Capitolo XXIV

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Mi svegliai alle 8:30 di mattina per recarmi a lezione alle 9:30, decisi di presentarmi in classe con un po' di ritardo per questo impiegai tempo a truccarmi e a fare colazione.
Un caffè lungo e un muffin al mirtillo, non potevo chiedere niente di meglio in quel momento.
Entrai alle 9:45 preparata a rispondere a qualsiasi tipo di offesa.
" Sarebbe questa l'ora di arrivare signorina? " sbuffó il professore non appena sentii aprirsi la porta.
" Stavo facendo colazione" commentai.
" Non siamo di certo qua ad aspettare i suoi comodi, cerchi di essere puntuale la prossima volta e adesso qua la ricerca" continuó muovendo velocemente le mani e aspirando sempre più fumo dalla pipa.
" Non ho fatto nessuna ricerca "
" Che cosa? " la sua faccia piano piano arrossí.
" Non l'ho fatta, semplice" risposi.
" Ragazzina per cosa hai preso questo posto? Per un posto dove entri quando vuoi ed esci quando vuoi? Qua ti permetti di non far le cose?Ma in che mondo vivi? "
Un rumore bloccó temporaneamente le sue parole, Victor entró nella stanza con alcuni foglo in mano.
" La ricerca stampata" commentó porgendola al professore che non appena lo vide cercó di calmarsi.
" Victor? Desidero che tu aiuti Sophie a fare la sua ricerca di Zenone oggi pomeriggio, la farete insieme e domani senza discorsi dovrai presentarmela. "
" Ma? .." provó a temporeggiare il ragazzo.
" Non ci sono discorsi Victor, la ragazza ha bisogno di un metodo di studio e tu mi sembri il migliore in questo ambito"
Il giovane fece un cenno affermativo con la testa, sistemandosi con una mano i capelli.
Studiare con Victor Wood? Quello strano.. La ragazza ha bisogno di un metodo di studio?
Non potevo aver sentito veramente tutte queste cose.
" Ora cercheró di spiegarvi Parmenide in breve facendo riferimento alla nascita della filosofia, domani dovrai riportare anche queste cose nell' approfondimento" disse tranquillamente il professore dopo essersi alzato alla ricerca di chissà quale libro.
Non presi nessun genere di appunti, non ne volevo sapere nulla, inizia a pensare ad altro.
Per un momento immaginai Meredith appena tornata a casa di mio padre con in cuore un'altra delusione, chissà cosa stava facendo in quel preciso istante. La vidi seduta sul letto della propria camera a cercare qualche vestito da indossare per una cena di gala con lui. Ovviamente l'avrebbe attirata in uno di quei tanti locali di lusso che conosceva lui, dove spendi anche solo per sederti su una sedia. Quei posti romantici con tanto di terrazzini privati che si affacciano sulle migliori attrazioni di Londra, pagando anche qualche musicista in grado di comporre la più bella serenata di sempre.
Le donne ci cascano sempre, credono che un uomo dal portafoglio cosí generoso sia l'uomo perfetto da sposare, e invece..
Ed invece ti ritrovi sommersa dai suoi debiti, soffocata dalla sua costante assenza e dalle sue parole di troppo.
La storia d'amore perfetta che piano piano si adombra, ti spingerà alla pazzia, ti farà perdere tutta te stessa.
Mamma era cosí premurosa un tempo, cosí piena di vita ed adesso sotto costanti psicofarmaci distrutta dal suo amare troppo.
" Signorina Mitchell ha capito cosa intendesse Anassimandro con il termine Apeiron? " mi domandó di sorpresa l'insegnante.
" No.. " risposi volgendo in aria lo sguardo.
" Victor dovrai aiutarla anche in questo"
Il tempo passó velocemente, mi persi all'interni dei miei pensieri chiedendomi a cosa mi servisse stare all'interno di quelle quattro mura.

Uscii dall'aula il più velocemnte possibile quando mi sentii toccare la spalla sinistra, girandomi inciampai nel blu degli occhi di Victor.
" Allora per la ricerca a che ora ci vediamo? " mi domandó.
" Non penso di farla " commentai facendo capire che avevo fretta.
"Come sarebbe?"
" Non tutti sono secchioni come te, mi dispiace.. "
" Ma il professore ha detto che devo seguirti.. "
" Tesoro le uniche volte che alcuni ragazzi mi hanno seguito era per servizi di vario genere nei bagni della scuola in cambio di risposte ai test, ma non penso che tu sia interessato a questo genere di cose"
Victor arrossí improvvisamente mutando atteggiamento, inizió ad irrigidirsi e per far passare insosservato l'imbarazzo fece per sistemarsi gli occhiali.
Quella mattina indossava una Lacoste color panna ed un paio di pantaloni scuri, i capelli mossi incorniciavano perfettamente il suo volto ed i suoi occhi blu notte.
" Perdonami allora " mi disse alzando le spalle e girandosi dalla parte opposta.
Ecco in quel momento mi sentivo uno schifo, forse lui non meritava di essere trattato in quel modo, forse ho urtato la sua sensibilità ma è stata Amber a dire che non è una persona affidabile, per cui io mi sono tenuta a distanza.
Voglio tenermi a distanza da qualunque cosa perchè mi sono resa conto che tutto passa e non si puó fare nulla per afferarlo.

E FINALMENTE 4K
GRAZIE MILLE, GRAZIE VERAMENTE A TUTTI PER AVERMI DATO FIDUCIA, PER AVER IMPIEGATO PARTE DEL VOSTRO TEMPO A LEGGERE QUESTO RACCONTO!

eirenes

SOPHIE  [ #Wattys2016 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora