Capitolo XXXVII

288 19 3
                                    

Quando il motore dell'auto si spense nuovamente incominciai ad impallidire lentamente, il cuore sobbalzó nel petto ed i battiti accellerarono notevolmente.
" Signorina questa é la seconda tappa" commentó Will aprendo nuovamente la portiera, questa volta mi ritrovai davanti ad una piccola gioielleria, sicuramente non la più costosa d'Inghilterra ma mi sorprese essere lì.
In vetrina notai alcuni bracciali ed anelli colorati.
" Tu devi essere Sophie" esclamó una donna, un viso snello e pieno di rughe. Non dava l'impressione di essere così vecchia fatta eccezione per la pelle, così sciupata e rovinata.
Capelli biondi sicuramente tinti ed un paio di occhi castano scuro.
" Sono io" dissi.
" Come sei bella, sembri una principessa" commentó avvicinandosi.
" Una principessa? "
Ricordo che quando ero bambina dovevo sempre interpretare il ruolo della strega, i capelli neri ed il carattere scorbutico non sono mai stati dalla mia parte.
Non sono mai stata quel tipo di ragazza dai lineamenti angelici, tanto fragile ed emotiva.
Maledetti stereotipi, maledetti luogi comuni!
Avevo anche provato a cambiare un po' il personaggio, ad indossare un'altra maschera ma non mi era mai riuscito.
Quando una volta mamma per una festa in maschera mi aveva cucito il vestito da fatina ero stata derisa da tutti, persino da me stesse.
No, non sono mai stata quel tipo di ragazza da salvare, quel tipo di ragazza che cala dalla torre, dove é tenuta prigioniera, la treccia per far salire il principe azzurro.
" Non sono una principessa " risposi sorridendo.
" Oh si che la sei, per una sera puoi esserlo anche tu. " continuó la donna.
" Le dico di no, nemmeno per una sera"
" Puoi essere tutto ció che vuoi, il segreto consiste nel crederci e mostrarti in quel determinato modo agli altri. Sta sera con questo vestito rosso fuoco sei una principessa incantevole, sei in una fiaba "
La donna prese una piccola scatola blu, le classiche scatoline che si trovano nelle gioiellerie e l'aprì davanti a me.
" Con questa sarai davvero la principessa perfetta " disse mostrandomi una collana di perle.
" É bellissima" esclamai.
Mi spostó i capelli per mettermela al collo e mi consegnò una lettera accompagnata dalle solite rose bianche.
Mi punsi il dito con una spina afferando tra le mani i fiori.
" Le perle sono opache, non brillano ma sono ugualmente preziose.
Capisci quello che voglio dirti? Ció che conta non è l'apparenza quanto quello che hai detro. Ascolta l'anima delle persone, non rimare in superficie. Sii preziosa ma non per il luccichio che emani da sola, quello è effimero, sii preziosa anche senza brillare. Migliora te stessa, migliora il tuo modo di pensare, di agire, di rapportarti con le persone e piano piano diventerai una piccola perla"
George se la cavava bene con le parole, mi vennero quasi i brividi.
Erano parole veritiere ma non le appoggiai pienamente.
L'estetica conta, conta il modo con cui presenti te stessa agli altri perché il tuo aspetto é il tuo biglietto da visita.
" Una bellissima avventura ti attende" esclamò la signora aprendomi velocemente la porta.
" Grazie " risposi uscendo dal negozietto un po' spaesata.
" Mia signora" Will mi fece di nuovo salire in macchina.
Mi sentivo sempre più vicina alla soluzione dell'enigma.

Angolo autrice

- e voi se foste state al posto di Sophie cosa avreste fatto? Ed in particolare per voi chi è questo ammiratore misterioso?-

Un ringraziamento speciale a tutti voi lettori che state in poco tempo aumentando le visualizzazioni di questo racconto!
Credo ancora in Sophie soltanto grazie a voi!

Un bacio e vermante un caloroso ringraziamento

Eirenes

SOPHIE  [ #Wattys2016 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora