-Capitolo 27

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Negli ultimi giorni un sacco di paparazzi si sono concentrati a fotografare me e Stephan in giro per Roma.
Siamo sulle copertine dei giornali e sui social non si parla di altro.
Nessuno sa chi sono,tutti si staranno chiedendo chi sono io,da dove vengo e come ci siamo conosciuti,ma abbiamo preso la decisione di non raccontare in giro la nostra vita privata.

Non ho ancora capito se ormai siamo una coppia o meno,se siamo solo dei semplici coinquilini qualunque o dei conviventi.
Mi aspetto ancora la proposta di fidanzamento,oppure una letterina dato che lui è così tanto creativo.

La colazione è sempre preparata da lui,il pranzo invece,è servito e mangiato dopo aver unito le nostre doti culinarie e il tanto amore che ci mettiamo nonostante tanti pasticci.
Il bagno in piscina non manca mai;ho deciso di aiutare la domestica,so che non è da tutte,ma mi sento in dovere di farlo.

Il nostro letto profuma di noi,le coperte avvolgono ogni notte le nostre paure e i nostri sogni.
Quando lui va agli allenamenti non lo accompagno sempre,mi dedico alla casa e soprattutto a me stessa,cosa che non ho mai fatto.
Stephan ha iniziato a viziarmi: il parrucchiere e l'estetista,la massaggiatrice e la SPA.
È tutto così perfetto,non sembra neanche la mia vita.

Intanto i miei familiari non sono contenti per me,ho quasi tutta la famiglia contro.
Stephan decide di chiamare mia zia e la situazione peggiora,è riuscita a farlo sclerare nonostante la sua pazienza.

Oggi devo andare ad allenamento,sarà il primo giorno e ho un'ansia addosso allucinante.
Steph ha detto che non se lo vuole perdere per nessun motivo al mondo,per fortuna gli allenamenti sono tardi e lui si sarà già liberato dai soliti impegni calcistici.

Inizio a prepararmi e non faccio altro che fare respiri profondi,ringrazierò lui all'infinito per accompagnarmi,il suo sopporto è come avere cento uomini che ti incoraggiano.
Mi mancava tanto fare la coda di cavallo,quasi quasi non mi riconosco più.

Suonano al campanello,è Stephan,prendo il borsone e mi dirigo alla macchina.

"Ehi,mi sei mancata Nefertiti,com'è? Sei tanto agitata?"

"Sì,ma non puoi capire quanto,non vedo l'ora di entrare in palestra e che finisca tutto velocemente"

Mi poggia una mano sulla mia,poi me la stringe dicendomi con una voce molto rassicurante:

"Nessuno ti può capire meglio di me,quando debuttai in serie A,ero ancora un ragazzino,avevo una paura atroce,ma po ho capito che devo esser sicuro di me,perché se credi in te stessa,nulla sarà mai difficile"

Le sue parole mi trasmettono sempre un sacco di tranquillità.

"Però tu non rimani a guardarmi vero?"

"Tu a Trigoria rimani a fissarmi quasi tutti gli allenamenti,oggi è il mio turno hahah,ti metterò in imbarazzo"

Cercherò di far più bella figura,non mi ha mai visto praticare il mio sport.

Accosta davanti al palazzetto e sfortuna vuole che è ancora chiuso,,tutte le ragazze che si allenano con me sono fuori dalla porta ad aspettare l'allenatrice che ha le chiavi.
Scendo dalla macchina e mi fissano tutte con una faccia stranita,per dire "chi è questa?"

Tempo di presentarmi che Stephan esce dall'auto e si mette al mio fianco,non avrei pensato che scendesse.

"Oddio ma quello è El Shaarawy,il calciatore della Roma"
"Oddio il faraone"
"Quanto è bono"
"Ma che ci fa con lei?"
"È quello che giocava al Milan"

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