Capitolo 13

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ELIZA:

Ero nella roulotte in cerca delle ultime cose da mettere in valigia. Le riprese erano ormai concluse e così pensai di concedermi un periodo di pausa a Los Angeles insieme al mio coinquilino Matt, per poi tornare a Melbourne dai parenti. Camminavo avanti e indietro prendendo tutto ciò che avevo portato con me, e nel momento in cui aprii uno dei cassetti dei comodini vicino al mio letto, mi fermai per un momento. Trovai delle vecchie foto con il cast dentro un piccolo libro, nei momenti in cui eravamo al di fuori del set. In quelle immagini notai la felicità di Alycia, mentre mi stringeva forte per mettersi in posa, durante la festa di compleanno di Lindsey. Fui colta da un'emozione incontrollabile e mi misi a sedere sul bordo del letto. Cominciai a scorrere quelle foto, una ad una, sorridendo nel ricordare la scena esatta di quel momento. Mi venne una strana malinconia e un immenso desiderio nel voler tornare indietro nel tempo.

Finii nel guardare l'ultima, e stringendole sul mio petto chiusi gli occhi e sospirai. Rimasi un altro po' lì ad immortalare gli ultimi pensieri quando ad un tratto mi tornò alla mente la sera prima, in cui Alycia mi salutò. Alla mia domanda se si sarebbe fatta sentire mi rispose di si, e dopo un abbraccio che sapeva di addio, tornammo dentro dagli altri.

Riaprii gli occhi, spostai leggermente la manica sinistra della mia giacca e notai che il mio orologio da polso segnava le ore 12:00. Tra un'ora Alycia avrebbe preso il volo per il Messico e si sarebbe allontanata da me più di quanto non lo fosse già.

Mi alzai dal letto e misi le foto in valigia, insieme al resto dei panni che avevo piegato e lasciato momentaneamente sul letto. La chiusi, e nel momento in cui sentii lo scatto della serratura, qualcuno bussò alla porta.

Sospirai, avvicinandomi all'entrata e aprii la porta. Davanti a me apparve Rhys. Mi sorrise ed io con ancora un po' di tristezza, accennai un sorriso.

In quel momento mi sentii anche un po' perfida nel pensare ad Alycia in quel modo, ma non capivo ancora quali fossero i miei sentimenti.

"Ehi!" mi disse rimanendo al di sotto dei tre gradini.

"Ehi!" mi misi sul secondo gradino, ed essendo più alta cinsi le mie braccia sul suo collo, lo strinsi e lui fu sorpreso del mio gesto.

"Tutto ok?" mi disse e lo sentii sorridere tra i miei capelli.

"Si, avevo solo bisogno di un abbraccio!" Gli confessai nascondendomi sotto l'incavo del suo collo.

Rimanemmo per qualche minuto abbracciati, poi io mi staccai e lo guardai negli occhi.

"Scusa!" dissi per quel mio gesto.

"Scherzi? Lo sai che se hai bisogno di me, io ci sono!" E a quelle sue parole mi si spezzò il cuore.

Mi sentii strana.

Gli accarezzai il viso e cominciai a sentire la sua barba incolta raschiare i polpastrelli delle mie dita.

Sorrisi.

"Lo so, Rhys!" Si avvicinò a me e mi baciò a stampo.

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