Capitolo XXXVI

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Non ero mai stata in una limousine, non avevo nemmeno mai immaginato di poterci entrare senza nemmeno averla richiesta.
" È comoda signorina?" mi domandó il solito uomo ben vestito.
" Comodissima " risposi un po' intimorita.
Non avevo la minima idea di dove mi stesse portando l'auto, non avevo la minima idea di chi avesse pensato a tutto questo.
Sicuramente George mi avrà voluto fare una sorpresa, sicuramente é tutta opera sua.
A stento riuscii a convincere persino me stessa.
"Desidera qualche spuntino?" mi chiese il solito uomo.
Aveva i capelli grigiasti, gli occhi di un azzurro limpido ed un' esperssione amichevole.
" No grazie, vorrei sapere dove stiamo andando" risposi educatamente.
" Questo non posso dirglielo" mi disse schiacciandomi l'occhio.
" Perchè?" domandai.
La risposta fu ovvia " É una sorpresa signorina, le piacerà! E ora si goda il viaggio"
Il tempo scorreva lentamente ed era accompagnato dai battiti accellerati del mio cuore, penso di non essere mai stata così tanto ansiosa.
Quando la macchina si fermò iniziai ad avere una forte sensazione di nausea.
" Questa é la prima tappa signorina, qua si dovrà cambiare, non puó di certo presentarsi vestita in questo modo" disse quel volto tanto amichevole.
Mi diede sempre la mano per scendere dall'auto e mi fece entrare all'interno di un negozio.
" Qua dentro troverà il necessario, si cambi alla svelta ed esca" mi sentii dire.
Vidi un vestito, il più bello mai visto in tutta la vita, anche se non molto nel mio stile ma pur sempre bellissimo.
La stoffa pregiatissima, di un rosso fuoco spettacolare, la gonna lunga ma elegantissima ed un piccolo fiochetto in vita.
Trovai lì accanto il solito mazzo di rose bianche ed una piccola busta.
" Il vestito deve essere rosso, tu devi essere rossa come il fuoco, come la passione e la pura follia. Sii indomabile, continua a bruciare senza farti estinguere. Dicono che l'acqua sia superiore al fuoco perché é l'unico elemento in grado di spegnerlo, tu non crederci. Espanditi e fai in modo che la fiamma rimanga viva anche nei momenti peggiori, nei momenti in cui vorresti buttarti a terra sconfitta, mostrati determinata e continua a bruciare. Rosso come il sangue che é stato versato da quelle vittime innocenti, rosso come il colore delle loro passioni, rosso come il colore della tempesta in cui si erano gettati, come il sacrificio che hanno compiuto e che forse li ha ricompensati"
Iniziai veramente a non capirci nulla, più che un appuntamento romantico cominciava a sembrarmi una caccia al tesoro, così accetai la sfida ed iniziai a giocare.
Indossai il vestito cercando di non rovinarlo, ero abbastanza negata in queste cose, i vestiti che portavo non erano mai stati così eleganti.
Mi guardai allo specchio, sembravo veramente un' altra persona, non di certo la solita Sophie, probabilmente nessuno mi avrebbe riconosciuto.
Ero una versione un po' più tosta di Amber, quel vestito rosso sembrava sottolinare il mio carattere ribelle.
Continuai per un attimo a pensare a George, sperando che fosse lui il mittente di tutti questi biglitti.
Uscii senza pensarci troppo dalla stanza, intenzionata a proseguire il gioco.
" Lei é un incanto signorina Sophie " commentó l'uomo porgendomi la mano per farmi salire sull'auto.
" Grazie, come posso chiamarla?" domandai.
" Mi chiamo Will" disse sorridendo.
" bene Will, andiamo" risposi.
Ero determinata, sarei arrivati fino alla fine del gioco, la curiosità era veramente troppa ed ebbe il sopravvento su di me.

SOPHIE  [ #Wattys2016 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora