da whatsapp.
È Stephan e scrive:

"Cara Vale,sai che non sono molto bravo con le parole,ma visto che te l'ho detto mille volte,voglio tagliare corto e non metterti molta ansia. In bocca al lupo per questa audizione,tu non aver paura di non farcela,tu devi farcela. Non importa quanto sia difficile il lavoro,l'importante è che non sbagli. Fai vedere a tutti di cosa sei capace!! (Quando esci dalla palestra,fai veloce che sennò non arrivi in tempo).
ps: Guarda fuori dalla porta d'entrata quando puoi.

Mi alzo impaziente di sapere cosa c'è fuori,zia Anna mi chiede perché sto correndo per casa,oltretutto scalza. Apro la porta e mi ritrovo una busta con un bacchetto regalo accanto,sopra la busta c'è scritto "Il Faraone".

Mi siedo a tavola e apro subito la busta e c'è scritto:
"La felicità,sta nelle piccole cose..."

Apro il pacchettino e dentro c'è un elastico da mettere attorno allo chignon per renderlo più elegante,è azzurro con delle sfumature argentate,si abbina a posta con il mio body della vecchia palestra che indosserò dopo.

Mi scappa un sorriso quando rileggo il contenuto della busta,e poi prendo l'elastico e lo porto subito in bagno vicino alle altre cose per prepararmi. Ringrazio subito Stephan per il piccolo pensiero,che a parer mio è come se mi avesse regalato una collana d'argento.

Beh,come ogni gara,il tempo vola prima di andare,mentre passo il tempo a ripassare l'esercizio alla trave,e a mimare anche quello del corpo libero.

Si fanno le due e mezza,manca un'ora dall'inizio,allora inizio a farmi lo chignon. Il risultato è ottimo,lo adoro... tutto grazie all'elastico si Stephan.

Dopo aver terminato con il trucco,zia mi accompagna al palazzetto.

Zia posteggia e decide di venirmi a vedere,anche se dovrà aspettare un po'.

Mia mamma mi chiama con Skype e prima di entrare per l'appello delle partecipanti ci parlo un po'.

Ci sediamo tutte su una fila,c'è atmosfera di competizione,quando si tratta di gare o audizioni divento competitiva.

Raffaella si ricorda di me e mi saluta,dopodiché inizia a fare l'appello.
Rispondo "presente" ad alta voce,per nascondere la mia poca autostima e anche per l'ansia,non mi piace dimostrare che sono agitata.

Iniziano con le audizioni,ci sono Raffaella con altre sue signore,penso che siano delle giudici esterne,vedo c'è Claudia Ferrè,una grandissima insegnate e ex ginnasta,insegna ad Elisa Meneghini,una delle mie ginnaste preferite.

Il tempo vola,come è volato sta mattina.
Passo tutto il tempo a guardare le altre ragazze che si esibiscono,sono molto brave alcune di loro,invece altre cadono dalla trave per colpa dell'ansia,mi spiace... è brutta l'ansia in questi momenti.

"Sorice!"
Dice Raffaella per chiamarmi,mentre parla e dice qualcosa a Claudia.

"Bene,da dove vuoi iniziare?"  Mi dice Claudia con la sua solita "r" moscia.
Questa donna ha un aria triplo severa,è come in TV.

"Per me è indifferente,inizio con il volteggio"

Mi posiziono davanti ai 25 metri,da lontano vedo la tavola in cui devo saltare,è alta esattamente 1,25. L'esercizio corrisponde nel fare un esecuzione di salti avvitati e arriva dalla parte opposta della tavola esattamente in piedi.

Prendo la rincorsa,non vedo più nulla al di fuori di 25 metri,poggio le mani prima della tavola,eseguo una rondata con arrivo sulla pedana da cui collego un flick flack indietro con appoggio delle mani sulla tavola,con consecutivo secondo volo,infine termino l'esercito con una rotazione... apro gli occhi;ho paura di guardare dove sono finita. Non ci credo,non sono caduta... sono esattamente nel punto giusto. Claudia mi fa i complimenti,sentire i complimenti da una grande ginnasta è favoloso,Raffaella li fa a sua volta e anche l'altra tizia.

L'esercizio seguente: sono le parallele asimmetriche,cioè il mio attrezzo preferito,in cui vado meglio. In parole povere le parallele sono formate da una struttura in metallo che,agganciata con cavi al pavimento, sostiene due staggi in legno posizionati distanziati, uno più in alto e uno più in basso.

È molto complesso un esercizio alle parallele e anche molto pericoloso,come tutto d'altronde. Prima di salire sulle parallele mi metto i Para calli,per evitare i calli e le vesciche,poi bagno le parallele con dell'acqua e faccio la stessa cosa per le mani e poi infine applico sui Para calli e sulle staggi della polvere di magnesio,per evitare le cadute e per tenere la presa più salda.

Guardo la parallela più bassa,mi sento una leonessa,salto da una parte all'altra,facendo tante capovolte,poi svolgo molti giri addominali,per rendere l'esercizio più complesso. Manca solo il salto finale. Mi lancio facendo due capovolte avvitate all'indietro e mi ritrovo per la seconda volta in piedi. Beh che dire,non me lo sarei mai aspettato di eseguire così bene un esercizio molto complesso.

Ci sarebbe anche il corpo libero,però hanno deciso di eliminarlo,perché non c'è l'avrebbero fatta a far passare tutte.

L'ultimo esercizio è la trave. La mia acerrima nemica,ciò che serve è leggerezza e soprattutto equilibrio. Guardo negli spalti e vedo mia zia Anna che applaude ogni volta che vede qualcosa di estremamente difficile.

L'attrezzo poggia su un tappetone, è lungo 5 m, largo 10 cm ed ha un'altezza regolabile ed alto 1,25 da terra.

Riuscirò ad eseguire l'esercizio senza nessun errore? Riuscirò ad arrivare in tempo alla partita? Passerò?

 ⚽️Un calciatore come amico⚽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora