Hope

Capitolo 10

ONTARI:

Corremmo più veloce della luce riuscendo a raggiungere con discrezione i confini di Polis. Arrivammo in una distesa di prato, e una volta accertati di non essere seguiti vidi Jaha fermarsi davanti a me, e dalla tasca interna del suo giubbotto prese il marchingegno che gli avevo dato, e notai che sulla superficie presentava un buchetto della stessa forma del chip. Pensai che molto probabilmente fosse la chiave per riportare in vita Alie.

"Dobbiamo tornare indietro, se scappo crederanno sia stata io ad uccidere il comandante!" dissi con il fiatone osservando quell'uomo che non mi considerava, forse troppo preso da ciò che stava facendo.

"Ormai è troppo tardi, non si può più tornare indietro!" mi rispose estraendo il chip dalla tasca e senza distogliere lo sguardo da esso lo inserì con cautela in quello spazio che avevo notato poco prima e una forte luce blu illuminò sia me che Jaha. Ci fu una piccola onda d'urto in cui sia io che lui cademmo a terra con gli occhi chiusi a causa del colpo ricevuto. Li riaprii dopo poco e vidi davanti a me la figura di Alie ormai viva e vegeta davanti ai miei occhi.

"Finalmente!" disse stiracchiandosi e ridendo di gusto.

Io la guardai esterrefatta. Vidi Jaha alzarsi e raggiungere la donna mettendosi al suo fianco.

Anche io mi alzai facendo leva con un braccio e li osservai davanti a me. Istintivamente estrassi la spada e facendole fare una piccola rotazione con il polso mi misi in posizione d'attacco.

"Cosa credi di fare?" mi disse Alie con tranquillità.

"Metti giù la spada, Ontari!" disse l'uomo venire verso di me con cautela. Mi venne incontro lasciandosi alle spalle la figura di Alie. Io ero rimasta immobile a fissare entrambi e cominciai a sudare freddo.

"Ho giurato vendetta e ciò che voglio non l'ho ancora ottenuto!" dissi e afferrando il manico della spada con tutte e due le mani corsi in direzione della donna vestita in rosso, accennando un urlo di guerra. Nel momento in cui sorpassai Jaha, lo vidi estrarre un'oggetto di colore bianco e afferrandomi con velocità per una spalla me lo piantò contro il collo.

"Mi dispiace, ma se non sei con noi allora sei contro di noi!" sentii dire da quell'uomo in sottofondo, ed io mi accasciai a terra e cominciai a vedere tutto appannato perdendo i sensi completamente.

JAHA:

Vidi la ragazza cadere a terra, nel momento in cui le piantai un sonnifero nel collo. Mi voltai verso Alie e pensai che ormai era troppo rischioso rimanere lì, poiché era un luogo del tutto scoperto.

"Dobbiamo tornare ad Arkadia!" mi disse la donna e feci cenno di si con la testa.

"Cosa ne facciamo di lei? A breve si sveglierà!" chiesi ad Alie tornando ad osservare quel corpo inerme.

"Non preoccuparti per lei, quando si sveglierà l'avranno già catturata!" rispose ed io scavalcai la figura di Ontari andando incontro ad Alie.